L’errore eretico del concilio Vaticano II: l’antropocentrismo.


Pubblicato su Gloria tv








Il Concilio non dogmatico (quindi privo della sicura assistenza dello Spirito Santo) ma pastorale Vaticano II ha una insanabile ferita/prospettiva eretica: il rifiuto e la negazione del Teo/Cristocentrismo, e la scelta ed affermazione dell’antropocentrismo.

E’ cominciato con il Papa Giovanni XXIII ed il principio pastorale: “Cerchiamo piuttosto quello che ci unisce e tralasciamo quello che ci divide’. Buonista pacioso in apparenza, ma profondamente insidioso e sviante. La Parola di Dio, Il Signore Gesù, il Vangelo, non insegnano mai così. Il Signore Gesù ha insegnato la Verità, il Bene, la Santità. Non ha potuto fare unità con tutti, non perché Lui non lo volesse, ma perché coloro che non accettavano di credere in Lui, lo facevano perché non cercavano la Verità, il Bene, la Santità, così come sono autorevolmente, con segni e garanzie, rivelati dalla Parola di Dio.

E’ per questo che l’unità religiosa con tutti è impossibile. Era già stato detto esplicitamente nel Primo Comandamento del Decalogo. Non si può fare unità religiosa con chi rifiuta il vero Dio rivelato. Anzi l’idolatria, il seguire i falsi dei, è sempre stato considerato dalla Bibbia il più grave dei peccati.

Il Concilio Vaticano II, in Gaudium et Spes n. 24 afferma: “… homine, qui in terris sola creatura est quam Deus propter seipsam voluerit” “…l’uomo, il quale in terra è la sola creatura che Iddio abbia voluto per se stessa”.
Gaudium et spes n. 12: “…omnia quae in terra sunt ad homine, tamquam ad centrum suum et culmen, ordinanda sunt”. “…tutto quanto esiste sulla terra deve essere riferito all’uomo, come a suo centro e a suo vertice”.
Ribadito dal Discorso di chiusura del Concilio Vaticano II del Papa Paolo VI, il 7/12/1965: “…l’uomo osa dirsi principio e ragione di ogni realtà… La religione del Dio che si è fatto uomo, s’è incontrata con la religione (perché tale è) dell’uomo che si fa Dio… anche noi, più di tutti siamo cultori dell’uomo… una religione come la cattolica, la quale nella sua forma più cosciente ed efficace, qual è quella conciliare, tutta si è dichiarata in favore ed in servizio dell’uomo…”.

Queste sono le dannose conseguenze dell’amicizia di Giovanni XXIII e di Paolo VI con la massoneria ed il marxismo. Errore accettato e portato avanti dai loro successori. Massoneria e marxismo che nei livelli bassi, per meglio diffondersi ed acquisire simpatizzanti ed adepti, si presentano come antropocentriche, cioè rivolte al servizio dell’uomo, ma ai vertici sono anti-Dio e sataniste.
Invece la sana filosofia, cioè quella in cui la mente funziona normalmente e logicamente, e la Rivelazione divina, insegnano ripetutamente e chiaramente il Teo/Cristocentrismo.
Non Teocentrismo, perché non siamo vagamente ‘deisti’. Ma Teo/Cristocentrismo, perché l’Unico Vero Dio si è rivelato pienamente, dandone le prove, in Gesù Cristo.

Eccone alcune rivelazioni:

1 Cor 8,6: “C’è un solo Dio, il Padre, dal quale tutto proviene e noi siamo per lui, e un solo Signore Gesù Cristo in virtù del quale esistono tutte le cose e noi esistiamo grazie a lui”.

Col
1,15: “Egli (Cristo) è l’immagine del Dio invisibile, primogenito di tutta la creazione, perché in Lui furono create tutte le cose nei cieli e sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili… Tutte le cose sono state create per mezzo di Lui ed in vista di Lui… perché sia Lui ad avere il primato su tutte le cose”.

Ef 1,9: “facendoci conoscere il mistero della sua (di Dio) volontà… ricondurre a Cristo unico capo, tutte le cose, quelle del cielo, e quelle della terra…”.

Fil 3,21: “…Gesù Cristo trasformerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che Egli ha di sottomettere a sé tutte le cose”.

Ebr 2,10: “…Conveniva infatti che Dio, per il quale e mediante il quale esistono tutte le cose, Lui che conduce molti figli alla gloria…”.

Fil 2,9: “Perciò Dio Lo ha sovranamente innalzato e Gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra, e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre”.

1 Cor 15,28: “…e quando tutto Gli sarà stato sottomesso , anch’Egli il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti”.

Apoc 4,11: “Tu sei degno, o Signore e Dio nostro, di ricevere la gloria, l’onore e la potenza: perché tu hai creato tutte le cose, e per tua volontà furono create ed esistono”.

1 Tim 1,17; “…Al Re dei secoli, incorruttibile, invisibile e unico Dio, onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen”.
Ecc. ecc.

Purtroppo l’antropocentrismo, questo gravissimo peccato di superbia, questa radice di tutti i peccati, è l’attuale ripetizione e riedizione del peccato di superbia/orgoglio di quegli angeli che non hanno accettato di essere creature, ma hanno voluto mettersi alla pari con Dio, e così sono decaduti a demoni. Isaia 14,12: “Tu pensavi: salirò in Cielo, sulle stelle di Dio innalzerò il mio trono… mi farò uguale all’Altissimo. E invece sei stato precipitato negli inferi”.
Ed è l’identico peccato originale di superbia anche della prima coppia umana. Gen 3,4: “Non morirete affatto. Anzi Dio sa che se ne mangiaste (del frutto proibito = accettazione di essere creature e accettazione di Dio), si aprirebbero i vostri occhi e diverreste come Dio. Allora la donna prese del frutto e ne mangiò, e ne diede anche al marito…”.

Da questo errore fondamentale: rifiuto del Teo/Cristocentrismo e ribellione a Dio e la scelta superba dell’omocentrismo (ingannevolmente mascherato dagli ecclesiastici di: fedeltà all’incarnazione…), derivano tutti gli altri errori: equiparazione di tutte le religioni e ‘dei’; desacralizzazione della liturgia e forme di preghiera cristiane; svilimento della vita consacrata a Gesù Cristo; crescente desacralizzazione e mondanizzazione nella formazione dei consacrati; la rinuncia all’evangelizzazione e a far discepoli come fosse ‘una solenne sciocchezza senza senso’; l’accettazione di modelli di vita sociale e familiare contrari al Vangelo, e anzi considerati come ‘conquiste e diritti civili’, ‘vittorie di civiltà’; cioè l’arrogarsi il potere (che è di Dio) di mostrare ‘misericordia e perdono con tutti’ anche agli atei e ai peccatori impenitenti, che rivendicano il ‘diritto’ di poter violare le leggi di Dio; ecc. ecc.

Questo errore sta esponendo alla dannazione, alla perdita eterna di molte anime.
Le prove, le sofferenze che viviamo, la morte fisica che certamente ci aspetta, ci faccia bene aprire gli occhi.

Dobbiamo scegliere tra:
 
la Verità di Dio, la Vita, il Paradiso da una parte;

e la Menzogna, la Morte e la Dannazione dall’altra!!!





aprile 2017
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