Il Gran Maestro dei Cavalieri di Malta
si dimette dopo una disputa col Vaticano



Notizia pubblicata dall'Agenzia Reuters il 25 gennaio 2017
Colpirne uno per educarne cento

Riportiamo questa notizia ancora indicativa del clima intimidatorio e repressivo che vige in Vaticano ad opera del misericordioso Bergoglio.

Tra i cento da educare ci sono senz'altro certi tradizionalisti che non vedono l'ora di entrare nel circo diretto da Bergoglio a colpi di frusta e di pungoli elettrici.
Questa volta l'ingerenza di Bergoglio è fin troppo sfacciata, visto che i Cavalieri di Malta sono un istituto di laici costituito come Ordine Sovrano che non dipende da nessuno e ancor meno dal Vaticano… figuriamoci cosa potrebbe succedere a certi istituti ecclesiastici formati da chierici, dipendenti per ciò stesso dalle Congregazioni romane.

Meditate gente… meditate!

Mala tempora currunt, sed peiora parantur




Robert Matthew Festing, Principe e Gran Maestro del Sovrano Ordine di Malta durante l’udienza privata in Vaticano il 23 giugno 2016

Città del Vaticano – Philip Pullella
25 gennaio 2017

Il capo dei Cavalieri di Malta, che è stato coinvolto in un’accalorata disputa con il Vaticano, si è dimesso, come ha riferito mercoledì il portavoce dell’istituzione cavalleresca e caritatevole cattolica con sede a Roma.
Il portavoce ha detto che il Gran Maestro Matthew Festing, 67 anni, si è dimesso dopo la richiesta in tal senso espressagli da Papa Francesco nella riunione di martedì. I Grandi Maestri dell'istituzione, che è stata fondata nel XI secolo, di solito mantengono la loro carica per tutta la vita.
Il Papa gli ha chiesto di dimettersi ed egli ha accettato”, ha detto il portavoce, ed ha aggiunto che il passo successivo è stata la formalità con la quale il Sovrano Consiglio dell’istituzione ha dovuto ratificare queste dimissioni molto inusuali. L’Ordine verrà gestito dal suo numero due, o Gran Comandante, fino a quando verrà eletto un nuovo capo.

Festing e il Vaticano sono stati impegnati in un’accalorata disputa dal momento che uno dei più importanti cavalieri dell’Ordine, il Gran Cancelliere Albrecht Freiherr von Boeselager, è stato allontanato nel mese di dicembre dopo un duro confronto in una riunione - apparentemente allontanato perché egli ha permesso l’uso del preservativo in un progetto di assistenza medica per i poveri.

Von Boeselager si è appellato al Papa, che ha nominato una commissione di cinque membri per esaminare le circostanze insolite dell’allontanamento, ma Festing si è rifiutato di collaborare, definendo illegittima la commissione.

Le dimissioni di Festing sono state l’ultimo atto di uno scontro di volontà tra i capi delle due istituzioni più antiche del mondo.

Festing, britannico, aveva denunciato la commissione papale come un’ingerenza negli affari sovrani dell'Ordine, ed ha accusato i membri di essa di trovarsi in un conflitto di interessi, e con aria di sfida ha nominato una propria commissione interna.

Il Vaticano, a sua volta, ha respinto quanto da lui sostenuto, come un tentativo di screditare i membri della commissione, ed ha ordinato ai capi dell’istituzione di cooperare con l’inchiesta. La Commissione papale avrebbe dovuto consegnare le sue conclusioni al papa, alla fine del mese.

I principali dirigenti maschi dei Cavalieri di Malta non sono chierici, ma prestano i voti di povertà, castità e obbedienza al Papa. L’istituzione conta 13.500 membri, 25.000 dipendenti e 80.000 volontari in tutto il mondo.

L’Ordine, costituito nell’XI secolo provvede alla protezione e all’assistenza medica dei pellegrini in Terra Santa, ed ha lo statuto di entità sovrana. Mantiene relazioni diplomatiche con oltre cento Stati e con l’Unione Europea, nonché lo stato di osservatore permanente presso l’ONU.

Quando Festing ha allontanato von Boeselager, ha accusato il tedesco di nascondere il fatto di aver permesso l’uso del preservativo quando reggeva la Malteser International, l’agenzia di aiuti umanitari dellOrdine.

Von Boeselager ed i suoi sostenitori dicono che il problema del preservativo è stato una scusa per Festing e il cardinale Raymond Leo Burke, un arciconservatore che ha accusato il Papa di essere troppo liberale, per aumentare il loro potere.

La chiesa non consente l’uso del preservativo come mezzo di controllo delle nascite e sostiene che l’astinenza e la monogamia nel matrimonio eterosessuale siano il modo migliore per fermare la diffusione dell’AIDS.

Von Boeselager  dice di aver chiuso due progetti in via di sviluppo quando ha scoperto che erano stati distribuiti i preservativi, ma ne ha mantenuto un terzo già avviato perché la sua chiusura avrebbe bruscamente interrotto tutti i servizi medici di base per le persone povere.

Francesco ha detto che vuole che i 1,2 miliardi di membri della Chiesa evitino le cosiddette “guerre culturali” sugli insegnamenti morali e dimostrino misericordia nei confronti di coloro che non possono vivere seguendo tutte le regole della Chiesa, specialmente i poveri.






gennaio 2017
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