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TRENTA RIGHE FUORI MODA Lasagnette in basilica per Omissis e vignette su Avvenire per Staino. La chiesa invertita ha una sua coerenza. di Alessandro Gnocchi
Pubblicato sul sito Riscossa Cristiana nella rubrica del martedì “Fuori moda” - La posta di Alessandro Gnocchi Impaginazione e immagini sono nostre Ogni martedì Alessandro
Gnocchi risponde alle lettere degli amici lettori. Tutti possono
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con oggetto: “la posta di Alessandro Gnocchi”. Chiediamo ai nostri
amici lettere brevi, su argomenti che naturalmente siano di comune
interesse. Ogni martedì sarà scelta una lettera per una
risposta per esteso ed eventualmente si daranno ad altre lettere
risposte brevi. Si cercherà, nei limiti del possibile, di dare
risposte a tutti.
martedì 3 ottobre 2017In un giornale, “trenta righe”, sono come un sigaro toscano e una medaglia di cavaliere: non si negano a nessuno. Sono perfette per i primi balbettii di un praticante, per i funambolismi del vecchio cronista, per l’elzeviro del professore un po’ dandy e per l’editoriale del direttore. Dunque bastano anche a noi per dare un taglio veloce ed esaustivo a questa rubrica che commenta quanto accade dentro e fuori la Chiesa. Ma per favore, anche se la forma non è più quella della risposta alle vostre lettere, continuate a scrivere. Gli spunti migliori vengono sempre da voi. “Lasagnette al ragù di manzo, cotoletta di tacchino con crema di parmigiano accompagnata da patate alla provenzale, centrotavola di uva e prugne settembrine e torta di riso”: così recita il menu del pranzo servito la scorsa domenica nella basilica di San Petronio a Bologna per l’incontro di Bergoglio con “gli ultimi”. I penultimi si sono dovuti accontentare fuori con un panino. Naturalmente, spiega “Repubblica”, “sono state usate stoviglie totalmente biodegradabili”, così la “Green Church” guidata da Omissis I ha rispettato il precetto domenicale. Poi tutti al Dall’Ara con bandiere e striscioni perché, se in basilica si mangia, la messa si fa allo stadio: i canoni della chiesa invertita sono inflessibili. Il “bravo vaticanista” si è affrettato a spiegare che non è vero che in basilica fossero stati installati i bagni chimici, quindi sia anatema chi parla di profanazione. Però l’arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi ha spiegato in un’intervista a radio InBlu che “quello che è successo non significa desacralizzare, anzi ci aiuta a capire ancora meglio e a sentire ancora più umana l’eucarestia”. Il che sembrerebbe una profanazione ben peggiore dei cessi chimici in basilica. Di contorno, ci sono stati gli elogi bergoglieschi al “modello emiliano”, l’invito agli immigrati ad assimilare la cultura di Bologna e non quella cristiana, la foto di Omissis I con tanto di bracciale 3900003 mano nella mano con il profugo. La chiesa che piace è questa, una chiesa tutta nuova che di nostro Signore non sa proprio cosa fare. Anzi lo sa benissimo, ne fa una macchietta. Non a caso Avvenire, il quotidiano dei vescovi italiani, ha affidato al vignettista Sergio Staino, presidente dell’Unione Atei e Agnostici Razionalisti, lo spazio domenicale per una striscia a fumetti intitolata “Hello Jesus”. In un’intervista al “Corriere”, Staino spiega l’operazione così: “Gesù ha l’aspetto di mio figlio a 20 anni e l’aria di non sapere cosa fare nella vita. Il babbo Giuseppe è Bobo, preoccupato come tutti i padri per quelle frequentazioni maschili. Gli dice: dammi una mano in bottega, che dobbiamo reggere la concorrenza con l’Ikea”. In sovrappiù, dice di non rinnegare l’ateismo. Evidentemente, nella neochiesa di Omissis I, che offre le lasagnette invece dell’Eucaristia, e al calduccio del Sol dell’Avvenire un ateo si trova a casa sua. Alessandro Gnocchi Sia lodato Gesù Cristo (torna
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