Adesso anche le pubbliche bugie
 


Un cattolico indignato






Vero è che al peggio non c’è mai fine, ma arrivare fino a diffondere pubblicamente delle bugie è davvero il colmo.
Non è Francesco direttamente il responsabile, ma certo che i suoi servitori fedeli avranno pur appreso tanta spudoratezza da qualcuno.

“Il video del Papa” di novembre è presentato così: “Testimoniare il Vangelo in Asia”. Ebbene, se si accosta questo titolo al testo di questo video, non si trova neanche una virgola che parla della testimonianza del Vangelo.

Ecco il titolo:
Testimoniare il Vangelo in Asia – Novembre 2017

e il testo:
Ciò che più mi colpisce dell’Asia è la varietà delle sue popolazioni, eredi di antiche culture, religioni e tradizioni.
In questo continente in cui la Chiesa è una minoranza, la sfida è appassionante.
Dobbiamo promuovere il dialogo tra religioni e culture.
Il dialogo è parte essenziale della missione della Chiesa in Asia.

Preghiamo per i cristiani in Asia, perché favoriscano il dialogo, la pace e la comprensione reciproca, soprattutto con gli appartenenti alle altre religioni.

Ora, l’unica parola che sembrerebbe evocare la testimonianza del Vangelo è “missione”, laddove si parla di “missione della Chiesa in Asia”. Ma è un’impressione tutta nostra, che ostinatamente e forse colpevolmente alimentiamo in noi la speranza che ogni tanto questo papa riesca a dire qualcosa di cattolico, e quindi di vero. In effetti, anche qui, Bergoglio spiega che la “parte essenziale” della “missione della Chiesa in Asia” è “il dialogo”! Quindi niente testimonianza del Vangelo e tanto meno evangelizzazione.
Ma allora, perché quel titolo falso e fuorviante?

Anche quando Bergoglio invita a pregare “per i cristiani in Asia”, precisa che non è perché questi testimonino il Vangelo, figuriamoci predicarlo! Ma è perché “favoriscano il dialogo, la pace e la comprensione reciproca”, favoriscano queste cose, meramente umane e tratte dai luoghi comuni correnti, “soprattutto con gli appartenenti alle altre religioni”, e cioè soprattutto con coloro a cui dovrebbero portare il Vangelo di Gesù, perché credano, si convertano e si salvino.
Neanche una parola!

Detto questo, dobbiamo esplicitare un altro pensiero che ci è venuto in mente: e se non si trattasse di un titolo menzognero? E se invece il titolo ha voluto essere solo rispondente alla verità, non alla verità cattolica ovviamente, ma alla verità bergogliana?
E già! Forse si tratta proprio di questo: secondo Bergoglio, testimoniare il Vangelo significherebbe “favorire la comprensione reciproca con gli appartenenti alle altre religioni”!
E qui, arriviamo all’indignazione, perché è davvero indegno per un papa, perfino per un papa che si vuole solo “vescovo di Roma”, che, non solo non parli di evangelizzazione, secondo il comando di Nostro Signore, ma insegni che evangelizzare significherebbe praticare la reciproca comprensione con gli appartenenti alle altre religioni.
Indegno due volte: perché è falso e perché si fa beffe del comando di Gesù.

Eppure è questa la triste e amara verità: Bergoglio non vuole che si testimoni il Vangelo, vuole che i cattolici pratichino il dialogo, la pace e la reciproca comprensione tra la verità e l’errore, tra il Vangelo di Gesù e i culti pagani, fra Cristo e Beliar.
A ulteriore conferma che Bergoglio dimostra di non essere cattolico, di non essere cristiano, ma di essere un agente al servizio dei piani dell’Anticristo.

Ma nessuno si scoraggi, anzi, tutti noi dobbiamo sentirci spinti a testimoniare sempre più e sempre meglio la vera fede, perché questo è il nostro dovere di cattolici fedeli e soprattutto perché vincit omnia veritas.

Christus vincit!



novembre 2017
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