Papa Francesco chiede ad Anne Hidalgo

di inviargli delle «onde positive»

di Francesca de Villasmundo
Pubblicato su Medias Catholique Info





Pubblichiamo questo articolo accompagnato da altri due che trattano la ormai inaccetabile predilezione di Papa Francesco per gli migranti e per l'indiscrimata invasione dell'Europa che questi stanno realizzando.
L'argomento sta ormai interessando con preoccupazione tutti i popoli d'Europa, solo Francesco sembra non accorgersene e anzi sembra contento proprio per la scontettezza degli Europei.
Il paradosso è tale che trova giustificazione solo nel fatto, ormai sotto gli occhi di tutti, che Francesco agisce non al servizio della Fede e della tradizione cristiana dell'Europa, ma al servizio del Nuovo Ordine Mondiale a cui preme la distruzione di ogni tradizione religiosa per l'edificazione di un regime mondiale anticristiano, sostenuto da una inventata nuova religione mondiale propedeutica all'avvento dell'Anticristo.

Di seguito:

Vaticano: i «rifugiati» al centro dell’incontro dei sindaci dell’UE - Articolo di Francesca de Villasmunto

Italia nel mirino Ue: irregolare l'80% dei migranti - Articolo di Gian Micalessin




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Sig. Sindaco,
La ringrazio per la sua partecipazione al colloquio organizzato, in risposta alla mia iniziativa, alla Pontificia Accademia delle Scienze. Durante questi due giorni ne ho seguiti i lavori da vicino e sono stato informato delle importanti conclusioni che se ne sono tratte. Io ho inteso rispettare la libertà di tutti e di ciascuno. Apprezzo molto la proposta che è stata formulata di creare una rete di sindaci. Io conosco le sue iniziative, le sue battaglie personali e gli ostacoli che deve superare. Per questo le voglio esprimere la mia ammirazione e la mia gratitudine per la sua accorta azione e per la sua perseveranza a favore dei nostri fratelli e delle nostre sorelle rifugiati. Per lei la mia porta sarà sempre aperta, per lei e per questa nuova rete.
Mentre chiedo al Signore di non abbandonarla mai, particolarmente in questi tempi difficili, l'accompagno con la mia riconoscenza e con la mia affezione. La prego di voler pregare per me o di pensare a me in bene e di inviarmi un'«onda positiva».


La causa dei «migranti» ha fatto perdere definitivamente la testa a Papa Francesco?

Lo si sa dedito alle sparate a-cattoliche, ad una politica sessantottina e ad una dottrina stravagante, ma la sua ultima stravaganza epistolare lascia pietrificati!

Nei palazzi apostolici si è tenuta ultimamente [9 e 10 dicembre] una riunione degli 80 sindaci delle più grandi città d’Europa, organizzata dalla Pontificia Accademia delle Scienze; allo scopo di promuovere ad una sola voce commossa e umanista l’arrivo di sempre più migranti, un’accoglienza sempre più generosa nei loro confronti e per fustigare gli Europei cattivi ed egoisti chiusi nelle loro frontiere e nella loro identità. [si veda sotto l'articolo scritto dalla stessa Autrice]

Una tale riunione nella Città del Vaticano di queste sedicenti buone coscienze morali universali, tra le quali fluttua come un pesce nell’acqua benedetta quella del sindaco benpensante, ateo e socialista di Parigi: Anne Hidalgo, ha ricevuto l’elogio caloroso del padrone di casa, che ha tenuto a ringraziare personalmente, con una lettera in data 13 dicembre 2016, ognuno do questi eletti locali per i loro rispettivi sforzi in favore degli stranieri:

«conosco le sue iniziative, le sue battaglie personali e gli ostacoli che deve superare», ha scritto loro Francesco.

La signora Hidalgo, quella che vuole permettere ai nudisti di passeggiare in un parco parigino tra i bambini e i ragazzini, in mezzo alle panchine e alle balere, ha ricevuto anche lei il suo passaporto per il cielo con l’intestazione vaticana, che il suo addetto stampa si è affrettato a rendere pubblico.

Ebbene, sì! Questo fior fiore dell’anticlericalismo obsoleto dei secoli scorsi, dopo il discorso di Roma che si accorda con i comizi di sinistra, perché doveva essere privato dall’appoggio della papalina e dell’acquasantiera?
Questi sono i nuovi tartufi dei tempi moderni!

Ma la fine di questa lettera è talmente demenziale e incredibile che certuni nella rete parlano di «fake» [bufala]! Come credere infatti che il Papa abbia osato chiedere agli 80 sindaci d’Europa:

«di voler pregare per me o di pensare a me in bene e di inviarmi un’onda positiva

Piuttosto si può credere alla ripresentazione di un brutto film sugli ufo e gli extraterrestri! Tanto una tale lettera appare come da fantascienza… che non può essere vera!

Eppure, un tale messaggio interstellare sembra che sia proprio autentico: La Crox, il giornale di riferimento della pastetta conciliare, una volta giornale cattolico, ne ha parlato nella sua edizione di ieri e il Vaticano non ha fatto alcuna smentita.





Con Francesco, nessun problema di riscaldamento climatico della galassia cattolica! Il suo raffreddamento è assicurato. Ben presto, se continua così, si arriverà perfino all’era glaciale! Per contro, la nebulosa esoterica, occulta, mitica, magica e agnostica della corrente New Age, con la sua dichiarazione superstiziosa di mercoledì scorso unita a quest’altra stravaganza «spirituale» che fa appello alle forze cosmiche, conoscerà un surriscaldamento diabolico.

Quanto ai gauchos della guardia personale di Anne Hidalgo, la pasionaria, essi se la ridono allegramente dell’aria sorpresa, stordita o imbarazzata se non scandalizzata dei cattolici francesi! Ancora un colpo basso di Francesco verso i suoi figli…
Ah! Com’è bella la sua carità!




Vaticano: i «rifugiati» al centro dell’incontro dei sindaci dell’UE

di Francesca de Villasmundo

(pubblicato su Medias Catholique Info)



Organizzata dalla Pontificia Accademia delle Scienze, ha avuto inizio ieri in Vaticano l’incontro dei sindaci dell’Unione Europea sul tema «Europa: i rifugiati sono nostri fratelli».
Il titolo è già in se stesso un bel pezzo di propaganda ideologica: magniloquente, sentimentale, lacrimevole, e ha di che paralizzare ogni velleità di opporsi all’immigrazione invasiva che dilaga sul continente europeo. Chi oserà interdire ai «nostri fratelli» di venire a casa nostra? Che orrore! Che inumanità anche solo a pensarlo!

Questo incontro, che si concluderà col discorso del Papa, è stato promosso soprattutto da tre sindaci: quelli di Madrid, Barcellona e Parigi: Manuele Carmena, Ada Colau e la socialista francese Anne Hidalgo, quella che ha autorizzato un parco nudisti aperto in piena Parigi ed ha nettamente accresciuto la potenza, con degli aiuti e sovvenzioni pubbliche, le lobbi Lgbt a Parigi.

Numerosi sindaci dei diversi paesi del vecchio continente, tutti sulla stessa lunghezza d’onda pro-immigrazione, hanno dunque affrontato il viaggio per discutere di come ricevere sempre più immigrati irregolari alla ricerca di un conforto materiale ed economico, quelli abusivamente chiamati «rifugiati». Bruxelles stesso, per bocca del commissario europeo all’immigrazione, Dimitris Avramopoulos, ha ammesso che «l’80% dei «rifugiati» arrivati in Italia dal Mediterraneo sono degli «irregolari»» che non hanno assolutamente diritto all’asilo politico.
[si veda l'articolo di Gian Micalessin su Il Giornale del 9 dicembre 2016 - riprodotto sotto]

Ma tali constatazioni lasciano impassibili i nostri benpensanti riuniti sotto l’egida del Vaticano con la benedizione del Papa. A questa riunione conformista quanto più è possibile, consensuale all’estremo, si sono ritrovati i sindaci di Lampedusa e di Lesbo, isole sommerse dall’afflusso dei «migranti», nonché quello di Tripoli in Libia, città da dove partono questi viaggiatori senza biglietto di ritorno, e quello di Ventimiglia, città confinante con la Francia, divenuta una città occupata.

Erano presenti anche i sindaci delle grandi capitali e città europee di Germania, Lettonia, Irlanda, Danimarca, Francia e di altri paesi invasi, per chiedere un ampliamento di poteri per poter fornire maggiori aiuti sociali e lavoro a questi nuovi arrivati extracomunitari. Dei senzatetto che popolano le loro città non hanno minimamente parlato. Il loro amore, la loro compassione, le loro lacrime vanno ai più lontani, a più allontanati, a quelli che non hanno alcun diritto allo status di cittadini. Solidarietà a grado variabile a seconda che si è Europei o non Europei!

Ovviamente, si è parlato delle «inaccettabili» proposte del presidente del Fronte Nazionale, che giovedì scorso ha affermato di voler mettere fine alla gratuità della scolarità dei figli dei clandestini e degli aiuti sociali. Tutto il contrario di ciò che propone questa banda di sindaci allineati sul pensiero unico mondialista che lavora alla sommersione e alla sparizione dei popoli europei.



E’ stato il nuovo sindaco di Roma, Virginia Raggi, del movimento populista M5S, ad aprire questo incontro che persegue lo scopo di legittimare questa invasione migratoria:

«Roma vuol fare la sua parte nell’accoglienza di queste persone. Noi abbiamo tutti un dovere morale di solidarietà verso i nostri fratelli e le nostre sorelle rifugiate. L’immigrazione è una risorsa per la nostra città», ha affermato riprendendo questo logoro slogan che è solo una visione malefica dello spirito.

Ha poi approfittato dell’occasione per annunciare l’apertura di un nuovo centro d’accoglienza nella capitale italiana con «migliaia» di posti per questi irregolari, mentre i senzatetto e i male alloggiati autoctoni sono legioni! D’altronde, la settimana scorsa tutto un quartiere si è opposto fortemente all’assegnazione ad una famiglia di marocchini di una casa popolare confiscata ad un Italiano povero, senza lavoro e convivente col fratello handicappato e il figlio disoccupato. Come scusa per sfrattare questo Romano, i servizi sociali hanno spiegato che questo Italiano si era installato in quella casa in maniera illegale!
Questa situazione da “re Ubu”, aberrante, ha provocato questo scandaloso commento della Raggi, in occasione di questo incontro in Vaticano:
«Atteggiamenti di chiusura verso l’altro, come quelli ai quali ho sfortunatamente assistito in questi giorni nella mia città, offendono la nostra dignità di persone».

C’è da piangere di fronte a tanta mala fede e al disprezzo per gli Italiani manifestati sotto gli ori dei palazzi vaticani, davanti ad un uditorio di ecclesiastici e di sindaci gongolanti di ammirazione…



Tutto si è svolto nello stesso tenore durante questa giornata d’incontro per i rifugiati, voluta dal Vaticano. La conclusione inevitabile per questi interminabili piagnistei a favore delle popolazioni invasive, è stato questo grido lanciato dal sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini: «il nostro continente o è l’Europa dell’accoglienza e della democrazia o semplicemente non è l’Europa».

Se questi poco di buono intendono per Europa quell’apparato dittatoriale che è l’Unione Europea, aperta come una prostituta babilonese a tutti gli invasori, bisogna dar loro volentieri ragione. Costoro sembra non abbiano ben compreso che tanti Europei non vogliono neanche sentir parlare di questa Europa. Quello che vogliono salvare è l’Europa delle Patrie, delle nazioni, la sua civiltà greco-latina, alemanna e cristiana: è la loro cultura e la loro specificità popolare in seno al continente europeo, tutte cose che non possono essere frantumate e annientate dal metecciato momdiale. E in maniera più prosaica, ciò che questi Europei vogliono preservare da questa invasione migratoria, è il loro lavoro, la loro famiglia, la loro casa, la loro sicurezza e il loro modo di vita.

Quello che non vogliono è la Grande Rimozione, anche se è il Papa che la promuove!




Italia nel mirino Ue: irregolare l'80% dei migranti


di Gian Micalessin - Ven, 09/12/2016

(pubblicato si Il Giornale)




Matteo Renzi non c’è più e finalmente qualcuno in Europa incomincia a notare l’insensatezza delle sue politiche d’accoglienza.

Grazie a lui ci siamo accollati centinaia di migliaia di clandestini privi di qualsiasi diritto e abbiamo contribuito ad arricchire i trafficanti di uomini. Non paghi, ci siamo fatti prendere in giro dal governo libico di quel premier Fayez al-Sarraj che abbiamo contribuito a portare al potere.
A denunciare le politiche renziane ci pensano - da una parte - il commissario europeo all’immigrazione Dimitris Avramopoulos spiegando come l’80% dei profughi arrivati in Italia siano «irregolari» privi di diritto all’accoglienza e – dall’altra – l’ammiraglio Enrico Credendino, il comandante della missione Eunavfor Med autore d’un rapporto in cui denuncia come il giro d’affari di circa 300 milioni d’euro annui generato dal traffico di umani rappresenti l’entrata più consistente per le città controllate da Sarraj.

Partiamo da Avramopoulos. «Se confrontiamo Italia e Grecia - ha dichiarato ieri il commissario - fino all'80% dei migranti che attraversano l’Egeo sono profughi, mentre l'80% di quelli arrivati in Italia dal Mediterraneo sono irregolari». Sembrerebbe la scoperta dell’acqua calda. Come il Giornale ha scritto più volte, basta esaminare le statistiche sugli sbarchi per scoprire che gran parte dei profughi accolti in Italia non fuggono dalla Siria in guerra, ma da Paesi come Pakistan, Bangladesh, Nigeria, Senegal, Gambia e Mali. Paesi dove la vera molla dell’esodo è il sogno di far fortuna in Europa. Ma quell’acqua calda rovesciata addosso all’Italia rischia di farci assai male. La prima conseguenza potrebbe essere l’esclusione dalla ripartizione dei profughi visto che in Italia - fa notare Avramopoulos - non vi sono abbastanza siriani ed eritrei. Dunque se anche la ripartizione delle quote di migranti, approvate da Bruxelles a fine 2015, si mettesse in moto saremmo comunque costretti a tenerci gli «irregolari». Ovvero la maggior parte del mezzo milione di disgraziati sbarcati dal 2014 ad oggi.

Altre paradossali verità celate, fin qui, sotto la melassa del buonismo renziano emergono dal rapporto del comandante di Eunavfor Med, la missione europea mandata a contrastare il traffico di umani davanti alle coste libiche. Secondo il rapporto, destinato ai 28 governi europei, il contrabbando di esseri umani garantisce un giro d’affari tra i 275 e i 325 milioni di euro annui. E quel giro d’affari rappresenta a oggi l’entrata più consistente per le città costiere da cui partono i barconi. Tutte quelle città gravitano però nell’orbita del governo Sarraj e dunque il paradosso italiano risulta quanto mai evidente. Dopo aver contribuito a metterlo in sella e a mantenerlo al potere, il nostro governo non è riuscito a convincere il premier libico a lottare contro le organizzazioni criminali che garantiscono a lui un’entrata costante e a noi spese e impegni permanenti. E così mentre noi continuiamo ad accogliere chiunque scenda dai barconi, Sarraj e i suoi continuano a far girare i denari dei gruppi criminali che spingono i migranti verso le nostre coste.



XXI secolo - invasione dell'Europa
MAMMA, LI TURCHI!




dicembre 2016
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