Ha ragione Scalfari

di Alessandro Gnocchi


Pubblicato sul sito Riscossa Cristiana
nella rubrica del martedì “Fuori moda” - La posta di Alessandro Gnocchi
 
  21 luglio 2015

Titolo, impaginazione e neretti sono nostri




Ogni martedì Alessandro Gnocchi risponde alle lettere degli amici lettori. Tutti potranno partecipare indirizzando le loro lettere a info@riscossacristiana.it, con oggetto: “la posta di Alessandro Gnocchi”. Chiediamo ai nostri amici lettere brevi, su argomenti che naturalmente siano di comune interesse. Ogni martedì sarà scelta una lettera per una risposta per esteso ed eventualmente si daranno ad altre lettere risposte brevi. Si cercherà, nei limiti del possibile, di dare risposte a tutti.


martedì 28 luglio 2015

È pervenuta in Redazione:

Caro Gnocchi,
conosco da pochi mesi “Riscossa Cristiana” e mi sono affezionato a questo sito. Mi piace perché parlate chiaro e in questa società dove tutti ormai sono uguali e in questa Chiesa dove non si capisce più niente c’è davvero bisogno di gente come voi. Seguo sempre la sua rubrica e mi è stata di grande aiuto. Voglio perciò chiedere a Lei un parere su una faccenda che mi stupisce. Il 1° luglio scorso Eugenio Scalfari, santo protettore dei radical-chic e ateo dichiarato, ha scritto un articolo pazzesco. Se Scalfari non fosse vecchio bacucco direi che ha scritto in preda alle droghe. Parlo di quel “Francesco, Papa profeta che incontra la modernità”. Lo trova su http://www.repubblica.it/cultura/2015/07/01/news/francesco_papa_profeta_che_incontra_la_modernita_-118048516/
Ci sono bestialità a ruota libera, si legge che Cristo non esiste, si liquida la Trinità, si proclama che Bergoglio non è vicario di Cristo (tanto, non esiste), ma di Dio, e queste robe (non saprei come chiamarle) fanno passare in secondo piano il solito discorso trito e ritrito di un “dio” che è lo stesso per tutti, cristiani, ebrei, musulmani e via discorrendo.  Ma non è questo che mi ha stupito, ma piuttosto il fatto che di questo articolo si è parlato pochissimo, quasi niente. E in questo caso neanche da parte vostra. Però le bestialità le ha scritte uno Scalfari, che è comunque molto letto e che ha saputo aumentare la sua notorietà (tra l’altro è un presuntuoso gigante) proprio con la confidenza che gli ha dato il Papa. E allora, come mai tutto questo silenzio su questo articolo, tra l’altro senza notare la bizzarria di un ateo che si lancia in un elogio del Papa, che non farebbe il più servile dei preti?
Lei che ne pensa di tutta questa indifferenza?
Grazie e mi scusi se non ho aderito all’invito di essere concisi. Scusi, dimenticavo: Scalfari ci spiega anche che la religione cristiana l’ha fondata San Paolo…
Domenico Madoi




Papa Eugenio e Papa Francesco


Caro Madoi,
intanto benvenuto su questo sito e in questo spicchio di mondo cattolico che, lentamente ma inesorabilmente, attrae sempre di più fedeli di varia provenienza decisi a perdere tutto tranne la fede. A suo modo, l’arrivo di persone come lei in ambienti di cui forse avevano sentito parlare solo vagamente e certo in modo non entusiastico è frutto del tanto declamato “effetto Bergoglio”. Come si usa dire, il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi. Se avrà la pazienza di seguirci e magari anche di condividere concretamente il nostro modo di essere cattolici, penso che sperimenterà quanto meno la rinfrescante sensazione di trovarsi a casa. È accaduto a tutti noi, accadrà anche a lei.

Pensi che mia moglie, quando parecchi anni fa venne per la prima volta a un convegno, lo fece con questo preciso intento: “Voglio vedere se sono tutti matti come te”. Tornai ampiamente, ma simpaticamente, riabilitato e oggi mia moglie condivide con il sottoscritto una discreta quota di follia con la quale si contagia il resto della famiglia e zone limitrofe. Ma è una follia rovesciata, caro Madoi, perché oggi i cattolici come noi, dei quali ritengo che lei faccia parte visto ciò che pensa e scrive, vivono la situazione prevista da Sant’Antonio Abate e raccolta nei detti dei Padri del deserto: “Verrà un tempo in cui gli uomini impazziranno, e al vedere uno che non sia pazzo, gli si avventeranno contro dicendo: – Tu sei pazzo!, a motivo della sua dissimiglianza da loro”.

L’ho presa un po’ larga, caro Madoi, perché mi pare che ci sia ben poco da aggiungere alle sue osservazioni.
Se questa Chiesa si rispecchia in questo Papa, non si vede perché dovrebbe mostrarsi inquieta davanti a quello che questo Papa pensa, dice e fa.
Un cattolico serio, al cospetto dell’articolo di Scalfari che lei cita, ribadito e arricchito sin nel minimo particolare in un’intervista al telegiornale di Sky, si aspetterebbe una smentita vaticana che, una volta per sempre, incenerisse l’ateo e anticristiano fondatore di “Repubblica”. Invece, niente. E la ragione è molto semplice: non c’è nulla da smentire.

Si ricorda lo strepitio di coloro che, quando uscì la prima intervista di Scalfari a Bergoglio nell’ottobre 2013, si affannarono a gridare alla mistificazione?
Era l’intervista in cui si incitava ogni uomo a percorrere fino in fondo la sua personale idea di bene e di male, in cui si diceva che il proselitismo è una solenne stupidaggine, che non esiste un Dio cattolico e altre bazzecole del genere. Ebbene, quell’intervista, così come fu pubblicata da “Repubblica”, venne ripubblicata dall’”Osservatore Romano” e oggi si trova sul sito del Vaticano, e dopo essere finita dentro un libro a firma Bergoglio. Da non trascurare che, nel frattempo, Scalfari e Bergoglio hanno pubblicato insieme per Einaudi un libro dal titolo “Dialogo tra credenti e non credenti”.
Ne discende che la vera “Voce del magistero” non è quella che si autoconferiscono comicamente i poveri conservatorelli da sagrestia che si affannano a mitigare gli spigoli del pensare, del parlare e dell’agire di Bergoglio per renderli meno taglienti. No, caro Madoi, la vera “voce del magistero” è quella di Scalfari, il quale ci ricorda puntualmente che dentro la Chiesa è avvenuta la rivoluzione che ne ha mutato radicalmente la fede.
Il problema sta nel fatto che ha ragione lui e per questo nessuno dirà quello che lei attende ingenuamente e inutilmente.


Alessandro Gnocchi
Sia lodato Gesù Cristo





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