Come sta il mondo? … E la Chiesa?
 


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Il capo arringa i suoi demoni prima di inviarli in missione




Subito viene da rispondere: male!
Ma poi ci scappa un sorriso, un sorriso un po’ amaro, invero, un po’ beffardo, ma un tocco di leggerezza per mitigare l’amarezza e considerare che come stanno ormai le cose oggi, benché si sia ben poco da ridere, guai a perdere il sorriso.
Col sorriso si può esprimere di tutto, ci si può schermire, ci si può ben disporre, ci si può consolare, si può trasmettere fiducia e perfino aiutarsi a vivere.

Ed è quello che suggeriamo di fare ai lettori, perché in questo senso noi tutti abbiamo un gran bisogno di aiuto, anche di un aiuto umano che ci accompagni mentre ci affidiamo supplici alla grazia di Dio e fiduciosi all’ausilio della Vergine Maria.

Ma, allora: come sta il mondo? … e la Chiesa?

Affidiamo la risposta a tre notizie che ci sembrano emblematiche.

La prima riguarda la Chiesa, in questo caso la Chiesa d’Irlanda, di quella che un tempo era la cattolicissima Irlanda, la terra evangelizzata da San Patrizio, la terra che resistette eroicamente alla protestantizzazione inglese.
Altri tempi. Oggi i vescovi d’Irlanda danno una mano per distruggere il cattolicesimo e la famiglia.



San Patrizio, Cattedrale di Carlow. Irlanda


I vescovi dell’Irlanda invitano le coppie omosessuali a unirsi
all’Incontro Mondiale delle Famiglie


Dal 22 al 26 agosto 2018, a Dublino, si terrà Il World Meeting of Families (Incontro Mondiale delle Famiglie), ma il lancio pubblicitario è già in atto, con migliaia di volantini, di opuscoli e di materiale informativo distribuito e reperibile su internet; mentre tutte le parrocchie sono impegnate nei lavori preparatori.




Il programma è condensato nello slogan “let's talk family: let's be family” – parliamo di famiglia: siamo famiglia – ed è tutto centrato su “The Joy of Love”, cioè la “gioia dell’amore” o Amoris laetitia, la più che controversa esortazione bergogliana in cui si dovrebbe parlare della famiglia e invece si promuove la distruzione della famiglia cattolica.



E’ emblematico che una delle strisce pubblicitarie riporta lo slogan affiancato da papa Bergoglio, sulla destra, e dal cardinale Schönborn sulla sinistra.
Noi non possiamo essere sicuri che il grafico che ha approntato la striscia sapesse esattamente cosa facesse, ma è certo che questa grafica, volente o nolente, è di una curiosa portata simbolica: Schönborn è messo doppiamente a sinistra: dello slogan e di Bergoglio. Sarà stato un caso, ma fatto è che il sinistro Schönborn è al posto giusto.

Ma quello che più importa in questa notizia è il fatto che a questo Incontro sono ufficialmente invitate tutte le famiglie: ogni genere di famiglia: omosessuali incluse.
Il vescovo di Limerick, tale Brendon Leahy, assicura che
«Le coppie gay devono essere le benvenute al Meeting Mondiale delle Famiglie in Irlanda»;

ed ha dichiarato che l’evento di agosto 2018 a Dublino sarebbe un’occasione mancata se la Chiesa non abbracciasse la famiglia in tutta la sua varietà.
«Viviamo in tempi di cambiamento e anche la famiglia sta cambiando».
«Abbiamo fatto il referendum a favore del matrimonio di persone dello stesso sesso e molte persone hanno votato a quel referendum e tutti sono ugualmente benvenuti e inviati ad unirsi a questa celebrazione della famiglia.
«Tutti dovranno essere accolti con favore il prossimo anno. Tutti vogliamo costruire in Irlanda una buona rete familiare di sostegno a tutti i livelli.»
«E’ un evento internazionale, ma avrà un significato speciale per noi come popolo irlandese perché la famiglia significa tanto qui … essa ci àncora alla vita, ci definisce; ci conforta quando siamo in difficoltà, ed è il primo posto dove andare a festeggiare
«La mia speranza per l’evento del prossimo anno è che sarà per tutte le famiglie: per la famiglia tradizionale, i genitori singoli, le persone in seconda unione, le persone divorziate e risposate, le persone di grande fede e quelle senza fede, le persone di altre fedi, le persone che sono d’accordo con la Chiesa e quelle che non sono d’accordo.»




Il libretto col programma della manifestazione, a pagina 24, è più che esplicito e porta un’immagine di due lesbiche abbracciate, sovrastate dalla scritta:
«Mentre la Chiesa sostiene l’ideale del matrimonio come un impegno permanente tra un uomo e una donna, esistono altre unioni che forniscono mutuo sostegno alla coppia. Papa Francesco ci incoraggia a non escludere mai, ma ad accompagnare anche queste coppie, con amore, cura e sostegno



Le altre due risposte vengono dall’America del Nord
, quegli Stati Uniti che ormai sono riconosciuti che la guida che vuole condurre il mondo intero verso un governo ed una religione mondiali: il Nuovo Ordine Mondiale propedueutico all’avvento dell’Anticristo.

Qui, il Governatore della Carolina del Nord, Roy Cooper, del Partito Democratico, ha firmato un’ordinanza esecutiva che obbliga le imprese che hanno contratti con la pubblica amministrazione a permettere che gli uomini possano entrare nei bagni delle donne e viceversa.

L’ordine vieta la discriminazione nello Stato per motivi di razza, colore, etnia, sesso, orientamento sessuale e identità di genere; ed è rivolto in particolare a tutto l’apparato governativo, comprese le imprese di qualsiasi tipo che hanno rapporti col governo.



«All'inizio di quest’anno, ho detto che c’era molto lavoro da fare per proteggere dalla discriminazione e rendere la Carolina del Nord uno stato accogliente», ha detto Cooper in un comunicato stampa. «L'ordine esecutivo e il decreto del consenso di oggi sono importanti passi verso la lotta contro la discriminazione e il conferimento di protezioni in tutto l’apparato statale e nell’intero stato».

Ne consegue che tutti sono obbligati a consentire agli uomini e alle donne di usare i servizi igienici non in base al sesso, ma in base alla loro “identità di genere”, vale a dire che se un uomo si sente donna dovrà poter entrare nei bagni delle donne e se una donna si sente uomo dovrà poter entrare nei bagni degli uomini.

La misura stabilita è conforme ad una rivendicazione della lobby LGBT, che peraltro ritiene che essa non sia sufficiente.
Le associazioni pro famiglia hanno fatto notare che a partire da oggi, i responsabili delle imprese private e pubbliche che difendono i loro valori religiosi, dovranno scegliere fra la loro fede e il loro lavoro col governo.


Nello Stato della Virginia, l’American Humanist Association di Washington - una delle principali associazioni atee del paese, che lottano per eliminare dagli spazi pubblici qualunque riferimento religioso - ha presentato istanza al tribunale federale perché venga rimosso il monumento commemorativo dei caduti della I Guerra Mondiale che si trova a Bladensburg, nel Maryland.




Il tribunale ha sentenziato che gli atei hanno ragione, perché il monumento – che è a forma di croce - «ha l’effetto primario di sostenere una religione e di legare eccessivamente il governo alla religione» … «La croce latina è il simbolo fondamentale del cristianesimo».

Il monumento di Bladenburg, alto 12 metri circa, fu eretto nel 1925 per onorare i 49 caduti della Contea di Prince George che sono morti nella prima guerra mondiale.
La struttura si trova all’incrocio di Route 450 e Alternate US 1, su una base rettangolare che porta incise le parole “valore”, “perseveranza”, “coraggio”, “devozione”.

Tale assurda decisione è un atto simbolico che manifesta l’odio del mondo moderno nei confronti di Dio e nel contempo l’odio contro ogni valore morale, religioso e civile che fino ad oggi ha resistito all’urto devastante delle orde sataniche che muovono il mondo moderno, servendosi degli uomini e delle strutture ufficiali un tempo formate alla civiltà cristiana.

E la neo-Chiesa bergogliana? ZITTA!




mala tempora currunt sed peiora parantur




ottobre 2017
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