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XX Settembre. Gloria della massoneria ![]() Anzi, ritiene che chi lo ricorda ancora sia in fondo il solito disadattato, che perde tempo ed energie inutilmente su fatti accaduti quasi 150 anni fa, anziché impegnarsi sui problemi del presente. Beh, tutti costoro non hanno capito che proprio questo lontano evento – anche un po’ fastidioso in quanto ci pone in contrasto con lo Stato italiano (e ovviamente questo non è cosa da veri e seri moderati) e pure con il clero odierno che oggi è totalmente schierato con gli invasori di allora – è la causa di tutti i mali che per cui loro soffrono e che combattono. Tutti quelli elencati, nessuno escluso, alcuni in maniera indiretta, altri in maniera diretta, altri in direttissima. È qui la svolta della storia della modernità, al di là del mero fatto della caduta dello Stato Pontificio che di per sé potrebbe essere un evento non così grande come la Rivoluzione Francese o la Prima Guerra Mondiale. Ma questo è un errore pacchiano e ingenuo di prospettiva, privo di senso storico. E, infatti, la Massoneria non commise allora, né commette oggi – in quanto ancora oggi, immancabilmente, il 20 settembre va a Porta Pia a ricordare l’evento, il che dimostra esattamente quello che io sto sostenendo – questo pacchiano e ingenuo errore. ![]() Se fossimo stati presenti in quel giorno a Roma, dovevamo schierarci: o con gli “italiani” invasori (il “progresso” democratico e liberale), o con la Chiesa di sempre (la Verità), oppure stare fermi e zitti e andare col vincitore. Ebbene, voi tutti non avete capito la metafora del 20 settembre: il 20 settembre… è oggi! In tutti i sensi. E io mi schiero con chi 146 anni fa ha perduto. Per il momento. E combatto contro chi ha vinto. Per il momento. Non è questione di mero patetico nostalgismo. Se penso a chi sarebbe in mano oggi lo Stato Pontificio… per carità di Dio!!! È questione infinitamente più grande: è questione di scelta di campo storica e metastorica, religiosa e politica, nel senso più ampio possibile dell’ultimo concetto. Se oggi ci troviamo come ci troviamo in tutti i settori della vita pubblica e privata, è anche perché è caduta Porta Pia. Ecco il perché, irreversibile, della mia scelta: perché Porta Pia continua a cadere ogni giorno. E ogni giorno dobbiamo scegliere e schierarci. Esattamente come fanno i nemici della Chiesa, che oggi sono a Porta Pia a commemorare la loro vittoria. Anzi, le loro vittorie. Il Grande Oriente d’Italia festeggia il 20 settembre: clicca qui ![]() Roma - Cimitero del Verano - Tomba di Zuavo Pontificio (torna
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settembre 2016 |