Segni dei tempi:
un papa che non capisce un’acca
del Papato e della Chiesa

di Belvecchio

Leggiamo sul dispaccio dell’Agenzia Zenit del 22 agosto 2015:

Città del Vaticano, 22 Agosto 2015

Hanno ricevuto una sorpresa speciale i fedeli che ieri mattina hanno preso parte alla celebrazione eucaristica all'altare di San Pio X, nella Basilica di San Pietro, in occasione della festa del Pontefice trevigiano. Seduto tra i banchi, alla Messa
presieduta da mons. Lucio Bonora, impiegato in Segreteria di Stato, c’era infatti Papa Francesco, già lì dalle prime ore del mattino all’altare per una preghiera privata.

Quando è iniziata la funzione il Santo Padre si è quindi fermato per prendervi parte, ricevendo l’abbraccio di pace e la comunione da mons. Bonora, dopo essersi messo in fila tra i fedeli che si accostavano all’Eucaristia. Ai fedeli che intanto erano accorsi in gran numero alla Cappella, il celebrante ha chiesto di affidare a San Pio X tutte le necessità delle proprie famiglie e della Chiesa, non dimenticando di pregare per l’attuale Pontefice.

Bergoglio stesso, al termine della celebrazione ha confidato a Bonora di aver pregato in modo particolare per i catechisti, visto che, in Argentina, San Pio X è conosciuto come il “Papa del catechismo”, il patrono di tutti i catechisti. Quando Bergoglio era arcivescovo di Buenos Aires, infatti, ci teneva ad incontrare i catechisti della diocesi nella festa di Pio X. Al termine della celebrazione mons. Bonora ha ringraziato di cuore Papa Francesco, il quale gli ha detto: “Ero venuto per una preghiera mia, perché avevo già celebrato la Messa presto, ma poi ti ho visto che venivi all’altare a celebrare, e allora mi sono fermato… Te l’avevo detto che sono devoto di San Pio X”.



Bergoglio, in abito biano, è sul primo banco a sinistra


Il mondo gongola per questa notizia che riporta una inaudita idiozia, ed è logico che sia così, perché sapere di un papa che assiste alla Messa come un qualsiasi fedele è davvero cosa che porta lustro… al mondo. Sì, al mondo, non certo alla Chiesa!
Formalismo?
Niente affatto, il mondo ha ragione di gongolare, perché vedere il capo della Chiesa cattolica che si comporta come “uno qualunque” è il sogno che esso accarezza da secoli: vedere scomparire la figura del Papa in una nebulosa di pressapochismo e di qualunquismo che rendono la Chiesa e la dottrina di Cristo altrettante forme del vivere e del sentire “umani”, tutt’altro che soprannaturali. Una sorta di eclissi totale della Chiesa e della religione di Dio. Una sorta di eclissi totale di Dio, sostituito in tutto dall’uomo, sia pure religioso… moderno.

Non ci appelliamo alle norme liturgiche in uso da secoli nella Chiesa, richiamiamo solo l’attenzione sul fatto che Bergoglio ha volutamente messo in scena questa sua ultima bravata, ben consapevole che agli occhi del mondo sarebbe apparso come un papa che non vuole fare il Papa: che è il suo marchio distintivo da quando si è affacciato dalla loggia di San Pietro subito dopo la sua funesta “elezione”… che in questo specifico caso dovrebbe chiamarsi più esattamente “regressione”.

Perché un papa non dovrebbe mettersi in fila per ricevere la Comunione sacramentale?
Semplicemente perché è – dovrebbe essere – il Papa, e cioè la figura eminente rappresentativa di tutti i fedeli, che quindi ha il dovere di rimanere al suo posto e non di usurpare il posto di un semplice fedele. Comodo far finta di essere un semplice fedele e poi sentenziare ad ogni pie’ sospinto in modo opportuno e inopportuno.
Ad un semplice fedele questo non lo perdonerebbe nessuno. Perché invece per un papa si dovrebbe stoltamente gioire?

La verità è che Bergoglio non capisce un’acca del Papato e il fatto di essere stato piazzato lì a fare da papa, testimonia ampiamente e chiaramente la cattiva volontà di chi lo ha voluto a quel posto, Ratzinger in testa, che col suo falso “ritiro” ha permesso che questo accadesse, nonostante sapesse benissimo che i cardinali modernisti avrebbero scelto il più scalcagnato dei loro, il più adatto a realizzare quella necessaria demolizione del Papato e della Chiesa che il mondo ha progettato da tempo; nonostante sapesse benissimo che al suo posto sarebbe andato Bergoglio, il più adatto per la pressante – nei cardinali – incombenza: colui che si caratterizza per la marcata incomprensione del senso della Chiesa e della Gerarchia, del senso stesso dell’essere cattolico apostolico romano.

Ora, siccome le cose non accadono a caso, e la presenza di Bergoglio alla Messa celebrata sull’altare di San Pio X non è un caso, ma il risultato di un’orchestrazione pubblicitario-mediatica dalle forti tinte sovversive, ecco che, oltre alla sceneggiata atta ad ingannare i deboli, viene fuori, ufficialmente che Bergoglio sarebbe un devoto di San Pio X. Cosa che solo a leggerla fa crepare dalle risa anche il più credulone dei sagrestani.

Devoto di che – viene da chiedersi –, del Catechismo voluto dal santo Papa? Che in tutta la sua vita ecclesiale Bergoglio non ha mai usato e fatto usare ed anzi ha proibito ed impedito che lo si usasse?
Devoto di che, dell’insegnamento del santo Papa che fustigò il modernismo predicato e praticato da Bergoglio, ieri da vescovo e cardinale e oggi da papa?
Devoto di che, della Pascendi, che fa clamorosamente a pugni con le dichiarazioni di Bergoglio del tipo “non esiste un Dio cattolico”?
Devoto di che, della E supremi apostolatus, in cui il santo Papa annuncia il programma del suo Pontificato, mirante a “restaurare tutto in Cristo”; che è l’esatto opposto del programma del Vaticano II che Bergoglio vuole portare a compimento e che mira a “fissare tutto nell’uomo”?
Devoto di che, della Lamentabili, in cui il santo Papa condanna formalmente 65 proposizioni che corrispondono esattamente al rovescio di quello che ha detto e fatto Bergoglio in due anni e mezzo di permanenza a Santa Marta… pardon… in Vaticano?
Devoto di che, della Tra le sollecitudini, dove il santo Papa detta le norme per la musica sacra, che, non solo sono state disattese a partire dal Vaticano II da tutti i papi post-conciliari, ma vengono ancor più neglette da questo ultimo papa… venuto da-per la fine del mondo?



E tuttavia, da oggi 22 agosto, grazie a questa ulteriore furbesca orchestrazione, tutto il mondo sa che Jorge Mario Bergoglio, noto anche come Francesco, va a pregare sulla tomba di San Pio X il mattino presto, perché è un devoto del santo Papa antimodernista. Tutto il mondo sa che Francesco si abbevera alle fonti dottrinali di San Pio X per portare avanti il suo programma di demolizione di quanto costruito dal suo santo predecessore… magari invocando ogni mattina il suo perdono per il suo far strame del suo insegnamento.

E di tutto il mondo fa parte anche quell’Istituzione sacerdotale creata da Mons. Lefebvre e che porta proprio il nome di Fraternità Sacerdotale San Pio X, la quale anche solo per questo gesto scandaloso di Bergoglio dovrebbe interrompere subito i rapporti con Roma, perché non si confonda il giustificato richiamo a San Pio X voluto da Mons. Lefebvre con l’offensivo richiamo a San Pio X orchestrato artatamente da Bergoglio.




Roma, Basilica di San Pietro, 8 agosto 2000
I quattro vescovi, insieme con centinaia di sacerdoti, religiosi e seminaristi della Fraternità San Pio X - attorniati da circa 6000-7000 fedeli -
pregano sulla tomba di San Pio X


Non coltiviamo l’illusione di una Chiesa perfetta nei suoi uomini – peccatori -, ma come cattolici non possiamo passare sotto silenzio gli schiaffoni che gli uomini di Chiesa moderni, papi in testa, assestano ogni giorno alla immacolata Sposa di Cristo, al solo scopo di incassare il plauso del mondo… che come è noto è la “mercede del diavolo”.



agosto 2015

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