Questo Papa piace
a questa Chiesa e a questo mondo

di Alessandro Gnocchi


Pubblicato sul sito Riscossa Cristiana
nella rubrica del martedì “Fuori moda” - La posta di Alessandro Gnocchi
 
  30 settembre 2015

Titolo, immagine, impaginazione e neretti sono nostri




Ogni martedì Alessandro Gnocchi risponde alle lettere degli amici lettori. Tutti potranno partecipare indirizzando le loro lettere a info@riscossacristiana.it, con oggetto: “la posta di Alessandro Gnocchi”. Chiediamo ai nostri amici lettere brevi, su argomenti che naturalmente siano di comune interesse. Ogni martedì sarà scelta una lettera per una risposta per esteso ed eventualmente si daranno ad altre lettere risposte brevi. Si cercherà, nei limiti del possibile, di dare risposte a tutti.


mercoledì 30 settembre 2015

È' pervenuta in Redazione:

Caro Alessandro,
ho seguito (finché ce l’ho fatta) il discorso in diretta del Papa al Congresso statunitense. Un passaggio mi ha inquietato e, credendo di aver capito male, sono andato a rileggere il testo integrale del discorso, trovando conferma di ciò che avevo sentito:
Ma c’è un’altra tentazione da cui dobbiamo guardarci: il semplicistico riduzionismo che vede solo bene o male, o, se preferite, giusti e peccatori”.

Ora, vorrei capire se l’espressione evangelica “il vostro parlare sia: Sì, sì, no, no; tutto ciò che va oltre questo, viene dal maligno”  è “semplicistico riduzionismo”.
Che senso ha parlare di misericordia e pubblicizzare la “misericordia” se non esiste differenza fra giusti e peccatori? La Misericordia Divina ha senso se esiste il peccato, ma se si annulla il peccato può esistere la sola misericordia bergogliana, di cui in questi anni abbiamo avuto abbondanti, ahimè, dimostrazioni.
In questo senso è tutto coerente con il teatrino della comunione ai divorziati risposati: non esiste il peccato per cui perché negargliela?
Un’ultima considerazione.
Al congresso e all’Onu mi sarei aspettato, non dico un intervento come quello di Madre Teresa (… io sento che il più grande distruttore della pace oggi è l’aborto, perché è una guerra diretta, un’uccisione diretta, un omicidio commesso dalla madre stessa. E leggiamo nelle Scritture, perché Dio lo dice molto chiaramente: “Anche se una madre dimenticasse il suo bambino, io non ti dimenticherò. Ti ho inciso sul palmo della mano”. Siamo incisi nel palmo della sua mano, così vicini a Lui che un bambino non nato è stato inciso nel palmo della mano di Dio. E quello che mi colpisce di più è l’inizio di questa frase, che “Persino se una madre potesse dimenticare, qualcosa di impossibile, ma perfino se si potesse dimenticare, io non ti dimenticherò”. E oggi il più grande mezzo, il più grande distruttore della pace è l’aborto. E noi che stiamo qui, i nostri genitori ci hanno voluti. Non saremmo qui se i nostri genitori non lo avessero fatto. I nostri bambini li vogliamo, li amiamo, ma che cosa è di milioni di loro? Tante persone sono molto, molto preoccupate per i bambini in India, per i bambini in Africa dove tanti ne muoiono, di malnutrizione, fame e così via, ma milioni muoiono deliberatamente per volere della madre. E questo è ciò che è il grande distruttore della pace oggi. Perché se una madre può uccidere il proprio stesso bambino, cosa mi impedisce di uccidere te e a te di uccidere me? Nulla…), ma almeno un richiamo al Planned parenthood!
Niente di niente. Forse che il nuovo dossier, pubblicato e diffuso da Cns, «A more Scandalous Relationship: Catholic Colleges and Planned Parenthood» mette in evidenza gli accordi stretti da Planned Parenthood  con università e college cattolici, per lo più – si legge – presso strutture gestite dai gesuiti?

Un caro saluto,
Mauro Biscosi





Caro Mauro,
non è per amicizia che passo una lettera così lunga, ma perché quanto scrivi riassume le molte altre che ho ricevuto su questo tema. E poi perché la lunga citazione dell’intervento di Madre Teresa [Discorso per il Nobel per la Pace – 11 dicembre 1979] serve più di tanti discorsi: basta fare il confronto con quanto ha detto Bergoglio e tutto è compiuto. Come sempre, contro i fatti non valgono gli argomenti.

La barca di Pietro si è avviata dentro un tunnel sempre più buio in cui la sta guidando un nocchiero che, palesemente, vuole sfasciarla per fare chissà cosa del travame che ne ricaverà.
Ma non dobbiamo illuderci di vedere tanto presto la luce. Questo Papa piace troppo, davvero troppo, a chi non è cattolico e non intende diventarlo e a chi è cattolico e vuole esserlo sempre meno.

L’altro giorno, in metropolitana a Milano, stavano sedute davanti a me due signore sui sessant’anni. Una leggeva quell’ammasso di luoghi comuni riciclati che è la Laudato si’ e l’altra non ha resistito alla tentazione di dire la sua. Una a dire magnificenze di questo Papa che ogni sera manda un Tir di aiuti ai bisognosi, che somiglia tanto al Papa Buono e che, testuale, “ha voluto chiamarsi Francesco per la natura”. E l’altra a rispondere che finalmente è arrivato l’uomo coraggioso che, testuale, “ci ha liberati perché, per duemila anni, la Chiesa (il maiuscolo è mio) ci aveva rubato la vita”.
Uno spaccato perfetto che mostra le ragioni del consenso di cui gode Bergoglio per il modico prezzo di euro 1,50 versati all’Atm per il biglietto.
Penso che a certi sociologi cattolici tornerebbe molto utile un viaggetto in metrò, invece che lambiccarsi maneggiando improvvidamente teorie che nulla hanno che fare con la realtà sociologizzata.

Caro Mauro, questo Papa piace a questa Chiesa e a questo mondo. Non era mai capitato che l’una e l’altro marciassero a ranghi compatti dietro al Vicario di Cristo. Ma, invece che inquietare per la sua portata antievangelica, un tale fenomeno galvanizza le masse dentro e fuori la cittadella di Dio.
Il motivo è molto semplice: tra dentro e fuori non esistono più i confini. I poveri ruderi che rimanevano dopo decenni di sapiente autodemolizione sono stati spazzati via dal vescovo che viene dalla fine del mondo, il quale ci spiega che distinguere tra bene e male, tra giusti e peccatori è “semplicistico”.

Non a caso le schiere di convertiti annunciate dai fan di Bergoglio della prima, della seconda e della terza ora non si vedono. Perché uno dovrebbe convertirsi e cambiare vita se il Vicario di Cristo gli dice misericordiosamente che va bene così com’è?
Ecco quindi che vengono strombazzate le dichiarazioni di Raoul Castro quando dice che, se il Papa continua così, forse tornerà cattolico. O quelle dell’ambientalista abortista Al Gore che dice di essere interessato a quanto avviene dentro la “Chiesa di Papa Francesco”. E via di questo passo.
Ormai non interessano più le conversioni e ci si accontenta delle intenzioni di conversione. Che è quanto basta per andare sulle prime pagine dei giornali e nelle aperture dei Tg, i quali si accontentano delle intenzioni di notizia.

Caro Mauro, so che il tuo stupore è, per così dire, accademico. Ma so anche che non è accademico il tuo dolore. Fa male vedere un Papa ridotto a una simile farsa. Fa male perché è una farsa che completa la tragedia di una Chiesa la quale, incapace di opporsi al mondo, ha scelto di allearcisi.
Non so se conosci Il Signore degli Anelli, ma questa è la strategia di Saruman, il capo del potere religioso della Terra di Mezzo che, nell’impossibilità di opporsi al potere di Sauron, decide di farsi suo servitore. “Una nuova Potenza emerge” dice lo stregone bianco a Gandalf, “Inutili sarebbero contro di essa i vecchi alleati e l’antico modo di  agire. Questa è dunque la scelta che si offre a te, a noi: allearci alla Potenza”.
La Chiesa-della-misericordia sta conducendo proprio questa operazione, sta alleandosi con il nemico che ha sempre combattuto. Non a caso, non muove più guerra agli avversari del Vangelo, ma perseguita poco misericordiosamente al suo interno coloro che rimangono legati alla vecchia dottrina, alla vecchia morale, alla vecchia liturgia.

E non deve stupire che chi parla tanto di misericordia sia poi così poco misericordioso con quelli che Saruman chiama “i vecchi alleati” che continuano ad applicare “il vecchio modo di agire”.

Caro Mauro, non si è mai visto alcun potere mondano che sia misericordioso con i nemici. Perché questo dovrebbe esserlo?

Alessandro Gnocchi

Sia lodato Gesù Cristo





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