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Caro amico… come va?
Ovvero Quando il papato diventa una farsa di Belvecchio
![]() Il 26 giugno scorso, padre
Bergoglio ha ricevuto in Vaticano, in udienza speciale, la coppia
francese dei Macron: Presidente della Francia, lui, e attempata
consorte, lei.
L’incontro si è protratto per un’intera ora, certo a causa dei molti interessi in comune e delle molte consonanze di pensiero. I due Macron si sono presentati in Vaticano secondo il cerimoniale, entrambi in abito scuro, e c’è stato l’immancabile scambio di doni. Ma il dono più sorprendente è stato quello offerto da Bergoglio e da Macron ai giornalisti e ai fotoreporter: uno scambio di affettuose effusioni da vecchi compagni di scuola. ![]() Per quanto possa sembrare un accadimento occasionale, magari dovuto all’inesperienza di Macron e alla demagogia mediatica di Bergoglio, non si può evitare di pensare che si sia trattato di un vero proprio scambio di amorosi sensi: tra colloquio segreto e prolungato e abbracci, baci e pacche sulla spalla; il tutto volutamente ostentato di fronte agli occhi mediatici del mondo. Che ne è del Papato? Domanda capziosa e irriverente che forse denota da parte nostra una prevenzione malevola; e tuttavia Bergoglio era in abito bianco, come quello dei papi, e Macron era in abito scuro, come quello di chi viene ricevuto in udienza dai papi. Trascuriamo l’inesistenza di una foto in cui Macron ossequia padre Bergoglio, ma perché sbaciucchiarsi e scambiarsi paroline all’orecchio? ![]() Che ne è del Papato? Bergoglio, more solito, ne ha fatto strame, e lo ha fatto a ragion veduta come per lanciare un messaggio. Quale? Il Papato non esiste più, è roba da Chiesa mummificata… ora esiste un vecchio gesuita che si concede alle effusioni del giovane studente dei Gesuiti. Tutta un’altra cosa rispetto al Papato. ![]() ![]() Infatti, Macron, classe 1977, nonostante sia nato in una famiglia irreligiosa, tipica della Francia laica, ha voluto essere battezzato cattolico all’età di 12 anni ed è stato a scuola dai Gesuiti, ad Amiens; non solo, ma proprio in questa scuola, a 16 anni, ha iniziato una tresca amorosa con la sua professoressa di lettere e latino, sposata, con figli e con 24 anni più di lui. Un amore profondo e travolgente che ha portato la professoressa a divorziare e poi a sposare il suo giovane allievo. Da allora, l’assistenza educativa della professoressa non ha smesso di esercitarsi, fino a portare il suo giovane Emmanuel al conseguimento di alcune lauree e perfino a diventare “associato” nella banca d’affari Rothschild & Co, la nota banca di origine ebreo-tedesca che a partire da Londra, nel 1811, è diventata la consulente finanziaria delle più importanti aziende, dei governi e della famiglie più ricche del mondo; è infatti a questo titolo che Macron è diventato ministro dell’economia francese col socialista Holland. Superfluo ricordare che i potenti Rothschild, i principali proprietari del tesoro americano e non solo, sono da sempre i promotori e i finanziatori delle più deleterie iniziative in campo politico, sociale e morale, sempre contrassegnate dalla lotta alla civiltà europea e alla religione cattolica: dalla rivoluzione comunista, all’aborto, al riconoscimento dei “diritti” degli omosessuali. E’ in questo quadro che Macron è diventato Presidente della Francia e Bergoglio abbraccia e bacia Macron, sotto lo sguardo amoroso e vigile della sua moglie-professoressa. ![]() Ovviamente, da quello che raccontano i giornali, i due vecchi e cari amici hanno parlato anche di immigrazione, sulla quale si sono trovati d’accordo per l’accoglienza umanitaria e solidale, anche se entrambi non accolgono poi chissà quanti migranti: Bergoglio li porta in aereo fino a Roma e poi li affida alle cure del governo italiano, con i soldi degli Italiani; Macron li invita a sbarcare nei porti sicuri – italiani – per poi respingerli malamente quando si presentano alle frontiere francesi. ![]() E giù abbracci e baci! Oh, caro Emmanuel, come va? Oh, caro Mario, come va? Roba da avanspettacolo! (torna
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giugno 2018 AL PONTIFICATO DI PAPA FRANCESCO |