TRENTA RIGHE FUORI MODA


Chi va col lupo impara a lupanare

E c’è chi impara bene.

Cronaca fotografica un po’ clericalchic e un po’ clericalchoc sui radicali e i loro grandi amici.


di Alessandro Gnocchi



Pubblicato sul sito Riscossa Cristiana
nella rubrica del martedì “Fuori moda” - La posta di Alessandro Gnocchi
 



Ogni martedì Alessandro Gnocchi risponde alle lettere degli amici lettori. Tutti possono scrivere indirizzando le loro lettere a info@riscossacristiana.it, con oggetto: “la posta di Alessandro Gnocchi”. Chiediamo ai nostri amici lettere brevi, su argomenti che naturalmente siano di comune interesse. Ogni martedì sarà scelta una lettera per una risposta per esteso ed eventualmente si daranno ad altre lettere risposte brevi. Si cercherà, nei limiti del possibile, di dare risposte a tutti.


mercoledì 24 gennaio 2018

In un giornale, “trenta righe”, sono come un sigaro toscano e una medaglia di cavaliere: non si negano a nessuno. Sono perfette per i primi balbettii di un praticante, per i funambolismi del vecchio cronista, per l’elzeviro del professore un po’ dandy e per l’editoriale del direttore. Dunque bastano anche a noi per dare un taglio veloce ed esaustivo a questa rubrica che commenta quanto accade dentro e fuori la Chiesa. Ma per favore, anche se la forma non è più quella della risposta alle vostre lettere, continuate a scrivere. Gli spunti migliori vengono sempre da voi.


Paolo Deotto mi dice che suo padre amava ammonire che “chi va col lupo impara a lupanare”. Non si potrebbe trovare titolo migliore di questo sagace ammonimento per la breve incursione nella cronaca un po’ clericalchic e un po’ clericalchoc a cui ci dedichiamo oggi. Cronaca fotografica, naturalmente, come pertiene alla natura mondana degli eventi in questione.

Mercoledì della scorsa settimana, 17 gennaio, si è tenuta nella sede di Radio Radicale la presentazione dell’ultimo libro di Francesco Rutelli, Contro gli immediati. Per la scuola, il lavoro e la politica. Moderatore il giornalista Massimo Bordin, voce storica della radio ospitante. Relatori, oltre a Rutelli, la giornalista Mirella Serri e Vincenzo Paglia, arcivescovo, Presidente del Pontificia Accademia per la Vita e Gran Cancelliere del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II.

Non ci soffermiamo sugli interventi. Tutti secondo le previsioni, compreso quello di Vincenzo Paglia, arcivescovo Eccetera Eccetera, che lascio alla vostra pietosa immaginazione. Guardiamo invece le fotografie, che sono sempre eloquenti oltre ogni dire. Vincenzo Paglia, arcivescovo Eccetera Eccetera, è il signore vestito di nero all’estrema sinistra, che vediamo nei due scatti all’inizio e alla fine dell’evento. È quello più a suo agio di tutti. Così a suo agio da entrare quasi nello sfondo dominato dalle gigantografie di Marco Pannella, come un pastorello in un presepe accucciato davanti a Gesù Bambino. Gli altri sono Rutelli, la Serri e Bordin.




Siccome certe fotografie sono come le ciliegie e una tira l’altra, ecco il nostro Vincezo Paglia Eccetera Eccetera, sempre a Radio Radicale, il 17 febbraio 2017, per la presentazione del libro di Marco Pannella Una libertà felice. La mia vita.




La presentazione, moderata dal direttore di Radio Radicale Alessio Falconio, ha visto illustri relatori, che posano qui sotto: da sinistra, Laura Hart e Matteo Angioli (che hanno assistito Pannella malato e morente), Gianni Letta (Presidente della fondazione Civita, Gran Democristiano di Lungo Corso e Cervello Pensante di Silvio Berlusconi), Francesco Rutelli e Vincenzo Eccetera Eccetera.




Da notare, qui sotto, lo sfondo della foto in cui posano Letta, Rutelli ed Eccetera Eccetera. Si nota il panello con i monaci buddisti e il Papa sotto la citazione dal Vangelo di Matteo “Non procuratevi oro, né argento, ne monete di rame”. Forse che il Presidente della Pontificia Accademia per la Vita sia stato lì in cerca di ispirazione?




Oppure ci è andato in cerca di visibilità? Sospetto che sorge spontaneo vista l’avidità con cui guarda in macchina per la seguente fotografia.




Ah, i radicali… Ci sanno davvero fare con il clericalismo che conta nelle sacre stanze che contano e che piace alla gente che piace. Ecco, per esempio, Marco Pannella con Rino Fisichella, arcivescovo, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.




E poi in amabile conversare con Antonio Maria Vegliò, cardinale e arcivescovo, Presidente emerito del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti…




…Per una eloquente stretta di mano al “Profumo di potere Numero 5” con Pietro Parolin, cardinale e arcivescovo, Segretario di Stato di Sua Santità…




…In complicità sorniona con Gatto Vegliò e Volpe Parolin…




…Con democratica affabilità per la suora laicizzante e progressiva…




…Suora laicizzante e progressiva che non è Romano Prodi travestito con velo e gonna. Il guru del cattocomunismo alla bolognese, come si vede, non ha bisogno di nascondersi per baciare la pantofola a Sua Laicità Marco I. Anzi, come tutti, ci tiene che si sappia.




Aveva proprio ragione il vecchio professor Deotto, chi va col lupo impara a lupanare.

Piccola aggiunta del 25 gennaio 2018 - (vedi)

Quando al termine della galleria degli orrori pubblicata ieri ho scritto “Aveva proprio ragione il vecchio professor Deotto, chi va col lupo impara a lupanare”, intendevo dire che se Marco Pannella avesse fatto più attenzione alle sue frequentazioni, probabilmente, non sarebbe diventato quel satanasso che è diventato…




Alessandro Gnocchi

Sia lodato Gesù Cristo
 



gennaio 2018
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