Cronache del grottesco.

Il Vaticano blocca l’accesso al sito in cui è pubblicata la “Correctio


di Paolo Deotto


Pubblicato sul sito Riscossa Cristiana


25 settembre 2017

Vaticano, Cina comunista, Cuba aut similia? Il dubbio è legittimo. Già, perché se la risposta alla “correctio” di cui ci parla Sandro Magister (vedi) è il blocco del sito che pubblica la correctio stessa, siamo a quel modo di agire degno delle dittature con il fiato alla gola, che non avendo argomenti preferiscono mettere a tacere gli avversari e/o i critici del regime.

Certo, in altre parti del mondo potrebbero esserci arresti, uccisioni, misteriose sparizioni… In Vaticano però si produce industrialmente la “misericordia” e quindi non sta bene fare troppo i cattivi. E allora si blocca l’accesso, dai computer del Vaticano, alla pagina web “incriminata”.

Ce lo comunica l’ANSA
( http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2017/09/25/vaticano-
blocca-sito-accuse-eresie-papa_a52ea2ec-4619-47af-96f1-d0bb1f3d1ba6.html
)
e comunque il testo ANSA lo riproduciamo in calce perché, non si sa mai, magari potrebbe non esserci più tra un’ora o due…

La faccenda è ridicola ed è anche stupida, perché se qualcuno in Vaticano voleva fare una gran pubblicità alla “correctio”, con questo assurdo provvedimento c’è riuscito in pieno.

Ma poi c’è il tocco di grottesco. Neanche nelle cose terribilmente serie si è più capaci di essere seri: il blocco web è stato imposto “in accordo alle politiche di sicurezza istituzionali”.

La sicurezza del Vaticano è minacciata? Avrebbe detto il grande Totò: “ma mi faccia il piacere…”.

Tutta la faccenda si illustra da sola, ogni ulteriore commento sarebbe inutile. Ci viene solo da chiederci cosa farà Bergoglio quando anche l’ultimo dei suoi avversari sarà eliminato. Farà come Filippo Argenti (canto VIII dell’Inferno), il quale, non sapendo più come sfogare la propria ira “in sé medesmo si volvea coi denti”?

Vedremo.

Di sicuro dobbiamo restare fedeli alla preghiera costante, ai Sacramenti, alla Tradizione. Conservare la Fede nelle poche isole in cui ancora esiste. E se Filippo Argenti si sbranerà da solo, probabilmente non ci saranno molti rimpianti…







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