Trent’anni
Il 18 dicembre 1985, quattro
(allora) giovanissimi sacerdoti lasciavano la Fraternità San Pio
X, la società fondata da Mons. Lefebvre. Chi partiva dal
Priorato San Carlo di Montalenghe, vicino a Torino; chi lasciava il
Priorato San Pio X di Albano Laziale, vicino a Roma; chi abbandonava la
chiesa parigina di Saint-Nicolas du Chardonnet... Per andare dove? Non
lo sapevamo neppure, se non che volevamo andare dove Dio voleva, e
seguire la Sua volontà.
Non avevamo una casa (ci
accolse, a Torino, l’appartamento della nonna di uno di noi); a ben
vedere non avevamo neppure un altare dove celebrare con sicurezza (dati
i tentativi fatti, anche in tribunale, contro il proprietario del
locale che ci ospitava, di allontanarci dalla cappella di Via Verdi);
per un breve momento fummo privati pure della rivista che avevamo
fondato poco prima (sì, quella che state leggendo, e che torna
nelle vostre case: Sodalitium).
Venne il Natale, e celebrammo la
Messa di mezzanotte in una casa privata. Come non ringraziare quei
fedeli che ebbero fiducia in noi, che ci aiutarono, che ci sostennero
allora? Come non ricordare chi ci portava da mangiare, chi offriva dei
mobili, chi regalava qualcosa. Il n. 10 di Sodalitium, il primo dopo la
fondazione del nostro Istituto, poté uscire solo cinque mesi
dopo, nel maggio 1986; e l’elenco della celebrazione delle Messe ci
ricorda quei pochi che allora ci accolsero: Nichelino (avevamo
finalmente una casa), Torino, Valmadrera, Trento, Maranello.
Però la nostra povertà più grande non era quella
materiale - che faceva profetizzare a tanti che saremmo presto
scomparsi dalla scena - ma un’altra.
Ormai persuasi delle insanabili
contraddizioni della Fraternità San Pio X (alla quale fino
allora avevamo creduto al fine di perseverare nella fede cattolica),
non avevamo però alcuna certezza su quale fosse allora la
migliore risposta ai nostri dubbi. Neanche quale spiegazione dare, che
fosse conforme alla verità, della situazione nella quale si
trovava (e si trova) la Chiesa Cattolica. Ci eravamo però
ripromessi di meglio studiare le questioni attuali e di fede. Ci
mettemmo allora sotto la protezione della Madonna del Buon Consiglio,
affinché ci consigliasse nei dubbi della vita.
Il 6 gennaio 1986 uscì un
comunicato ai fedeli (il 19 Mons. Lefebvre, a Montalenghe, prese
duramente posizione contro di noi).
Il 12 marzo, a Bardonecchia,
furono redatti gli statuti che avrebbero retto la nostra vita comune.
Il 25 aprile, a Genazzano, presentammo gli statuti e consacrammo il
nostro Istituto alla Madonna del Buon Consiglio. Sì, ma quale
strada prendere? Qual era la verità? La preghiera e lo studio,
ma soprattutto, ne siamo certi, l’intercessione di Maria, ci aiutarono,
mentre ascoltavamo voci tanto diverse di chi cercava di persuaderci a
unirci agli uni o agli altri.
Infine arrivò la
decisione, nei confronti di chi invece non ci aveva cercato: andare a
conoscere o a ritrovare Mons. Michel-Louis Guérard des Lauriers.
Don Munari e don Ricossa, si recarono allora, a nome di tutti, il 24
settembre 1986, festa della Madonna della Mercede, a Raveau, per
incontrare il religioso domenicano, il Vescovo fedele, da quasi tutti
abbandonato.
Incontrammo altri sacerdoti in
quel viaggio, per chiedere consiglio, per ascoltarne le ragioni, e alla
fine tornammo da Mons. Guérard: la nostra decisione era presa.
Ecco, adesso avevamo avuto le
risposte a tutte le nostre domande. In quell’occasione, l’Istituto fece
le sue scelte che mantiene ancor oggi, a trent’anni di distanza, e che
il passare del tempo non ha smentito, anzi ha purtroppo confermato, con
l’aggravamento della situazione della Chiesa, il diffondersi
dell’eresia, l’indebolirsi della resistenza all’errore (non solo la
Fraternità si è ormai accordata con i modernisti, ma lo
stesso Mons. Williamson, capo morale della “resistenza”, ha più
volte affermato la liceità dell’assistenza alla nuova ‘messa’)
e, all’opposto, le derive ‘conclaviste’ o escatologiste di un certo
‘sedevacantismo’.
L’Istituto, evitando tutti e
ciascuno di questi scogli, fece le scelte e mantiene ancor oggi le sue
posizioni. Da un punto di vista dottrinale, la Tesi teologica che Padre
Guérard des Lauriers aveva pubblicato prima il 26 marzo 1978, e
poi nei Cahiers de Cassiciacum,
nel numero del maggio 1979 (in questo
numero, il lettore troverà un ulteriore riflessione - nata dalla
lettura di alcuni scritti di Agostino Trionfo e Sant’Agostino - sulla
tesi del teologo domenicano).
Da un punto di vista pratico,
decidemmo di impegnarci nel preparare al sacerdozio le giovani
vocazioni: nasceva così il seminario (almeno de facto) di Orio
Canavese, intitolato a San Pietro Martire.
Anche questa scelta era
corroborata dagli studi di Mons. Guérard sull’episcopato, che
scioglievano i nostri dubbi a proposito delle consacrazioni episcopali
allora ipotizzate da Mons. Lefebvre, senza saper giustificare un atto
così grave (gravità che sembra sfuggire ad alcuni: ne
riparliamo in questo numero). Si giunse così al numero 13 di Sodalitium, un numero
storico, se vogliamo, col quale aveva termine la
nostra ricerca. Cosa rara, se non unica, iniziava con una “Ammenda
pubblica” per gli errori da noi insegnati durante la nostra
appartenenza alla Fraternità san Pio X; e presentava poi una
“Importante intervista” a Mons. Guérard des Lauriers, che
è molto più di una semplice intervista. Dopo aver
spiegato nei dettagli la sua posizione teologica sulla situazione
dell’autorità nella Chiesa e sulla necessità di
continuare la ‘Missio’ che Cristo ha ricevuto dal Padre, in primis
perpetuando l’offerta del Sacrificio, l’ Oblatio munda, che verrebbe
meno senza il sacerdozio, Mons. Guérard concluse con delle
parole ancor oggi toccanti sul nostro Istituto, che si concludevano
così: “ L’Istituto ‘Mater Boni
Consilii’ è concepito e
nato nella Carità della Verità. Dominus incipit. Ipse
perficiat”.
Sì, il Signore
iniziò quest’opera; non tutti hanno perseverato, nessuno
è certo di perseverare senza il suo aiuto, e senza l’aiuto della
Madonna del Buon Consiglio. E allora “ Ipse perficiat”:
porti Egli a
termine e compimento ciò che con la Sua grazia volle iniziare.
dicembre 2015
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