Cambio della guardia a Riscossa Cristiana
 

di Giovanni Servodio

1 marzo 2018





Leggere la lettera di commiato di Paolo Deotto dal suo posto di Direttore della testata cattolica Riscossa Cristiana ci ha subito richiamato in mente la caducità del destino umano. L’entusiasmo, la buona volontà, lo stimolo a tenere duro sulle ridotte assediate delle restanti falangi cattoliche che ancora resistono all’aggressione crescente del mondo, devono inesorabilmente lasciare il posto all’incalzare impietoso degli anni.
Siamo deboli e cagionevoli e fin dal momento della nascita sottoposti all’appesantimento della crescita degli anni, con lo spirito mosso verso l’alto e la carne che condiziona ogni slancio ed ogni voglia di infinito.

Paolo Deotto ha sperimentato il peso di tutto questo e, sebbene non fiaccato fisicamente, ha deciso di farsi da parte insieme al suo indomito spirito combattivo.
Lascia il suo posto ad altri e lascia in campo i frutti di un lavoro di cui noi tutti cattolici gli siamo dichiaratamente grati.

Confessiamo che quando nove anni fa comparve Riscossa Cristiana, pensammo all’ennesima manifestazione di protagonismo stimolato dalla crescente diffusione di Internet. Lavoravamo da oltre un decennio e avevamo già visto tanti entusiasmi affievolirsi e spegnersi. Ma col passare dei mesi ci rendemmo conto che questa nuova iniziativa non intendeva soggiacere alle lusinghe delle Curie, né subire il condizionamento della ufficialità ecclesiale, a conferma di quanto avevamo creduto necessario dati i tempi: il compito dei laici cattolici a resistere nonostante i chierici e a farsi stimolo e sostegno di fronte alle timidezze e ai condizionamenti ecclesiali e contro l’imperversare della sovversione tra le file della gerarchia cattolica.

E mentre noi ci eravamo prefissi lo scopo di attenerci ad una linea strettamente religiosa, ci accorgemmo con piacere che Riscossa Cristiana andava ad occupare altri spazi, offrendo una visione cristiana sui diversi ambiti del vivere civile. La cosa ci fece piacere e incominciammo a seguirne le pubblicazioni ed a riprenderle e a diffonderle quando ci sembrò opportuno. La nostra impostazione “documentaria” e “statica” trovava in Riscossa Cristiana un completamento più dinamico, anche con l’uso della diffusione periodica degli “aggiornamenti”, iniziativa quasi esclusiva dei due siti.

Insomma, oggi possiamo dire con piacere che Paolo Deotto ha fatto con Riscossa Cristiana un ottimo lavoro, contribuendo meritoriamente alla difesa e alla salvaguardia  della Tradizione cattolica, senza etichettature e senza dissimulazioni. Grazie Paolo!

Siamo certi che gli amici che subentrano al suo posto continueranno sulla stessa strada e svilupperanno ulteriormente il lavoro svolto fino ad oggi, richiamando l’attenzione e l’interesse dei giovani cattolici che saranno i “resistenti” di domani, quando i vecchi resistenti come noi, fiaccati nella carne ma vigili nello spirito, saranno costretti a farsi da parte o a cedere all’inclemenza del tempo.

A titolo documentario, riportiamo di seguito la lettera di commiato di Paolo Deotto e la risposta di Gnocchi, Frezza. Gulisano e Trevisan, che ne raccoglieranno la consegna.

Che il Signore assista tutti i Suoi veri fedeli e la Santa Vergine ottenga loro ogni grazia.


Lettera di Paolo Deotto




Cari amici e lettori,

oggi lascio la direzione di Riscossa Cristiana. Era il 30 settembre 2009 quando apparve per la prima volta il nostro sito su Internet. Sono passati otto anni e mezzo e sono stati anni di lavoro intenso, quotidiano. Nel primo mese di pubblicazione gli accessi furono 479. Ora viaggiano sempre oltre i 300.000 al mese.

Solo un paio di dati: ad oggi l’archivio di Riscossa Cristiana contiene 7.264 articoli, ai quali voi, cari lettori, avete collaborato con 46.996 commenti. E poi le recensioni, gli aggiornamenti speciali con i documenti magisteriali dei Pontefici che erano ancora cattolici… insomma, un po’ di strada è stata fatta. L’abbiamo fatta insieme, voi, cari lettori, con i bravi e valorosi collaboratori che hanno sempre generosamente lavorato e con il sottoscritto direttore.

Oggi lascio, perché gli anni passano e il lavoro quotidiano inizia a pesarmi. Lascio finché sono in forze, prima di “dover” lasciare quando forze e lucidità verranno meno. E se dicessi che non sono un po’ commosso, direi una bugia. Lascio con tranquillità, perché Riscossa Cristiana continuerà le sue pubblicazioni grazie all’impegno di un gruppo di amici che si sono assunti questo onere. Sono sicuro che continuerete a trovare sulle nostre pagine quelle parole chiare e quella difesa assoluta della Fede, sempre più necessarie in un mondo che va alla deriva, con una Chiesa che sempre più è nella tempesta.

E poiché tra poche ore non  sarò più “il direttore”, è il momento dei ringraziamenti: grazie a voi, che negli anni ci avete seguito, spronandoci a lavorare per la difesa della comune Fede che ci affratella; grazie di cuore a tutti i collaboratori, che hanno sempre fornito ottimi lavori. E grazie agli amici che ora prenderanno in mano il timone di Riscossa Cristiana, e ai quali auguro di cuore buon lavoro.

Ma soprattutto ringraziamo la Provvidenza, che ci ha sempre assistito in questi anni di lavoro e ricordiamoci che non lavoriamo per la nostra gloria, che è ben poca cosa e destinata ad andare presto in fumo. A noi la battaglia, a Dio la gloria.

Sarò felice di tenere i contatti con voi e a questo proposito vi indico il mio nuovo e unico indirizzo di posta elettronica: pdeotto@virgilio.it . Chiunque può scrivermi e cercherò di rispondere sempre a tutti.

Infine, cari lettori, vi chiedo un piacere: ricordatevi della Società di San Martino di Tours e di San Pio da Pietrelcina, la nostra Associazione di beneficenza, che grazie alla generosità di tanti benefattori ha potuto fare tanto bene. Per celebrare, diciamo così, il cambio della guardia a Riscossa Cristiana, potrebbe essere molto bello fare una donazione – ciascuno secondo le sue possibilità – alla Società. Come? E’ molto semplice e se andate sul sito https://sanmartinosanpio.wordpress.com/ troverete le istruzioni necessarie.

A tutti voi, amici, lettori, collaboratori, va il mio forte abbraccio. Siete tutti nel mio cuore e vi ringrazio per questi anni faticosi ma bellissimi di lavoro assieme. Vi chiedo di perdonare gli errori che di sicuro ho fatto e vi chiedo di ricordare ogni tanto nelle vostre preghiere “il direttore”.

Paolo Deotto


La lettera dei nuovi coordinatori del sito




Come tutti gli altri collaboratori e le migliaia di lettori, anche noi abbiamo trovato in “Riscossa Cristiana” una casa sicura e accogliente. Ci siamo trovati in famiglia e, come in tutte le famiglie perbene, abbiamo per prima cosa conservato e difeso le basi su cui crescere: la fede cristiana e tutto ciò che ne deriva: la dottrina, la morale, la cultura, fino al modo di stare insieme ed essere amici o, meglio ancora, fratelli. Tutto questo non sarebbe stato possibile se non ci fosse stato Paolo Deotto a fare da punto di riferimento.

Non sono stati anni pacifici, ma ci siamo passati con il coraggio e la baldanza di chi serve la causa giusta. Non saranno pacifici neppure i prossimi, anzi. Se troviamo rifugio in questa casa, è perché tutti noi, chi scrive e chi legge, sa che l’aggressione a Cristo non vede cedimenti e fa sempre più proseliti nel mondo e nella Chiesa, al punto tale che non è più facile distinguere tra pecore, pastori e lupi. O forse, purtroppo, è facilissimo. Sconfortante, ma facilissimo…

Dunque, continueremo sulla stessa linea lungo cui Paolo Deotto ha condotto “Riscossa Cristiana” dalla sua fondazione a oggi. Lo faremo dividendoci il lavoro in quattro per poter mettere insieme alla fine della giornata quello che Paolo faceva da solo. Anche se basta un clic per raggiungere queste pagine e leggere ogni giorno qualcosa di buono e corroborante, il lavoro che lo permette è tutt’altro che semplice. Ci vogliono tempo, fatica, passione e competenza: tutte doti che Paolo ha messo con dedizione quotidiana al servizio della battaglia per la fede. Di questo non gli saremo mai abbastanza grati.

E adesso si continua: stessa famiglia, stessa casa e stesso indirizzo. Insomma, stessa battaglia.

Sia lodato Gesù Cristo

Alessandro Gnocchi

Elisabetta Frezza

Paolo Gulisano

Fabio Trevisan




febbraio 2018
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