Sospeso a divinis un sacerdote in Colombia perché in disaccordo con Francesco



Notizia pubblicata dal sito Adelante la Fe  il  20 gennaio 2017
e resa nota dal vaticanista Marco Tosatti il 23 gennaio 2017


Riportiamo questa notizia, invero esilarante, seppure gravemente imbarazzante, con la quale si stabilisce in maniera quasi inavvertita, a partire da un piccolo paese dell'America Latina, che ormai la Chiesa cattolica sta per diventare universalmente un feudo personale di quel tale Jorge Mario Bergoglio che, per espresso volere dei cardinali e per implicito volere di Joseph Aloisius Ratzinger, è da tre anni che siede sul Soglio di Pietro, col titolo di Papa, da lui sminuito a semplice vescovo di Roma, non tanto per la dichiarata modestia, quanto per la dimostrata furbesca protervia.
Costui, da tutti riconosciuto come Papa, si serve dei suoi vassalli per castigare tutti coloro che manifestano il minimo dissenso rispetto alla sua insistente azione demolitrice della dottrina e della morale cattoliche, in vista della riduzione della Chiesa in una sorta di succursale dell'ONU a servizio del Nuovo Ordine Mondiale.
I cardinali che lo hanno votato sapevano quel che facevano, ed anche se oggi ce ne sono alcuni che provano a dissentire, nessuno di essi guarda al quadro complessivo e si trastullano a puntare il dito sul particolare, ottenendo l'effetto di distrarre l'attenzione dal generale.

Mala tempora currunt, sed peiora parantur




Mons. Rigoberto Corredor Bermúdez, Vescovo di Pereira
 
Lo scorso 16 gennaio, il vescovo di Pereira, Colombia, Mons. Rigoberto Corredor (foto sopra), ha sospeso a divinis il sacerdote Luis Carlos Uribe Medina (foto sotto), perché “ha espresso pubblicamente e privatamente il suo rifiuto degli insegnamenti dottrinali e pastorali del Santo Padre Francesco, principalmente riguardo al Matrimonioe all’Eucaristía”.
 
Tali insegnamenti, secondo quanto si apprende dall’audio aggiunto dal sacerdote, e secondo diverse fonti affidabili, non sono altro che le nuove norme che permettono agli adulteri di rimanere in stato di peccato e di comunicarsi, norme derivate da Amoris laetitia.

Indipendentemente da altri dettagli che possono esserci e che noi non conosciamo, è chiaro che il testo del decreto focalizza la sua argomentazione nella discrepanza di questo sacerdote con Francesco, arrivando ad affermare che le sue idee sono “contrarie alla fede cattolica” (!!!???).
Continueremo a lavorare per ampliare le informazioni su questa importante notizia.





Ecco il decreto [l’audio diffuso dal sacerdote dopo l'uscita dal colloquio col vescovo, è reperibile sulla pagina segnalata sopra di Adelante la Fe.]




DECRETO 1977
del 16 gennaio 2017

Col quale si sospende un sacerdote

IL VESCOVO DI PEREIRA

Considerando:

1°. Che il Padre Luis Carlos Uribe Medina ha espresso pubblicamente e privatamente il suo rifiuto degli insegnamenti dottrinali e pastorali del Santo Padre Francesco, principalmente riguardo al Matrimonio e all’Eucaristía.

2°. Che oggi, 16 gennaio 2017, il Signor Vescovo ha convocato il Padre Luis Carlos Uribe Medina, perché spieghi la sua posizione dottrinale riguardo agli insegnamenti del Santo Padre. Atto, questo, svoltosi alla presenza di quattro sacerdoti del clero diocesano.

3°. Che il padre Luis Carlos Uribe Medina, in questa riunione ha persistito nella sua posizione contraria al Santo Padre Francesco, e che pertanto il Signor Vescovo e i sacerdoti presenti hanno concluso in maniera schiacciante che il detto sacerdote si è separato pubblicamente dalla comunione col Papa e con la Chiesa.

4°. Che il canone 1.364, paragrafo 1, del Codice di Diritto Canonico prescrive che: “l’apostata, l’eretico e lo scismatico incorrono nella scomunica latae sententiae”. Che il paragrafo 2 dice che “Se lo richieda la prolungata contumacia o la gravità dello scandalo, possono essere aggiunte altre pene, non esclusa la dimissione dallo stato clericale.”
Inoltre, a norma del canone 194, paragrafo 1 n° 2, che richiede che sia rimosso dall'ufficio ecclesiastico per il diritto stesso. E a norma del canone 751 che definisce lo scisma come “il rifiuto della sottomissione al Sommo Pontefice o della comunione con i membri della Chiesa a lui soggetti.”

5°. Che il giorno 2 di gennaio 2017, il Padre Luis Carlos Uribe Medina, senza avvertire il suo Vescovo né alcuna autorità diocesana, ha abbandonato la Parrocchia di Santa Cecilia a Pueblo Rico, Risaralda.

DECRETA

ARTICOLO PRIMO
Si sospende il Padre Luis Carlos Uribe Medina, dall’esercizio del ministero sacerdotale.

ARTICOLO SECONDO
Si proibisce al Padre Luis Carlos Uribe Medina, di diffondere le sue idee contrarie alla fede cattolica e alla disciplina ecclesiastica.

ARTICOLO TERZO
Si chiede ai fedeli della Chiesa Cattolica di non seguire gli insegnamenti del detto sacerdote, fin quando non accetterà la dottrina e gli insegnamenti del Vicario di Cristo.

ARTICOLO QUARTO
Si esortano i fedeli a pregare per il Padre Luis Carlos Uribe Medina perché ritorni all’Unità della Chiesa.

Notificato e ordinato

Dato a Pereira, Risaralda, il giorno 16 del mese di gennaio del 2017

+ Rigoberto Corredor Bermúdez
Vescovo di Pereira

Padre Alirio Raigosa Castaño
Cancelliere






gennaio 2017
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