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BUONI SITI & BUONE LETTURE Radio Spada a
cura di
Cristiano Lugli
Buoni siti & buone letture
Il
mondo cattolico, quello vero, è tenuto in vita anche grazie a
una manciata di siti che fanno da punto di riferimento per tanti
lettori in cerca di nutrimento della mente e dello spirito.
Riscossa Cristiana intende tracciare una mappa dei luoghi sicuri dove, in un tempo drammatico come quello presente, sia possibile trovare scampo e conforto nelle buone letture, nelle analisi senza cedimenti, nella formazione dottrinale e morale, ma anche e soprattutto nell’amicizia e nei volti da riconoscere. In una serie di incontri e interviste, disegneremo la geografia di questi avamposti della fede, consapevoli che la volatile virtualità del web è solo uno strumento di persone concrete che sanno di dover vivere come credono per non ridursi a credere come vivono. ![]() Radio Spada è un sito cattolico di controinformazione che spazia su diversi fronti: da quello teologico a quello liturgico, passando per quello etico fino a quello politico. Oltre a questo lavoro, l’opera del sito si svolge attraverso le Edizioni Radio Spada, che hanno già pubblicato parecchi titoli interessanti. Tra le iniziative di cui si occupa il sito, c’è la “Giornata di cultura radiospadista” che si tiene ogni 25 aprile e, proprio in vista di tale appuntamento, abbiamo parlato con Ilaria Pisa, che cura la parte editoriale e fa parte della redazione. Come blog, Radio Spada nasce nel giugno 2012 e
arriva in un secondo momento, a ottobre 2013, ad assumere la
configurazione attuale di casa editrice in forma di associazione
culturale. Il primo germoglio spunta in seno ad una piccola
comunità di amicizia e di militanza culturale “cattolica
integrale”, creatasi tra alcuni studenti ed ex studenti
dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Lo scopo
che i fondatori si sono prefissati è consacrato nello Statuto in
questi termini: “La propagazione e la difesa della Fede cattolica
attraverso la diffusione della cultura e del bimillenario pensiero
cattolico romano”. Cosa che si cerca quotidianamente di fare, pur nei
limiti dei nostri mezzi.
Il vostro lavoro più grosso si concentra dunque sulla casa editrice: quanti titoli avete pubblicato sino a oggi? Da ottobre 2013 a inizio 2018,
quaranta libri.
Cosa avete cercato di portare alla gente in questi anni? L’ambizione è di portare
ogni giorno a chi ci legge (sul blog o in cartaceo) quei raggi di luce
che le istituzioni sedicenti cattoliche non lasciano più
filtrare. Il modernismo ha cercato di oscurare la bellezza della
Verità, al punto che Essa risulta oggi mimetizzata nel grigiore
degli orizzonti mondani, come una merce posata sugli scaffali del
supermercato delle idee, pari merito con tutte le altre, polverosa e
contingente come tutte le altre. Non è così. L’unica
Verità non può essere svilita nelle pappette cui il
modernismo ci ha abituati da decenni: la Verità non è un
sorrisetto e una canzonetta ebete, ma trafigge la carne e pulsa nel
sangue, chiede tutto, fa perdere tutto, e fa guadagnare molto di
più. Ecco quello che cerchiamo di trasmettere ogni giorno.
Come e in cosa, eventualmente, è cambiata Radio Spada dalla sua nascita? La compagine sociale ha avuto
diversi rimpasti, dato che la vita di trincea non è molto
rilassante, e siamo molto più disincantati. Ma quanto alla
missione, almeno nelle nostre intenzioni essa è rimasta
invariata. Siamo cresciuti sia come assortimento di attività,
sia come seguito, sia come consapevolezza.
Parliamo dell’appuntamento del 25 aprile. Quali risultati positivi avete visto? Quest’anno siamo giunti alla
quarta edizione: da un anno all’altro abbiamo registrato una costante
crescita di interesse e di partecipazione, per cui si può dire
che la giornata sia diventata uno degli appuntamenti classici del mondo
tradizionalista. La cosa è positiva nella misura in cui denota
che, nonostante tutto, una porzione di cattolici non “impoltronati”
esiste e si è ampliata negli ultimi anni (grazie, Bergoglio!).
Quest’anno si cambia la sede, ma non si cambia tuttavia il succoso contenuto della giornata… Abbiamo scelto una sede
più spaziosa (l’Agriturismo San Giuseppe, di Gattatico – RE) per
offrire ai nostri ospiti e relatori un agio maggiore
nell’organizzazione e nella fruizione della giornata. Lo scopo del 25
aprile radiospadista, dalla sua nascita, rimane di fornire concreti
spunti di militanza e di formare e informare ad un livello divulgativo
“alto”: per questo abbiamo voluto intitolare l’edizione 2018 “La
battaglia contro la Rivoluzione. Nuovi materiali per la resistenza”
(malizia verbale voluta).
Perché questo tema? Perché è essenziale
comprendere il fenomeno rivoluzionario come un tutto unico, come un
continuum che abbraccia ogni fase – dalla prevalenza dei diritti
dell’Uomo sui diritti di Dio, passando per il liberalismo, il
modernismo, le ideologie del Novecento e il ’68 – per giungere fino a
oggi, allo sfaldamento e alla liquefazione di tutto.
Relatori d’eccezione anche in questa nuova puntata. Su quali criteri avete scelto di chiamare loro? Cerchiamo sempre di mantenere
alto il livello dei relatori, e ricca e variata l’offerta dei temi.
Tanto la mistica (nel primo appuntamento, dedicato alle apparizioni
mariane delle Tre Fontane), quanto la letteratura (nella seconda tavola
rotonda, cui parteciperà anche Alessandro Gnocchi), quanto il
tema economico e monetario (nell’ultimo incontro della giornata), sono
ambiti che non avevamo ancora trattato nelle nostre giornate reggiane.
Fra tutti, devo dire che la presenza di Saverio Gaeta stupisce (ovviamente in positivo). Saverio Gaeta è uno dei
massimi esperti viventi sul tema delle apparizioni delle Tre Fontane a
Roma e, più in generale, si occupa di mistica da anni: è
quasi certo, ai miei occhi, che sia stato proprio tale interesse a
spingerlo verso una considerazione sempre più critica della
situazione cattolica contemporanea. Ciò che lo distingue da
tanti giornalisti dei “sacri palazzi” è a mio avviso una grande
libertà morale e intellettuale, il che non equivale certo ad
avere automaticamente sempre ragione, ma è garanzia che – di
fronte alla Verità – non ci sarà una reazione di
sordità o, peggio, di impugnazione. E in effetti, oltre ad
essere persona davvero umile e affabile, Gaeta ha ultimamente compiuto
scelte lavorative precise, per preservare questa libertà. Non
è cosa da poco, se si considera che il bergoglismo ha favorito
più l’emersione di lacché e di caudatari, che di uomini
liberi.
Cosa vi aspettate da questa nuova edizione? Il mio personale desiderio è che anche quest’anno i partecipanti si rendano conto che una militanza concreta, de visu, in cui ci si incontra in maniera tangibile, in cui ci si impegna a partecipare già con lo “sforzo” per accantonare momentaneamente tutte le altre esigenze e routine (personali, lavorative e familiari), in cui ci si mette davvero “la faccia”, non è un passo opzionale per un cattolico. Crediamo nell’Incarnazione, non in un apostolato puramente telematico; i canali di comunicazione che pure oggi sono fondamentali per i cattolici veri – sparuti e dispersi, perciò bisognosi di fare “rete” a distanza – possono dispensare notizie e nozioni, ma da soli faticano a creare il “brodo di coltura” propizio per mantenere un impegno di militanza costante, radicato, in espansione. Senza lo studium, lo “sforzo”, ripeto, necessario anche solo a spostarsi di qualche chilometro, non si può pretendere di ottenere un risultato. A Gattatico il 25 aprile si vedrà una comunità cattolica e umana, si vedrà una testimonianza di fede e di lotta, si sarà lì per edificare gli spiriti e coordinare l’azione, non per parlarsi addosso in una nostalgica laudatio temporis acti. IL PROGRAMMA DEL 25 APRILE Radio Spada ce lo racconta così La giornata si apre alle 10,
quando inaugureremo gli stand librari (e non solo: sarà presente
anche l’artigianato cattolico di Monnicraft); poco dopo ci saranno i
saluti iniziali, in particolare dell’Associazione Pietro e Marianna
Azzolini, meritoria realtà reggiana di promozione culturale, che
si occupa soprattutto di ristabilire la verità su quanto
accaduto dal secondo dopoguerra a oggi a danno degli italiani
“perdenti”.
Alle 11 si parlerà
dell’apparizione “ecclesialmente scorretta” alle Tre Fontane:
dialogheranno Saverio Gaeta e Massimo Viglione. Le rivelazioni
profetiche avvenute per bocca della SS. Vergine alle Tre Fontane sono
decisamente antitetiche a tutte le “rivoluzioni” che siamo ormai
assuefatti a vedere, anche tra i cosiddetti cattolici.
A seguire ci sarà lo
spazio per il dibattito e per il pranzo. Si ricorda a tutti che, per
una serena e ordinata organizzazione del buffet, è fondamentale
farci pervenire le prenotazioni tempestivamente e con precisione. Radio
Spada ha attivato il numero di servizio clienti: basta un messaggio
firmato per essere inseriti. Prenotazione e pagamento sono necessari
per pranzare, mentre la partecipazione a uno o più momenti della
giornata è, ovviamente, del tutto libera e gratuita.
Alle 14.15 andrà in scena l’intermezzo teatrale a cura di Luca Fumagalli e di Piergiorgio Seveso: “A cena dal radiospadista. Opera buffa in unico atto”. Intorno alle 14.30, la tavola rotonda letteraria “Ci incontreremo là dove non c’è tenebra: la letteratura e la Fede”, con il “tridente d’assalto” (che i lettori di questo sito, a ragione, amano moltissimo) Alessandro Gnocchi, Paolo Gulisano e Luca Fumagalli. I tre relatori mostreranno lo stretto rapporto esistente tra narrativa ed “esperienza” del Cattolicesimo. Alle 16, “Monetica o barbarie. Lineamenti della questione monetaria e dell’idolatria finanziaria”, che vedrà in dialogo Pietro Ferrari e Luigi Copertino, con la moderazione di Gabriele Colosimo. A conclusione della giornata ci sarà il canto del “Noi vogliam Dio”. (torna
su)
aprile 2018 |