Per il nuovo presidente della Conferenza Episcopale Italiana
«Amoris laetitia è un capolavoro»

di Francesca de Villasmundo

Pubblicato sul sito francese Medias presse info

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La CEI questa settimana ha votato per esprimere la sua preferenza circa il suo nuovo Presidente, in sostituzione del cardinale Bagnasco. I vescovi italiani dovevano scegliere una lista ristretta di tre candidati, la terna, da sottoporre al vescovo di Roma, a cui spetta la decisione finale.
La loro scelta conteneva i nomi di Mons. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia, Mons. Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara, e Mons. Francesco Montenegro, vescovo di Agrigento. Sia Mons. Bassetti, sia Mons. Montenegro sono considerati vicini al Pontefice. L’arcivescovo di Perugia è noto in Italia per aver abbracciato ciò che si chiama «la rivoluzione della tenerezza» di Francesco, il quale lo ha elevato alla porpora cardinalizia.

Al termine la procedura dell’elezione, Papa Francesco, alla guida della CEI per i prossimi cinque anni, ha nominato il cardinale Gualtiero Bassetti, di 75 anni, età canonica alla quale tuttavia i vescovi sono tenuti a presentare le loro dimissioni.
L’annuncio è stato reso pubblico il 24 maggio dal cardinale Bagnasco.

E’ seguita, giovedì 25 maggio, una conferenza stampa [Vatican Insider] nella quale il nuovo Presidente della CEI ha esordito ringraziando Papa Francesco per «per il coraggio che ha mostrato nell’affidarmi questa responsabilità al crepuscolo della mia vita. È davvero un segno che crede alla capacità dei vecchi di sognare… Anche i vecchi avranno dei sogni e delle visioni.»

In seguito ha affrontato le questioni di attualità religiosa, sociale e politica. Da Amoris laetitia all’accoglienza dei migranti, al problema della pedofilia, egli ha dichiarato di essere in sintonia con la linea bergogliana.

Per il cardinale Bassetti, Amoris laetitia è «un capolavoro», «una sintesi della dottrina della Chiesa sul matrimonio e la famiglia», ma «un passaggio dev’essere capito, perché altrimenti può suscitare dei dubbi» ossia il fatto «che ogni situazione irregolare è peccato mortale».

Il cardinale si spinge ancora più lontano nella sua adesione all’enciclica bergogliana che tuttavia ha provocato numerose levate di scudi in seno alla gerarchia ecclesiastica: «Chi va a fare osservazioni sbaglia: non è un documento opinabile. È magistero, come i documenti del Concilio Vaticano II, i documenti di Pio XII o di Paolo VI. E il Papa ci dice: leggete e capite»

Circa i «rifugiati», il cardinale Bassetti ha espresso la stessa opinione di Papa Francesco: «il discorso è complesso», ma «la Chiesa, coerentemente con il racconto biblico, ha sempre accolto i bisognosi, chi è profugo va accolto». «C’è l'impegno della Chiesa nell’accoglienza, ma anche nel rispetto delle regole necessarie», ha detto l’Arcivescovo di Perugia, sottolineando che «in questi giorni assistiamo a scene che i nostri occhi mai avrebbero avuto vedere, il Mediterraneo trasformarsi in una immensa tomba di nostri fratelli».

Il cardinale Bassetti ha anche risposto a delle domande sull’eutanasia e il prossimo Family Day. Parlando dei «valori non negoziabili», il nuovo Presidente  ha avuto delle parole evasive: «se una persona capisce di essere un valore per gli altri è più difficile togliersi la vita, che è sempre un atto estremo e non dovuto». Quanto alla nuova legislazione sul fine vita, che permette in maniera dissimulata di applicare l’eutanasia, Bassetti ha voluto precisare che «dovrebbe tenere più in conto il parere del medico»!
Circa il Family Day, il vescovo non ha voluto esprimere un giudizio positivo su queste azioni pro-vita, ma ha spiegato che «la Chiesa è molto chiara, continua a proporre la sua dottrina, ma entra in dialogo con il mondo di oggi: non ho paura del dialogo, ma del pressappochismo, perché per dialogare bisogna essere solidi nei propri principi».

Per concludere, il cardinale ha insistito sul fatto che la Chiesa post-conciliare «dialoga con tutti».

Da Amoris laetitia all’accoglienza dei rifugiati, alle ambiguità per condannare fermamente la cultura della morte, il cardinale Bassetti, con le idee che espone, conferma che la Chiesa odierna è nata dal Concilio Vaticano II.




maggio 2017
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