Finalmente un vero prete… moderno!




Chi è questo tizio esotico
che sembra fare colazione su una roccia?

   Non ci credereste mai: è un prete!

di Giacomo Fedele

Il tizio qui sopra ritratto è un prete… moderno - anzi modernissimo - che si accinge a “dire Messa” su una roccia da lui attrezzata per la bisogna. No! Non per il bisogno… avete capito male! È la roccia che è stata da lui attrezzata per “dire Messa”!
Quale Messa? direte voi - ma come quale Messa… non si vede? La Messa blasfema del Vaticano II e della nuova Chiesa conciliare. La Messa che si può dire in pantalonicini corti, con tanto di berretto americano, in maniche di camicia e con uno straccio multicolore al collo. Una delle tante Messe che da cinquant'anni vengono “celebrate” da incredibili preti succubi della smania del nuovo e del pauperistico.
Il culto a Dio? … roba vecchia, roba da retrogradi… oggi “noi più di altri celebriamo il culto dell'uomo”, direbbe orgogliosamente e vergognosamente il defunto Montini, più noto come Paolo VI, il Papa del Concilio.

Perché ci occupiamo di questo tizio, veneto d'origine e laziale d'adozione? Perché è assurto agli “onori” della cronache per una sparata da prete moderno, in fregola per mettersi in linea col suo novello “Papa” venuto dalla fine del mondo e propugnatore di ogni cosa che non sia rigorosamente cattolico: in primis il culto degli uomini “diseredati”, “emarginati”, immigrati”, per dirla con una terminologia che oggi va tanto di moda per fare bella figura con la stampa demagogica mondiale e riscuotere il plauso dei fautori del Nuovo Ordine Mondiale… antireligioso, anticattolico e anticristico.

Che ha fatto di male il “poveretto”?
In quanto parroco della parrocchia di Sant'Angelo in Mercole a Spoleto, - non nuovo a sparate del genere - ha affisso sulla porta della chiesa il seguente cartello:



che a leggerlo, di prim'acchito viene da ridere, tanto è scontata e becera la battuta, ma poi ci si sofferma a riflettere, perché la battuta è sovrastata da una citazione evangelica: “ero straniero e non mi avete accolto” (Mt. 25, 43) “lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno” (Mt. 25, 41).
La citazione è esatta, e per questo è ancor più inquietante considerare come questi preti moderni utilizzino strumentalmente le parole di Cristo, per sostenere le loro tesi anticattoliche.

In questo discorso di Nostro Signore sul Giudizio finale, si può leggere come un compendio dei Suoi comandamenti, ma non si può intendere, come fa il tizio in questione, che Nostro Signore parli di “razzismo” o di discriminazione. Piuttosto, senza la premessa dell'insegnamento dei Vangeli, con in testa “convertitevi e credete al Vangelo”, non ci si può permettere di invocare il “fuoco eterno” per coloro che non la pensano come i preti e i prelati moderni, papa Bergoglio in testa e prete Formenton ai piedi.
E la foto che abbiamo riprodotto in testa testimonia, eloquentemente, che questo tizio non si è convertito e non crede al Vangelo, piuttosto si è fatto servo del mondo moderno e crede nel Nuovo Ordine Mondiale, simbolicamente rappresntato dalla sciarpa arcobaleno che porta al collo per accingersi a celebrare una Messa blasfema al servizio dell'Anticristo.

Non entriamo nel merito delle motivazioni di questo prete moderno, tutto preso dalla fregola politica dell'accoglienza ad ogni costo, anche a costo di distruggere il residuo cattolicesimo presente nelle nostre contrade. Non ci interessano i risvolti politici. Ci interessa però annotare - è per questo che scriviamo - come ogni scusa sia buona per propalare messaggi anticristinani col pretesto di Cristo… Il tutto col permesso delli Superiori e con grave nocumento per le anime dei fedeli.
Così che è bene ricordare a questi servi sciocchi del mondo moderno in guerra con Dio, un altro passo del Vangelo da essi volutamente accantonato:
Guai al mondo per gli scandali! Perché è necessario che avvengano gli scandali, ma guai a quell'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!” (Mt. 18, 7) “sarebbe meglio per lui che gli fosse legata una macina d'asino al collo e che fosse sommerso nel fondo del mare.” (Mt. 18, 6).

E a chi chiedesse dove sta lo scandalo in questo caso, diciamo che prima di tutto lo scandalo sta nel fatto che un personaggio così sia stato “ordinato” prete, secondo poi, che faccia il prete con la benedizione di un vescovo, terzo ed ultimo, che questo avvenga su istigazione e con l'avallo del Papa, ormai noto caporione di ogni comportamento ideologicamente “corretto” - cioè di marca “sinistra” - e cattolicamente “scorretto” - cioè di stampo vaticanosecondista.

Antipapisti noi?
Tutt'altro!  Se scriviamo così è perché abbiamo al cuore il bene della Chiesa, del  Papato e del Papa,… quello veramente successore di San Pietro.

E che Dio ci perdoni e venga presto in nostro aiuto, per disperdere i falsi cristi e i falsi profeti che hanno disastrosamente occupata la terrena Santa Chiesa di Cristo.






luglio 2015

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