Erano terre cattoliche
ovvero
Pensieri in libertà

di Belvecchio






Un tempo il Veneto tutto era una sorta di sacca cattolica in un’Italia variamente religiosa, ma il tempo passa e cancella tante cose.
Non si offendano gli amici vicentini, ma siamo stati tirati per i capelli dalla notizia che proprio a Vicenza, il 18 e il 19 settembre, verrà messa in scena l’ennesima porcheria laido-moderna che incassa bei soldini producendo una valanga di gratuite offese e di imbecilli blasfemie ai danni di Nostro Signore e della Religione di Dio.

La notizia è corsa per i media, con tanto di lisciapelo della solita Repubblica che ha pubblicato un’intervista con l’autrice di tanta schifezza, senz’altro con tanto di compiacimento di papa Scalfari, più noto come intimo amico di papa Bergoglio.

Ebbene, fino al momento in cui scriviamo, salvo alcune proteste come questa nostra, non abbiamo avuto notizia che i “cattolici” vicentini, Vescovo in testa, siano andati ad occupare il teatro in cui si dovrebbe svolgere la blasfema, schifosissima rappresentazione.

Da parte loro, occupati come sono, i media curiali e vaticani non si preoccupano più, già da tempo, di stigmatizzare le blasfeme, schifosissime iniziative “artistiche” che si vanno moltiplicando, anche perché alcune di queste vengono perfino promosse da certi palazzi vescovili, e a Vienna ne sanno qualcosa.

Da parte nostra, non avendo intenzione di pubblicizzare la produzione da cloaca sfornata a piene mani da certe “laiche” e “laici” progrediti con l’appoggio di tanti “uomini pubblici” che si dicono di sinistra perché sono esattamente “sinistri”, ci siamo limitati a segnalare la pubblicità fatta da Repubblica, solo a titolo esplicativo, perché si capisca di cosa parliamo.

E mentre accade tutto questo, a Roma ci sono di quelli che si trastullano con le idiozie ecologiche come la “difesa della madre terra”, magari, senza volerlo, per distogliere l’attenzione dei cattolici dalla marea montante di fango maleodorante che sta per sommergerci tutti. Riconosciamo però che anche a Roma, anche in Vaticano, anche nel palazzo apostolico, anche al Santa Marta, uno il cervello se non ce l’ha non può darselo. E qui lo Spirito Santo non può farci nulla, perché è proprio Lui, il Vivificante, che permette che certi cervelli invece di materia grigia contengano polverina per il trucco; è proprio Lui che dopo averci provato, per non intaccare il libero arbitrio concesso all’uomo, lascia poi che ognuno si scavi la fossa che vuole.
Monsignori? Vescovi? Cardinali? Papi? A tutt’oggi tutti zitti, forse per non aumentare il clamore intorno alla notizia e cercare di farla passare sotto silenzio… dopo che tutto il mondo la conosce!

Ogni giorno che passa aumentano le offese a Dio, montano gli orgogli titanici dei piccoli uomini che si credono dei, sciamano nugoli di cavallette sataniche che penetrano negli occhi, nelle orecchie e nelle bocche di tante ex brave persone un tempo informate dagli insegnamenti di Dio, rendendole cieche, sorde e mute, e tanto più cieche e tanto più sorde e tanto più mute per quanto si trovano ai posti più alti della Gerarchia.

Cieche, sorde e mute per condannare le offese a Dio, ma attente e ciarliere per lisciare il pelo agli offensori e alle offenditrici, com’è il caso di Bergoglio che scrive, esorta, íncita e benedice una tizia che si “accompagna” con un’altra tizia e che confeziona opuscoletti per corrompere i bambini e gli adulti con la diffusione della moda del “genere” senza genere, tale Francesca Pardi (come riportato dal Corriere del Veneto del 28 agosto).

No! Non siamo indignati, peggio, siamo sconcertati e arrabbiati, ma soprattutto siamo intimoriti, perché ci rendiamo conto che di questo passo il momento del castigo di Dio si approssima sempre più… e temiamo di non essere preparati ad affrontare la prova.

Non ci resta che intensificare le nostre preghiere, perché il Signore ci usi misericordia e abbia pietà di tanti empii che fanno strame dei suoi comandi.

Kyrie, eleison.
Christe, eleison.
Kyrie, eleison.


agosto 2015

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