Cirinnà, necessità o ideologia?

di Marco Tosatti

Pubblicato sul blog dell'Autore: San Pietro e dintorni



Il Disegno di Legge Cirinnà è davvero una battaglia per diritti civili negati, come vuole la propaganda a favore, oppure ha un carattere di tipo sostanzialmente ideologico, come pensano gli oppositori? In pratica, quali sono le ineguaglianze, e di conseguenza i diritti di cui non godono le persone che il provvedimento potrebbe includere? 

Chi sostiene – e da molti anni, come l’allora presidente della Cei, cardinale Ruini – che non c’è bisogno di una legge che equipari il matrimonio naturale, fra uomo e donna, a unioni di altro tipo, afferma che molti diritti già esistono, come appare chiaro da questo LINK.  

Li elenchiamo qui sotto: 

ANAGRAFE – Il regolamento anagrafico in vigore dal 30 maggio 1989 stabilisce che “l’anagrafe è costituita di schede individuali, di famiglia e di convivenza”, senza bisogno in quest’ultimo caso di ulteriori registri. 

ASSISTENZA SANITARIA – La legge n. 91 del 1 aprile 1999 prescrive che i medici devono fornire informazioni sulle cure tanto “al coniuge non separato” quanto “al convivente more uxorio“(nel 2012 la Corte d’Appello di Milano ha sancito che nella nozione legale di ‘conviventi more uxorio‘ rientrano anche le coppie omosessuali, per le quali vale “il diritto a un trattamento omogeneo a quello assicurato dalla legge alla coppia coniugata”).
 
PERMESSI RETRIBUITI – La legge n. 8 del 2000 riconosce il permesso retribuito di tre giorni all’anno al lavoratore e alla lavoratrice anche in caso di documentata grave infermità del convivente. 

CONSULTORI FAMILIARI – La legge n. 405 del 1975 assicura assistenza psicologica e sociale per i problemi della coppia e della famiglia anche ai componenti di una convivenza.

ASSISTENZA AI DETENUTI – Le norme sull’ordinamento penitenziario in applicazione della legge n. 354 del 1975 prevedono possibilità di colloqui e corrispondenza telefonica al “convivente detenuto” alle stesse condizioni stabilite per il coniuge.
 
FIGLI – Nessuna differenza sul piano legislativo tra genitori regolarmente sposati e conviventi. Addirittura la legge n. 6 del 2004, nell’elencare chi dev’essere preferito come amministratore di sostegno di una persona priva di autonomia, colloca “la persona stabilmente convivente” subito dopo il coniuge e prima del padre, della madre, dei figli, dei fratelli.
 
LOCAZIONI – La corte costituzionale, con la sentenza n. 404 del 1988, ha riconosciuto al convivente more uxorio il diritto di succedere nel contratto di locazione in caso di morte del partner, anche quando sono presenti eredi legittimi.
 
VITTIME DI MAFIA O TERRORISMO – La legge n. 302 del 1990 ha esteso anche ai conviventi more uxorio le provvidenze che lo Stato accorda alle vittime.
 
VITTIME DI ESTORSIONE E USURA – La legge n. 44 del 1999 comprende tra i beneficiari delle provvidenze anche i conviventi delle vittime.
 
ALTRE TUTELE – Oltre ai benefici fin qui elencati, vi sono garanzie per i conviventi anche per quanto riguarda l’assegnazione degli alloggi popolari, l’impresa a carattere familiare, il risarcimento dei danni patrimoniali, la protezione dei collaboratori e testimoni di giustizia.

Mancano dalla lista la reversibilità della pensione, e la possibilità di adottare figli. Sappiamo dalle cronache quanto quest’ultimo problema sia delicato, a causa dell’ostacolo dell’utero in affitto, proibito nel nostro Paese, ma che in questo modo verrebbe sostanzialmente aggirato.

E secondo l’Istat, come ricordava l’agenzia Redattore Sociale  i bambini figli genitori omosessuali sono 529 (cinquecentoventinove) non i 100 mila proclamati, ahimè, con la connivenza di giornali e redattori tifosi. La maggior parte dei quali concepiti e nati prima che uno dei genitori scoprisse un diverso orientamento sessuale. 
 
Sono cifre che rendono plausibile l’accusa secondo cui la legge di cui si discute ha un carattere eminentemente ideologico. Vi ricordate la vecchia canzone: “E noi faremo come la Russia, e soneremo un campanel…?”. Adesso la Russia è esecrata, ma si vuole fare come l’America, è più fico….





gennaio 2016

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