Laura Raventós,
giornalista tradizionalista, approfondisce il male del marxismo culturale
 

Intervista pubblicata sul sito En Cristo y Maria





Il marxismo è una suggestione diabolica, un veleno letale corrosivo e dissolvente, che annichilisce gli organi vitali e le stesse fondamenta della Città di Dio.
È un’anticipazione dell’inferno, la risonanza satanica dell’imperdonabile non serviam di Lucifero, un ruggito disperato che risuona sinistro nei timpani dell’eternità.
È una delle ideologie più perniciose per corrompere e depravare l’uomo. Ha seminato discordie e barbarie nel campo della storia con milioni di morti e sacrilegi. Ha causato un danno incalcolabile al cristianesimo, infettando le sue frondose radici e portando un numero incalcolabile di anime all’inferno. Una coltre di ghiaccio che ha appassito i fiori dell’innocenza, della purezza e della virtù.
La Russia ha sparso i suoi errori in tutto il mondo, grazie al fatto che il diavolo aveva seminato la zizzania del liberalismo negli Stati un tempo cattolici. Oggi questo virus, accomodatosi nelle democrazie liberali, continua a imporre sottilmente le sue idee mefitiche attraverso quello che è noto come marxismo culturale.





Abbiamo intervistato una specialista in materia Laura Raventós i Vilarnau, giovane di Andorra esperta in ispanismo e in tradizionalismo cattolico, principalmente interessata alle popolazione di lingua inglese, come il Regno Unito e gli Stati Uniti. Redattrice nella “Traditional Latin Mass Catholics”  e in altri media tradizionali.




Intervista condotta da Javier Navascués


Cosa si intende per marxismo culturale?

L’espressione classica del marxismo è stata economica, con l’attuazione del sistema economico socialista, basato sulle idee di Marx e dei successivi ideologi criminali come Lenin o Mao. Con il collasso di questo modello nella maggior parte dei paesi, alla fine del XX secolo, il marxismo si è trasformato e in maniera subdola sta avvelenando la cultura nel mondo e con molta più violenza nell’Occidente cristiano. Diciamo subdolo perché pochi sanno riconoscerlo come marxismo, ma esso è tanto più violento e dannoso dell’ideologia classica col suo approccio meramente economico. Il marxismo culturale è poi la messa in essere e il trionfo dell’ideologia liberale e giudeo-massonica nella società

Chi c’è dietro e quali fini persegue?

In primo luogo, il sionismo internazionale (che ufficialmente si chiama così da dopo il XIX secolo), il quale, alleato con i suoi burattini, in particolare la massoneria, cerca di eliminare Cristo dalla società. Questo è quello che i Giudei si sono proposti da quando hanno vilmente assassinato Nostro Signore; e più recentemente nel XVIII secolo con il loro primo, grande trionfo: la Rivoluzione francese, seguita dal crollo delle monarchie cattoliche, dal trionfo nel mondo intero del liberalismo (con le sue due espressioni economiche: la capitalista e la comunista), e se non bastasse, nel XX secolo, col nefasto concilio Vaticano II e la conseguente distruzione del mondo cattolico.
L’obiettivo è sempre il medesimo: eliminare Cristo, e così condurre molte anime alla perdizione, a beneficio del loro “dio”: il diavolo.

Quali sono concretamente le sue principali manifestazioni?

La manifestazione principale, almeno in Occidente, è stata l’emanazione di leggi o la creazione di correnti culturali che provano a far sì che la nostra religione sia vista come qualcosa di privato che non deve rientrare nella vita pubblica. L’eresia della separazione fra la Chiesa o lo Stato, già condannata da Papa Pio IX, è oggi una realtà praticamente in tutti i paesi un tempo cattolici, come la Spagna. In effetti, oggi solo l’Argentina, il Costa Rica e i microstati europei sopravvivono come ufficialmente cattolici, ma tutti in modo simbolico, con una sorta di arcaismo giuridico, perché anch’essi sono stati consumati dal liberalismo e dal modernismo che prevalgono nei nostri tempi.
Questa è la manifestazione principale: l’abbandono della fede, che è la porta aperta al resto delle abominazioni: il relativismo, la proliferazione delle sette, la sodomia, l’aborto, il femminismo, la rivoluzione sessuale e un numero incalcolabile di idee e comportamenti che cercano di pervertire la società e far dimenticare all’uomo il suo fine primordiale: servire Dio.
È interessante notare che la Beata Vergine avvertì a Fatima che molti sarebbero stati condannati per i peccati legati alla carne, che sono proprio i peccati che più esalta e promuove il marxismo culturale, perché più facilmente distruggono e corrompono l’anima e la mente.

Perché il marxismo culturale è stato accettato così bene nelle società liberali occidentali?

Perché è un’ideologia relativista, in cui la verità non è universale e assoluta, ma dipende da ogni persona e dalle circostanze. Si tratta di una verità comoda, dove non c’è peccato o inferno, ma solo piaceri. Questo genera il “paradiso terrestre” promosso dal marxismo e proclamato con orgoglio nel suo inno “L’Internazionale”: un posto dove stiamo bene e nessuno ha torto o viene giudicato.
Un’uguaglianza che non è basata sulla scienza o sulla logica, ma su una malattia mentale, perché questo è il liberalismo, una malattia mentale che corrode la povera mente delle masse malformate e mal guidate.
Come pecore senza pastore ... ed è vero, dove sono i pastori? Non ce ne sono quasi più.

Come possono i genitori liberare i loro figli da questo veleno del marxismo culturale?

Ai bambini si devono insegnare robuste basi cattoliche, in modo che quando crescono abbiano gli strumenti per individuare e schiacciare l’eresia. Questo può essere fatto solo da padri di maglia ben istruiti, che frequentano le comunità cattoliche tradizionali, dove, tra le altre cose, si celebra la Messa di sempre e si insegna la vera dottrina. È l’unico modo.
Inoltre, a seconda delle possibilità, ci si deve tenere lontani il più possibile dal sistema educativo liberale, usando alternative come per esempio l’educazione a distanza o in casa.

Da quali altri fronti lo si può combattere?

Il Santo Papa Pio X, ha già dato il miglior consiglio: “Invano costruirete chiese, predicherete missioni e costruirete scuole; tutte le vostre opere, tutti i vostri sforzi saranno distrutti se non saprete gestire allo stesso tempo l’arma offensiva e difensiva di una stampa cattolica, leale e sincera” - e questo è ciò che manca oggi, una vera stampa cattolica, fatta eccezione per alcuni media come il suo. Ma è necessario darle maggiore diffusione, in maniera più aggressiva, chiara e meno politicamente corretta. I liberali hanno trionfato grazie al loro apparato mediatico di propaganda e noi dovremmo fare lo stesso.
Ma il consiglio principale è che in modo chiaro occorre allontanarci come dalla peste dagli errori della chiesa conciliare e avvicinarci di più alla Roma Eterna, recuperando la Tradizione cattolica e la sana dottrina.

Perché c’è vigliaccheria in molti cattolici tradizionali e non reagiscono di fronte a ciò che sta accadendo?
 
C’è vigliaccheria principalmente per due ragioni. Alcuni temono ripercussioni sociali, come incorrere in problemi di lavoro, o danneggiare le proprie relazioni personali con amici o familiari. Altri temono il confronto con le gerarchie supposte cattoliche. Così, molti criticano privatamente il male, ma in pubblico chiudono un occhio per mantenere il loro comodo status quo. È un atteggiamento molto grave, che se non rettificato porterà alla condanna.
Ricordiamo la Sacra Scrittura nell’Apocalisse: “poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca” (Ap. 3, 16). E la cosa più seria è che non si tratta di casi isolati, ma della stragrande maggioranza, anche in ambienti apparentemente più tradizionalisti.

Su quali solidi principi si basa per avere le idee così chiare?

Ho avuto il privilegio di nascere in una famiglia cattolica, dove i miei genitori mi hanno inculcato le basi della fede, ma ho voluto andare oltre e istruirmi specialmente in quelle questioni che riguardano la salvezza delle anime, inclusa la mia. Grazie a sacerdoti molto buoni e santi e grazie a studiosi di solida fede, appoggiandomi alla mia formazione accademica, ho potuto approfondire temi di filosofia e dottrina cattolica, leggendo e comprendendo i grandi santi come San Tommaso d’Aquino e Sant’Agostino e altri più recenti come San Pio X, che considero i miei maestri per eccellenza.   





marzo 2018
AL SOMMARIO ARTICOLI DIVERSI