Dalla Toscana a Civitella del Tronto (TE). La Tradizione Cattolica
in movimento con Pucci Cipriani


di Domenico Rosa





Pubblicato su Il sito di Firenze


Abbiamo incontrato il pensatore toscano prima della trasferta nella roccaforte abruzzese, da decenni rifugio sicuro contro i mali moderni

Si svolge quest’anno, nei giorni venerdì 6, sabato 7 e domenica 8 marzo 2015, il XXVII Incontro della Tradizione Cattolica presso la “Fedelissima” Civitella del Tronto (TE) organizzato da Pucci Cipriani, scrittore, giornalista e “cronista della Storia” fiorentina, Direttore del periodico “Controrivoluzione”.
A Pucci Cipriani abbiamo rivolto alcune domande.


Perché questo Convegno della Tradizione a Civitella del Tronto?
 
Civitella del Tronto fu l’ultima roccaforte del Regno del Sud, dopo le resistenze eroiche di Gaeta e Messina, a cadere. Furono pagine di commuovente eroismo che fecero scrivere al grande scrittore Carlo Alianello:
Qui non c’è vanità, non c’è successo, non c’è ambizione. Noi moriamo per essere uomini ancora. Uomini che la violenza e l’illusione non li piega e che servono la fedeltà, l’onore, la bandiera e la Monarchia... Ieri forse poteva sembrar più nobile, più alta la parte di là, ma oggi con noi c’è la sventura, e questa è la parte più bella. Perché sopra noi ci possiamo scrivere: senza speranza...”
Noi già negli anni Settanta, quando in Italia infuriava la pazzia sessantottarda, ci recavamo a Civitella del Tronto per rivendicare gli ideali della Tradizione: Dio, la Patria, il Re... capisce cosa voleva dire farlo a quei tempi? Proprio lì dove un pugno di uomini aveva resistito difendendo il Re, e contro lo stesso volere del Re... contro un intero esercito... contro il mondo moderno? Sì Civitella è un simbolo...
 
 
Ma così non rischiate di fare qualcosa di nostalgico... di “sorpassato”?
 
Assolutamente no. Abbiamo le radici ben salde, nella roccia, nel passato, ma guardiamo al futuro... “Tradidi quod et accepi”..., la Tradizione - come dice il grande teologo toscano Mons. Brunero Gherardini - è vita e giovinezza della Chiesa... Nella Chiesa come nella società. Essere ancorati alla Tradizione vuol dire essere protagonisti della nostra epoca. Il Convegno di quest’anno ha per titolo: “1815-2015 : dall’Europa della Restaurazione all’Europa della dissoluzione”. Come vede... più attuali di così.
Si parte, nel duecentesimo anniversario, dal Congresso di Vienna all'Europa dei banchiere, dei “poteri forti”, del mondialismo...
 
 
Ho visto che quest’anno l’incontro è nel ricordo di Mario Palmaro a un anno dalla scomparsa...
 
Esattamente, un grande personaggio il Prof. Mario Palmaro (5 giugno 1968 - 9 marzo 2014) scomparso lo scorso anno. Fu Docente universitario, bioeticista, fondatore di “Verità e Vita”, grande giornalista e scrittore (a “quattro mani” con Alessandro Gnocchi) ma soprattutto un uomo tutto d’un pezzo, un cristiano coerente che non si piegò mai - a differenza dei tanti Giuda che hanno abbandonato la Tradizione, facendo compromessi vergognosi sui “principi non negoziabili”, nella speranza di una “cadrega” in qualche partitino, o per allearsi al nuovo potere vaticano - mai e per questo degno emulo degli eroi che si batterono sugli spalti della “Fedelissima” Civitella del Tronto... Morì giovane, consapevole, attorniato da amici e dai familiari (la moglie e quattro figli in giovane età) e volle che tutti cantassero, con lui, negli ultimi attimi dell’agonia, il “Salve Regina”... se questo non è eroismo.
Lo ricorderà ufficialmente Alessandro Gnocci che presenterà anche un libro sull’amico fraterno: “Mario Palmaro: il buon seme fiorirà” (Fede e Cultura).
La S. Messa in rito romano antico (ad ogni incontro è sempre stata celebrata la Messa nel rito antico, quella in latino n.d.r) di requiem del venerdì 18 (alle ore 18,30) sarà proprio celebrata per Mario Palmaro e anche la Via Crucis delle 21,30 per le vie di Civitella sarà fatta in suffragio di Mario.
 
 
Per quanto riguarda la "crisi nella Chiesa" ci sarà qualche intervento?
 
Certamente. Da quello di Alessandro Gnocchi a Roberto de Mattei passando per, Cristina Siccardi, Roberto Dal Bosco e Carlo Manetti..., per non contare la presentazione di un libro "Ancilla Hominis: la Chiesa è il corpo mistico dell'uomo?" (Radio Spada) di Danilo Quinto l'ex cassiere del Partito Radicale convertitosi e autore, tra l’altro, dell’ormai famoso: “Da servo di Pannella a figlio libero di Dio” (Fede e Cultura).
Poi alcuni interventi di carattere storico affidati a Massimo de Leonardis, Ordinario di Storia delle Relazioni Internazionali dell’Università Cattolica di Milano e Massimo Viglione Docente di Storia all’Università Europea di Roma... poi vorrei ricordare anche altri personaggi che saranno presenti, come relatori: Patrizia Fermani, Elisabetta Frezza, Luciano Garibaldi, Paolo Deotto, Rodolfo de Mattei, Ascanio Ruschi, Gianandrea de Antonellis e Marco Solfanelli.
 
 
Ah, il suo Editore...
 
Beh, non solo l'Editore della mia “La memoria negata”, ma di numerosissimi libri sulla Tradizione. Anzi proprio ricordando l’Editore Solfanelli penso di dare un’importante notizia in anteprima: a Civitella del Tronto (e a Firenze) nacque nel 1989 il periodico “Controrivoluzione” che ho fondato e diretto per vent’anni (1989 - 2009) poi non ce l’ho fatta più fatta. Marco Solfanelli annunzierà, proprio a Civitella che “Controrivoluzione” l’Organo ufficiale dell'ANTI 89 uscirà nuovamente e sarà sempre da me diretto.
Mi sembra una notizia importante per chi segua la Tradizione e, comunque, per la cultura italiana.





marzo 2015