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TRENTA RIGHE FUORI MODA Il genio femminile di Alessandro Gnocchi
Pubblicato sul sito Riscossa Cristiana nella rubrica del martedì “Fuori moda” - La posta di Alessandro Gnocchi 19 settembre 2017 Ogni martedì Alessandro
Gnocchi risponde alle lettere degli amici lettori. Tutti possono
scrivere indirizzando le loro lettere a info@riscossacristiana.it,
con oggetto: “la posta di Alessandro Gnocchi”. Chiediamo ai nostri
amici lettere brevi, su argomenti che naturalmente siano di comune
interesse. Ogni martedì sarà scelta una lettera per una
risposta per esteso ed eventualmente si daranno ad altre lettere
risposte brevi. Si cercherà, nei limiti del possibile, di dare
risposte a tutti.
martedì 19 settembre 2017In un giornale, “trenta righe”, sono come un sigaro toscano e una medaglia di cavaliere: non si negano a nessuno. Sono perfette per i primi balbettii di un praticante, per i funambolismi del vecchio cronista, per l’elzeviro del professore un po’ dandy e per l’editoriale del direttore. Dunque bastano anche a noi per dare un taglio veloce ed esaustivo a questa rubrica che commenta quanto accade dentro e fuori la Chiesa. Ma per favore, anche se la forma non è più quella della risposta alle vostre lettere, continuate a scrivere. Gli spunti migliori vengono sempre da voi. ![]() Terrasini (PA) - Festa di “Avvenire”, 14 settembre 2017 Laura Boldrini tra il vescovo di Monreale, Mons. Michele Pennisi, e il Direttore di Avvenire, Marco Tarquinio Confesso che questa faccenda del “genio femminile” mi è sempre stata sullo stomaco fin da quando la inventò e la propagò per l’Orbe cattolico Giovanni Paolo II. Con buona pace del docile ossequio al magistero espletato fin nella sua sfumatura ordinaria più tenue. Mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa. Mi è sempre stata sullo stomaco perché era uno degli innumerevoli cedimenti all’agenda mondana presentati come virile intento di “raccogliere la sfida”. Concetto anche questo che non mi è mai andato né su ne giù. Ma, soprattutto, era evidente dove si sarebbe andati a finire a colpi di “genio femminile” applicato al dialogo con la laicità: a mettere sul pulpito la “genialità” di “femmine” come Laura Boldrini ed Emma Bonino. Emma, così cara al vescovo di Roma, è ormai la star della compagnia di giro che va per navate e sacrestie sotto il nome di “Ero straniero”. A luglio, in una chiesa del biellese, per far posto a lei, hanno proibito l’ingresso ai cattolici che non riescono dimenticare i diecimila aborti di cui è direttamente responsabile, oltre alle svariate decine di migliaia su cui si allunga la sua ombra sinistra. Laura è invece una new entry che ha fatto il suo debutto nella chiesa di Terrasini, in provincia di Palermo, in occasione della Festa di “Avvenire”, il quotidiano dei vescovi italiani. Le facevano da spalla, Tarquinio&Pennisi, rispettivamente direttore di “Avvenire” e arcivescovo di Monreale. Il concetto più memorabile espresso dalla signora Boldrini, statuaria mentre dava le spalle al Tabernacolo, è il seguente: “Invertire la rotta dell’Europa è l’unica possibilità che abbiamo per i nostri figli e i nostri nipoti. Lo dobbiamo fare mettendo al centro le persone, il lavoro e le istanze vere della vita reale”. Questo sarebbe il “genio femminile” frutto di decenni di benedicente dialogo. Urge ermeneutica della continuità. (torna
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settembre 2017 |