DON VINICIO ALBANESI INSULTA

E IL PAPA APPROVA

di A. Nonim



Don Vinicio Albanesi




Ho sentito al telegiornale la notizia (è stato il TG2 che l’ha data come notizia di apertura) che Papa Francesco ha invitato i parroci a mostrare tenerezza verso le giovani coppie che decidono di non sposarsi, ma di convivere.
Avrei molto da ridire a riguardo, ma non è su questo argomento che voglio intervenire. Può essere che lo faccia in seguito.

Quello che invece mi preme rilevare, perché la cosa mi ha lasciato esterrefatto, mi ha avvilito e mi ha fatto anche arrabbiare, è l'inaudito discorso di Don Vinicio Albanesi davanti al Papa.
Lasciamo stare la foggia con la quale quel sacerdote si è presentato davanti al Papa: ci sono Regine che davanti al Papa si presentano, come prescritto dal protocollo, vestite di nero e velate, e poi si permette che un sacerdote (pur vigendo un protocollo anche per i sacerdoti) si presenti a parlare davanti al Papa con nemmeno il clergyman?
Ma non è ancora questo il punto su cui voglio intervenire.

Mi riferisco alle cose gravissime che Don Vinicio ha detto davanti al Papa: si è permesso di bollare come farisei i quattro Cardinali, che hanno soltanto, come è nel loro diritto, sollevato rispettosamente dei dubbi su alcuni punti di Amoris Laetitia, chiedendo dei chiarimenti.
Don Albanese è stato sollecitato a fare quell'intervento? La cosa sarebbe di una gravità inaudita.
O lo ha fato di sua iniziativa, approfittando dell'occasione di poter parlare (ma di ben altri argomenti) davanti al Papa? La cosa sarebbe altrettanto grave.

Ma più grave di tutto e assai sconcertante è stato il totale silenzio del Papa. Un silenzio del genere è un aperto assenso a quei pesanti giudizi. Dal Papa mi sarei aspettato che redarguisse severamente davanti a tutti l'inqualificabile giudizio pronunciato con malcelata arroganza da quel sacerdote nei confronti di quattro cardinali, se non altro per coerenza con quel suo famoso (o famigerato) "chi sono io per giudicare?".

Un prete si permette di insultare quattro Cardinali davanti al Papa, e il Papa tace? A me quel silenzio è sembrato una chiara condivisione di quel pesante giudizio, che alla fin fine è uno sprezzante insulto.
E non voglio parlare del silenzio molto eloquente (perché accompagnato da cenni affermativi del capo) con il quale papa Bergoglio ha accolto la sollecitazione del diaconato alle donne da parte di Don Albanesi.

Ho l'impressione che la Chiesa cattolica stia precipitando in un preoccupante stato confusionale. A me in questo momento vien solo da piangere.

A. Nonim - Sacerdote

[si legga il nostro A margine della nota di A. Nonim]




febbraio 2017
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