Il Papa scomunica i climato-scettici

Articolo di Francesca de Villasmundo


Pubblicato sul sito francese Medias Presse Info





Il climato-scettici sono «stupidi» ha dichiarato in sostanza il 10 settembre Papa Francesco.

Sul volo di ritorno che lo riportava a Roma dalla Colombia, il Pontefice argentino ha lanciato un attacco in piena regola contro i negatori del riscaldamento climatico antropico:
«chi nega questo deve andare dagli scienziati e domandare loro. Loro parlano chiarissimo. Gli scienziati sono precisi.» «Del cambiamento climatico si vedono gli effetti, e gli scienziati dicono chiaramente la strada da seguire. E tutti noi abbiamo una responsabilità, tutti. […] ognuno ha la propria responsabilità morale, primo. Secondo: se uno è un po’ dubbioso che questo non sia tanto vero, che domandi agli scienziati. Loro sono chiarissimi. Non sono opinioni campate per aria: sono chiarissimi. E poi decida. E la storia giudicherà le decisioni

«Mi viene in mente una frase dell’Antico Testamento: l’uomo è uno stupido, è un testardo che non vede. […] L’uomo è uno stupido, diceva la Bibbia. E così, quando non si vuol vedere, non si vede

Questa intromissione nel dominio scientifico di Papa Francesco lascia a bocca aperta.
A partire da oggi, bisognerà forse aggiungere un nuovo articolo al nostro Credo: «credo nel riscaldamento climatico»? Per compiacere le credenze mondane e marxiste alle quali questo papa aderisce e che impongono questa nuova dottrina per stabilire un governo mondiale e fare accettare a forza le migrazioni attraverso il mondo?

In che questi studiosi accreditati dal pensiero unico, ma la cui opinione è contraria a quella di un buon numero di altri ricercatori, esprimerebbero parole di Vangelo?
Ci sono tanti scienziati che negano la realtà di Dio, bisognerebbe forse credere a loro perché sono noti e stimati dalle elite intellettuali e atee che finanziano la ricerca scientifica?

Sarebbe di gran lunga preferibile che il Papa intervenisse per ricordare al mondo la realtà di Dio in tre Persone e gli immutabili articoli della fede cattolica.

Ma il paradosso di questo papa relativista sta proprio in questo: mentre predica, in perfetta coerenza col Vaticano II, che ognuno può credere ciò che vuole, a seconda del suo sentimento, della sua sensibilità, che tutte le religioni sono buone e lodevoli, negando così la Verità unica, intanto chiede al suo gregge di credere senza remore in ciò che è solo una semplice opinione scientifica.

Chiaramente, la Roma post-conciliare rimpiazza i dogmi cattolici che nel frattempo ha abbandonato con i nuovi dogmi mondani e mondialisti. … La natura ha orrore del vuoto…




settembre 2017
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