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Papa Francesco: profusione di bestemmie e di sollecitazioni al peccato. Come si fa a qualificare
cattolicamente questa nuova iniziativa sulfurea di Papa Francesco?
Costui, imperterrito, non perde occasione per offendere Dio e per incoraggiare il peccato, soprattutto se si tratta del peccato contro natura. Qual è il suo scopo? Potremmo dire chissà che, ma ci sembra che sia necessario dire che il suo scopo è distruggere la Chiesa cattolica. Stolto e illuso, come il demonio che lo ispira! Non sa che la Chiesa non può essere distrutta, perché Dio l’ha voluta e la conserva fino alla fine del mondo? Ma in effetti, Bergoglio ha uno scopo più immediato e più pratico: condurre all’inferno quante più anime è possibile. Moderna “famiglia” cattolica bergogliana: Allyson, adottato, Toni Reis, ammaritato primo, David Harrad, ammaritato secondo, Felipe, adottato, prete blasfemo moderno, Jessica, adottata. La notizia ha fatto il giro del mondo e noi l’abbiamo ripresa da O Globo, che pubblica anche la copia della lettera della Segreteria di Stato con la quale Francesco approva e benedice una coppia gay brasiliana che ha preteso ed ottenuto di adottare tre figli e li ha fatti battezzare con tanto di cerimonia ufficiale fragorosamente pubblicizzata. Il fatto è accaduto a Curitiba, capitale dello Stato del Paranà, in Brasile. Toni Reis e David Harrad: oggi sposi. Un certo prof. Toni Reis, di anni 53, vive tranquillamente in condizione di peccato mortale da 27 anni, con l’inglese David Harrad, di anni 59. Nel 2011 i due decidono di approfittare della nuova legge brasiliana e si “sposano” ufficialmente, acquisendo anche il diritto di adottare dei figli; cosa che hanno fatto in questi anni adottando due ragazzi, che oggi hanno 21 e 14 anni, e una ragazza che oggi ha 17 anni. Grazie alla mala predicazione di
Bergoglio, seguito da tanti vescovi, questi due campioni del
cattolicesimo brasiliano decidono di far battezzare i tre “figli”
adottivi e si rivolgono a diverse chiese, ottenendo però un
rifiuto; tra le altre cose, mentre il Reis è un sedicente
cattolico, Harrad è un anglicano. Irriducibili, si appellano
allora al vescovo di Curitiba, un certo José Antonio Peruzzo,
che accoglie immediatamente la richiesta e incarica Don Élio
Dall’Agnol di battezzare i tre nella Cattedrale di Curutiba. Il fatto
avviene Domenica 23 luglio 2017, dopo la Messa delle 11,00, con una
cerimonia che dura un’ora e mezza alla presenza di tanti rappresentati
della comunità LGBT.
I tre ragazzi abbandonati alla cura dei due nefasti omosessuali: Felipe, Allyson e Jessica Ma i due non si accontentano: vogliono il riconoscimento del nuovo capo della Chiesa cattolica, l’argentino Jorge Mario Bergoglio, e così il Reis, ad aprile, scrive a Bergoglio, informandolo del prossimo battesimo e chiedendo la sua benedizione. In Vaticano minimizzano la cosa, ricordando che Bergoglio risponde sempre alle migliaia di lettere che gli giungono da tutte le parti del mondo, e quindi il 10 luglio 2017, la Segreteria di Stato, in nome di Bergoglio e a firma di Mons. Paolo Borgia, sottosegretario per gli affari generali, invia al Reis la seguente lettera, con tanto di fotografia autografata da Bergoglio. La lettera di felicitazioni di Bergoglio, con annessa foto autografata Egregio Signore,
Nel ringraziare, da parte del Successore di Pietro, per la testimonianza di adesione e per le parole di omaggio, mi permetto di aggiungere che anche Papa Francesco le augura felicità, e invoca per la sua famiglia abbondanza di grazie divine, perché viviate costantemente e fedelmente la condizione di cristiani, come buoni figli di Dio e della Chiesa, e vi invia una propizia Benedizione Apostolica, chiedendo che non vi dimentichiate di pregare per lui. Approfitto dell’occasione per esprimerle la mia fraterna stima in Cristo Signore. Mons. Paolo Borgia
Tra grazie divine, benedizioni
apostoliche e fraterne stime, si consuma così una nuova
blasfemia, accompagnata dall’incoraggiamento di Bergoglio a praticare
bellamente il peccato.
Non ci sono parole per qualificare debitamente questa sulfurea vicenda, ma una cosa si può dire con certezza: gli uomini di chiesa abortiti dal Vaticano II perseguono impenitenti la perdizione delle anime di cui dovrebbero essere i pastori. Ma il Signore non paga solo il sabato e la giustizia divina non mancherà di rendere a tutti secondo i loro meriti e i loro demeriti. A noi il compito di pregare incessantemente perché il Signore preservi la Sua Chiesa dalle conseguenze delle malefatte degli uomini di Chiesa. La sulfurea “famiglia” sotto l'insegna vaticana (torna
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agosto 2017 AL PONTIFICATO DI PAPA FRANCESCO AL SOMMARIO FRUTTI DEL CONCILIO |