Migranti, ecologia e dolce morte

I contenuti grotteschi della lettera di Natale
dei preti del Triveneto


di Fra Cristoforo



Pubblichiato sul sito Anonimi della Croce

Impaginazione e immagine sono nostre





L'immagine è tratta dal sito “Noi siamo Chiesa”
a cui fanno capo i preti di cui si tratta nell'articolo



Mi è capitata tra le mani in questi giorni una lettera che diversi Sacerdoti del Triveneto hanno scritto per i loro fedeli in occasione del Natale 2017. Mi ha fatto riflettere su un punto fondamentale: la crisi profonda del clero incosciente. I contenuti di questa lettera sono a dir poco terrificanti. A parte il lecchinaggio ossessivo nei confronti di “Papa Francesco” (magari sperano di fare un po’ di carriera). Ma leggendo questo scritto, vi renderete conto che non c’è un limite al peggio. Vi prego di leggerla tutta, se avete fegato resistente

http://www.noisiamochiesa.org/un-messaggio-di-denuncia-e-
di-speranza-nella-consueta-lettera-di-natale-dei-preti-del-triveneto/


Iniziano tessendo l’elogio di Bergoglio e del suo operato: “Papa Francesco cerca di liberare la Chiesa dal potere dottrinale” – “Papa Francesco cerca di liberare la Chiesa dal potere centralizzato” – “Papa Francesco cerca di liberare la Chiesa dall’intreccio fra potere economico e politico” – “Papa Francesco cerca di liberare la Chiesa dal potere liturgico”. Siamo a livelli dei volantini delle Brigate Rosse. Potere dottrinale? Potere liturgico? Ci rendiamo conto della carenza di contenuti di questa gente? Per loro è arrivato Bergoglio a risolvere i problemi di duemila anni di Chiesa. Come se fosse arrivato il nuovo messia! Il problema è che la stragrande maggioranza del clero la pensa così. Nonostante alla base ci siano invece moltissimi fedeli che hanno aperto gli occhi sull’apostasia dilagante.

Per non parlare del pezzo in cui esprimono rabbia perché non è passata la legge dello “Ius soli”: “La contrapposizione all’approvazione dello ius soli temperato ci pare veramente pretestuosa, faziosa, senza fondamenti credibili, un pretesto per l’avversione (…) E’ per noi sconcertante che l’annunciato arrivo di 10, 15, 18, 25 persone in un paese susciti reazioni viscerali di rifiuto a prescindere. E questo con l’invocazione della identità, della cultura, dell’essere a casa propria, dell’essere cristiani e cattolici”.

E per non parlare poi dell’ultima parte dove affermano a chiare lettere il loro compiacimento per la legge sull’eutanasia:

“Ogni persona umana deve essere sempre rispettata nella sua dignità e libertà, nella sua storia e nelle situazioni di sofferenza e malattia. Quando queste diventano estreme, il rispetto richiede il non accanimento terapeutico, l’assecondare la volontà del malato e dei suoi famigliari (…). Siamo anche favorevoli all’autodeterminazione della persona malata espressa in condizioni di buona salute o nella situazione di sofferenza; se questo non è possibile tramite un’altra persona delegata. Qualcuno osserva che l’autodeterminazione si porrebbe contro Dio che ci ha donato la vita. Consideriamo che il dono della vita comporta libertà e responsabilità. L’autodeterminazione non è quindi contro Dio ma invece può essere vissuta di fronte a Lui, in dialogo con Lui, affidandosi pienamente a Lui, anche perché la vita non è l’assoluto biologico della stessa e noi saremo accolti nel suo Mistero di vita”.

Avete capito? Questi preti sono favorevoli alla “autodeterminazione” della persona. Termine ambiguo (ma non troppo) per dire che sono d’accordo sul fatto che una persona possa decidere liberamente di suicidarsi.

A parte il senso veramente vomitevole di questa lettera. Dove dell’annuncio della Salvezza di Gesù Cristo non c’è neanche l’ombra. Ma mi ha fatto cascare le braccia in terra proprio il vedere l’allineamento totale di questo clero alla mentalità bergogliana, che non è altro che la mentalità del mondo. La cosa preoccupante è che questa mentalità, fra i preti è ormai dilagante. Sono capaci davvero di predicare la morte, anziché la Vita. Ecco che allora il demonio ha terreno molto fertile. E quando Bergoglio imporrà la messa ecumenica, questi preti, saranno in prima fila ad esporre “l’abominio della desolazione”.

Il demonio ha fatto breccia. La resistenza Cattolica sarà davvero fino al sangue. Prepariamoci con la preghiera!




gennaio 2017
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