STRAGI E SILENZIO

di L. P.



Non s’è spenta l’eco della mattanza di cristiani, programmata e compiuta, in Kenya, dal braccio armato islamico ISIS. Ma coraggio! Perché fra poco si estinguerà per far posto ad un altro successivo “grido di dolore”.
E così: ecco 147 giovani studenti cristiani, immolati da una fredda, calcolata e spietata azione satanica, ed ecco, ancora, i tremuli gemiti dell’Occidente, incapace di realizzare la tragica gravità di questa devastante avanzata di cavallette bibliche che, in nome di un falso dio, sventuratamente e colpevolmente equiparato a quello Vero dalla stessa Cattolicità, fanno terra bruciata di ogni segno a loro avverso.



Restiamo, però, attoniti e sdegnati per l’ulteriore dimostrazione di viltà e di ipocrisìa che la politica europea e la Gerarchìa della nostra Chiesa – e ci vien da piangere nel dire queste cose – hanno dato in questa sanguinosa e gloriosa vicenda.

Il Papa condanna questo atto di brutalità senza senso” (Avvenire, 3/4/2015) scrive la stampa mondiale riportando le parole del Pontefice romano. Espressione di vuoto significato se non indiziaria di miopìa e di scarso possesso dello strumento evangelico, di quel parlare Si Si No No.
Innanzi tutto: “senza senso”, perché?
Frase infelice che fa comprendere come insensata e priva di scopo sia stata la morte di Gesù, privi di senso il martirio degli Apostoli e il sacrificio dei testimonî.
Diciamo, invece, che il senso, il significato di questa immolazione è doppio, e cioè: la gloriosa ed eroica testimonianza del cristiano e la chiara cifra di Satana, il nemico di Dio che programma i suoi interventi per dissolvere il Regno di Cristo, la Sua vera ed Unica Chiesa. Il senso c’è, eccome, Santità. Non buttiamola nel generico dichiarandosi rattristato ché il sentimento che urge in questi momenti è quello della risposta in termini spirituali ed umani, dando il nome alle cose!
Chiami questo spargimento di sangue “martirio” e dica al mondo che i tagliagole sono “islamici”, quelli a cui Ella augura, ogni anno, in occasione del loro digiuno, “abbondanti frutti spirituali”.

Non si può, perciò, dimostrare orrore e sdegno contro la camorra e contro la mafia a cui Lei ha lanciato interdetti ed anatemi e, poi, sentirsi rattristato, solo rattristato, per l’eccidio di 147 giovani cristiani caduti sotto la violenza che avanza nel nome di Allah.
Lei  accusa l’Occidente di “colpevole silenzio”. Ed, allora, Santità, quello che lei pensa nel segreto lo dica dai tetti perché la morte che è passata in Kenya, non è così distante da noi che, con l’accoglimento indiscriminato di ogni clandestino, abbiamo coltivato e favorito l’insorgere, nel cuore della Cristianità, di focolai del terrore che non tarderanno ad ardere.




E che dire dell’esternazione del cardinale di Milano, Angelo Scola, erede del filoislamico cardinal Dionigi Tettamanzi, che nel ripetere, come tragica anafora “Ė il grido” – dei 150 passeggeri dell’Airbus tedesco, dei martiri bruciati vivi, delle madri, dei padri e dei figli, il grido della nostra impotenza e del dolore – non cita il marchio della violenza riuscendo, però, a farci sapere la nazionalità dell’aereo fatto precipitare dalla follìa umana? E già! questo non costa mentre costa, eccome, dire al mondo che quel dolore, di cui ha compiuto intera la ricognizione genetica, resta senza autori e responsabili.




Ed intanto, mentre il sangue cristiano scorre a fiumi, ingrossando viepiù nel numero e nella crudeltà della violenza, a Scicli, in Sicilia, il 22 marzo scorso, V di Quaresima – tempo di penitenza e di meditazione -  il vescovo di Noto, Mons. Antonio Staglianò, ha “eseguito”, e “non celebrato”, una Messa festivaliera durante la quale, omettendo i testi sacri e gli approfondimenti su Gv. 11, 1/ 45 – la resurrezione di Lazzaro – altro di meglio non ha saputo escogitare che mettersi a cantare, sull’altare, come novella suor Cristina, becere canzoni di tal Noemi e di tal Mengoni, con ampia soddisfazione dei beoti presenti – beoti e non “fedeli” – che gli hanno riservato scrosci di applausi
[si veda il video] - https://www.youtube.com/watch?v=XVEjlv9QOAU].

Eppure, poco prima, c’erano stati i martiri cristiani scannati sulla spiaggia della Libia!
Eppure le falangi di Satana erano all’opera senza sosta!
Eppure era tempo di Quaresima. Ma che importa!

Mons Staglianò ha inteso ravvivare il clima, così come vuole il mondo  scristianizzato che non pratica il digiuno suo ma ammira quello islamico, trasformando la casa di Dio, casa di preghiera e di adorazione, in una succursale di Sanremo. Bravo!


Auguri cattolici di una Santa Pasqua di Resurrezione.


aprile 2015

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