Follia animalista

Diffusione del cane da compagnia
- un fenomeno epocale -


di Catholicus






Ieri la mia nipotina mi ha raccontato un fatto che mi ha lasciato letteralmente sbigottito, esterrefatto!
Sai nonno – mi ha detto – la mia amica Gaia (un nome, un programma) ha un nuovo amichetto, boby, un bellissimo cagnolino (pagato ben 800 euro, ndr), che dorme nel letto con lei, al quale lei da tanti bacini sul musetto, e che mangia assieme a lei. Quando andiamo al supermercato, - dice Gaia -, mamma riempie il carrello di scatolette e sacchetti di prelibatezze per i nostri amici a quattro zampe; spende molto di più per boby che per me, ma io sono contenta lo stesso, perché voglio tanto bene al mio cagnetto. Quando boby fa la cacca, poi (è ancora Gaia a parlare), i miei genitori stanno lì a guardare, fino a che non ha finito, poi raccolgono la popò con un guanto e la mettono in un sacchettino (per farne cosa? ndr); dopo puliscono il culetto a boby, perché da solo non riesce mai a pulirsi bene, anche se si dimena e si agita”.

Questi i fatti, anzi, l’antefatto. Devo aggiungere che tempo fa un mio cugino, caduto malamente e fratturatosi a causa del guinzaglio del cagnolino che era solito portare a spasso sul greto del fiume, mi chiese candidamente “ma come, tu non hai ancora preso un cagnolino?”. La domanda mi lasciò  senza parole; per decenni, infatti, frequentando questo mio cugino (ormai ultraottantenne) avevo notato che non possedeva cani, né che nutrisse alcuna simpatia per loro. In poco tempo, quindi, era stato letteralmente contagiato dal virus dell’animalismo, della cinofilia oltranzista.

Un ultimo fatto, infine. Alcuni anni or sono (non ricordo bene quanti, ma non sono molti) l’amministratore del mio condominio fece affiggere sul portone d’ingresso un avviso che diceva pressappoco così: “Si avvisano i signori condomini che non è più in vigore il divieto di introdurre animali negli appartamenti, dato che la Corte di Cassazione ha stabilito che gli animali da compagnia (cani in primis) sono da considerare facenti parte della famiglia”.
Letto l’avviso, mi sentii crollare il mondo addosso: ma come, mi dissi, se fino a ieri erano considerati fonte di disturbo, di sporcizia, veicolo di possibili malattie (per es. un parassita che si può trasferire nell’uomo, installandosi nel fegato e giungendo fino  a perforarlo), adesso improvvisamente sono diventati membri del nucleo familiare, “inclusi nello stato di famiglia” ? La civiltà occidentale sta crollando, pensai.

Adesso, a distanza di una decina di anni, debbo riconoscere che non mi ero affatto sbagliato. Del resto, l’imperatore romano Caligola non fece nominare senatore il suo cavallo? E sappiamo bene come finì poi l’impero romano, il più grande e potente dell’antichità.
Il tema della dilagante affezione compulsiva agli animali, con riferimento alle specie più pericolose per l’incolumità pubblica e gli allevamenti, è stato trattato dalla dottoressa Patrizia Stella in un suo recente articolo apparso su Una Vox (http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV2092_Stella_Ecologisti_animalisti.html),
da leggere e meditare.

Il fenomeno animalista, purtroppo, ha assunto dimensioni apocalittiche, incontrollabili, mettendo a repentaglio la salubrità di parchi, giardini pubblici, spiagge, centri storici e periferie. I mezzi di comunicazione di massa, (principalmente la TV) con il loro martellamento ossessivo, come usano fare quando vogliono incidere sul comportamento delle masse e sulla loro percezione di un fenomeno rivoluzionario (vedi l’invasione incontrollata di enormi masse di cd “migranti” musulmani afroasiatici) sono i primi responsabili di questa enorme diffusione del cane da compagnia, non più tenuto nel recinto di casa (in giardino, nell’aia di un cascinale, nel cortile sotto casa) ma portato in giro a sporcare e lordare dappertutto, mettendo così in pericolo la salute pubblica, specialmente quella dei bambini, abituati a mettere le mani dappertutto, a toccare tutto e poi mettersi le manine in bocca.
Quante volte, ai giardini pubblici o al parco giochi per bambini, si sentono le mamme gridare ai loro piccoli: “non mettere le mani in terra, perché i cani ci hanno fatto la pipì e la popò”.

Ora, mi chiedo, è civiltà questa? È un consorzio civile quello dove si consente di portare animali in giro a lordare strade e giardini? Almeno ai tempi dei cavalli c’era sempre quello che passava per le strade a raccogliere le deiezioni, pagato appositamente per svolgere questo compito.

Da un punto di vista psicologico, o meglio psicoanalitico, potremmo definire questo fenomeno epocale come frutto della sostituzione, o rimozione, dell’oggetto delle cure parentali, dell’affetto e dell’amore per il prossimo più prossimo; infatti, mentre prima i destinatari di tali cure, di tali manifestazioni di affetto erano i bambini, da un po’ di anni a questa parte ai bambini sono stati sostituiti i cani (piccoli, grandi, di tutte le taglie e razze).
Avrà inciso sulla diffusione abnorme di questo mutamento comportamentale la mancanza di sei milioni (sì, avete letto bene, proprio sei milioni) di bambini, non nati perché abortiti dalle loro madri a partire dal 1978, anno di legalizzazione dell’aborto in Italia ?  Mamme e nonne mancate si sono così trovate senza la compagnia e la gioia derivante dall’avere accanto a sé una piccola creatura a cui rivolgere il loro affetto.
Quante volte si sentono donne che dicono “amore, vieni dalla mamma” rivolgendosi al proprio cane, oppure donne (ma anche uomini)  con cane al seguito che, quando incontrano altre persone con cani al seguito si intrattengono in conversazioni  del tipo
ma quanto tempo ha il suo ? di che razza è? quanto lo ha pagato? cosa gli dà da mangiare?”, magari rimirando ammirati i loro beniamini che stanno defecando sulla pubblica via.

Una ferrea dittatura, come quella bolscevica o quella maoista, non sarebbe riuscita ad ottenere una così rapida e diffusa riposta alle loro direttive da parte delle grandi masse, come sono riusciti i detentori dei mezzi di comunicazione di massa, facendo accettare come normali comportamenti e situazioni che fino a qualche decennio fa sarebbero stati ritenuti inaccettabili e inadatti ad un consorzio civile.
Il sistema che è stato adoperato è quello conosciuto come “sistema della finestra di Overton”, o della “rana bollita”, un metodo di indottrinamento a piccoli passi, a piccole dosi (come il mitridatismo, per rendere l’organismo resistente alla somministrazione di veleni), fino a che ciò che prima era ritenuto universalmente inaccettabile ottenga il consenso più generalizzato possibile.
A quel punto, poi, chi osasse ancora opporsi ai nuovi canoni di comportamento sarebbe additato al pubblico disprezzo, considerato integralista, fondamentalista, divisivo e fanatico.
Ma se la mente delle grandi masse moderne è così facilmente manipolabile, come stupirsi per il fatto che stiano tentando di farci accettare come normali  anche  fenomeni e comportamenti sino a pochi anni or sono impensabili, inimmaginabili ed inaccettabili? Ad esempio la riabilitazione di Lutero e delle sette protestanti,  la messa al bando del Cattolicesimo e l’elogio compulsivo di Islam, ebraismo, buddismo, ecc.,  l’accettazione della famiglia omosex e del variegato universo Lgbt, inclusa, infine, la diabolica teoria del gender, che sarebbe meglio ribattezzare teoria degenere, colpevole di violare l’innocenza dei fanciulli sin dalla più tenera età.
Ai promotori di quest’ultima, satanica trovata vanno ricordate le parole di Nostro Signore a proposito di chi dà scandalo ai piccoli, cioè che sarebbe meglio se a costoro fosse appesa una macina al collo e fossero gettati negli abissi del mare, perché questo è niente in confronto a ciò che li attende nell’altra vita ! (Cfr. Mt. 18, 6).

Benvenuti quindi nel mondo del pensiero unico, della dittatura dei mezzi di comunicazione di massa (e di coloro che li adoperano per manipolare le menti delle masse credulone), come nel romanzo  di George Orwell “1984”, in cui una  feroce dittatura controllava anche il pensiero ed il linguaggio, imponendo l’assurdo come verità (attraverso il bipensiero imposto dalla psicopolizia).





luglio 2018
AL SOMMARIO ARTICOLI DIVERSI