Giuocare col fuoco:

Rosica, Francesco
e
lo Spirito dell’Anticristo
 
di Steve Skojec


Pubblicato sul sito americano One Peter Five







«…proferirà insulti contro l’Altissimo e distruggerà i santi dell’Altissimo;
penserà di mutare i tempi e la legge;
i santi gli saranno dati in mano per un tempo, più tempi e la metà di un tempo
»

(Daniele 7, 25).


Ho scritto prima, anni fa, che io credo che Papa Francesco sia un tipo dell’Anticristo. Un anticipatore. Un precursore. Un uomo che “condivide alcune caratteristiche degne di nota e alcune predilezioni ideologiche che sono state anticipate da tempo” per questa figura apocalittica.

Alcune persone si sono urtate per questo. Alcune altre mi hanno schernito. Ma penso che oggi non lo farebbero, specialmente rileggendo nel nostro attuale contesto ecclesiastico la citazione che ho fornito da “Il comunismo e la coscienza dell’Occidente” dell’Arcivescovo Fulton J. Sheen:
L’Anticristo non sarà chiamato così; altrimenti non avrebbe seguaci ... arriverà travestito da Grande Umanitario; parlerà di pace, prosperità e abbondanza non come mezzi per condurci a Dio, ma come fini in se stessi ... Egli tenterà i cristiani con le stesse tre tentazioni con le quali ha tentato Cristo ... Avrà un grande segreto che non dirò ad alcuno: non crederà in Dio. Poiché la sua religione sarà la fratellanza senza la paternità di Dio, ingannerà anche gli eletti. Creerà una controchiesa ... Avrà tutte le note e le caratteristiche della Chiesa, ma capovolte, svuotate del loro contenuto divino. Ci sarà un corpo mistico dell’Anticristo che assomiglierà al corpo mistico di Cristo per tutti gli aspetti esteriori.

Vi invito a leggere e confrontare questo testo con le parole del Padre Basiliano [Padre Rosica], portavoce vaticano e fondatore della canadese Salt & Light TV [Salt and Light Catholic Media Foundation], pubblicate ieri, su Papa Francesco:
Papa Francesco rompe le tradizioni cattoliche quando vuole, perché è “libero da attaccamenti disordinati”. La nostra Chiesa è effettivamente entrata in una nuova fase: con l'avvento di questo primo Papa gesuita, è apertamente governata da un individuo piuttosto che dall’autorità della sola Scrittura o persino dai dettami della tradizione più la Scrittura.

Penserà di mutare i tempi e la legge; i santi gli saranno dati in mano…

Lo stesso Padre Rosica, nel 2015, durante la visita del Papa negli Stati Uniti, disse che egli si era “chiesto spesso come insegnasse Gesù sul pendio di una collina galileiana”; e che “stasera a Filadelfia” “aveva visto come insegnava Gesù”.





Di nuovo, il giorno dopo, come didascalia di una foto del corteo papale, «“Ecco, il tuo re viene a te mite, seduto su un’asina, con un puledro figlio di bestia da soma” - Matteo 21, 5 (non a Philadelphia!)»






Cosa più inquietante, Padre Rosica, durante un’intervista a Fox News, disse:
Lo sfondo [della visita papale] è un mondo pieno di violenza e spargimenti di sangue, rancore e odio, e qui vediamo arrivare - nella tua città, nella tua diocesi - un vero principe della pace. Se c’è qualche titolo principesco che potrebbe essere associato a Francesco, questo è “Il principe della pace”.

Come si fa ad applicare questo titolo profetico di Nostro Signore che troviamo in Isaia 9, 5, a un uomo che “rompe le tradizioni cattoliche quando vuole” e che governa la Chiesa secondo i suoi dettami “piuttosto che con l’autorità della sola Scrittura o persino con i dettami della Tradizione più la Scrittura.”?

Quello con cui giuoca Padre Rosica è un fuoco molto pericoloso. Rosica, lo ricordiamo, non è un oscuro prete con un problema di idolatria papale. Secondo la sua biografia:
Dopo l’annuncio dell’11 febbraio 2013 delle dimissioni di Papa Benedetto XVI, Padre Rosica è stato invitato dal Vaticano a far parte dello staff della Sala Stampa della Santa Sede, come uno dei portavoce ufficiali per la transizione papale comprendente le dimissioni, la Sede Vacante, il Conclave e l’elezione del nuovo Papa. Padre Rosica ha aiutato il Vaticano durante un periodo critico nella storia della Chiesa. Alla fine della transizione papale, nell’aprile 2013, il Vaticano gli ha chiesto di rimanere come assistente di lingua inglese presso la Sala Stampa della Santa Sede. Dal 2013 alla fine del 2016, ha prestato servizio in questa veste per conto della Sala stampa della Santa Sede. 

E’ un uomo noto al Papa.



Papa Bergoglio e Padre Rosica


Egli ha fatto dei commenti che sono idolatri e probabilmente blasfemi. Tali commenti sono così in grado di fare impallidire che l’agenzia di stampa Zenit li ha silenziosamente fatti sparire da una corrispondenza che inizialmente li includeva.

C’è stata una correzione da parte del Papa?

Come può un buon pastore permettere che cose del genere siano dette senza rimprovero?
Come può un uomo universalmente acclamato come umile non essere inorridito per essere stato descritto in questo modo? In cui si afferma semplicemente che ignora la Scrittura e la Tradizione a suo piacimento?
Come può? Io dico che è d’accordo. Perché ha ripetutamente dimostrato che ciò che ha detto Padre Rosica è esattamente quello in cui lui crede.
Se no, allora cosa? È troppo impegnato a capovolgere l’insegnamento cattolico per leggere quello che scrive qualcuno su ciò che sta facendo, e quindi non può correggerlo?

Mentre Francesco continua a disfare il papato, a scuotere le fondamenta del credo cattolico e a gettare al macero il deposito di fede, la Chiesa americana attende un rapporto del gran giurì dello Stato della Pennsylvania che delinei i presunti abusi perpetrati da trecento preti in sei delle otto diocesi dello Stato. Nel paese stanno emergendo altre accuse, mentre i fedeli si arrabbiano sempre di più con un episcopato che ha tradito di nuovo la loro fiducia.

In Cile, pochi minuti prima che io cominciassi a scrivere quest’articolo, si è sparsa la notizia che le autorità stavano facendo irruzione negli uffici della Conferenza episcopale per raccogliere prove sugli abusi sessuali del clero.
Il Cile, dove Papa Francesco teneva ostinatamente il vescovo Juan Barros, accusato di complicità nell’abuso di giovani, e definiva “stupido” il popolo di quel paese per aver creduto alle accuse, facendo vergognare le vittime, fino a quando, alla fine, la pressione dell’opinione pubblica lo ha costretto a usare il pugno duro.
Il Cile, da dove proviene il cardinale Francisco Javier Errázuriz, uno dei nove cardinali consiglieri del Papa - un uomo anch’egli accusato di complicità in abusi e ciononostante mantenuto dal Papa nel suo incarico.

L’altra sera, qualcuno mi ha chiesto  come andranno le cose da qui in avanti. Come può la Chiesa restaurare la gloria che aveva un tempo?

Eccola mia risposta:
Non penso che ci sia un percorso che porti da qui a quanto deve accadere. Ci sono molte piccole comunità che cercano di praticarlo – credendo e vivendo intenzionalmente nel modo più vicino possibile a quello praticato dai cattolici prima della seconda metà del XX secolo - ma io penso che esse saranno sempre emarginate fintanto che ci sarà il bisogno istituzionale di perpetuare la menzogna che i cambiamenti sono stati buoni e che mai hanno dato tali frutti. Noi sappiamo che non lo erano. Sappiamo che la Chiesa postconciliare è un albero sterile. E come col fico delle Scritture, io penso che Cristo l’abbia maledetta. Essa sta implodendo a un ritmo sorprendente con gli errori, le perversioni e persino le eresie che promuove e che continuano ad essere sempre più sfrontate. Così, io penso che, come ho scritto nel mio pezzo Infinity War [guerra infinita], la Chiesa debba essere quasi completamente distrutta perché risorga nuovamente. E’ l’unica strada. E Dio sta permettendo che questo accada, forse addirittura lo sta accelerando.

Deve succedere. Ed è effettivamente una buona cosa, anche se non sembra, che stia accadendo anche nelle diocesi conservatrici. Perché l’idea che ci sia un posto in cui ripararsi dal peccato, o che un attento mantenimento dell’ortodossia (o, come spesso si verifica, la sua parvenza) possa tenerci al sicuro è una grossa bugia.
Io ho fatto parte dei  Legionari di Cristo e di Regnum Christi. Il loro conservatorismo, il loro programma di vocazioni, la loro superficiale ortodossia avrebbero fatto vergognare la Diocesi di Lincoln. Diocesi della vergogna.
Sappiamo tutti come è andata a finire.

Le persone devono essere ricondotte alla santità personale. Devono sviluppare il senso dell’adorazione di Dio, non questa spazzatura umanistica. Hanno bisogno di capire il ruolo della Chiesa nel mondo e in relazione alle altre religioni, cristiane e non. Hanno bisogno di cogliere la vera e reale differenza tra sacerdozio battesimale e sacerdozio ministeriale, rispettando e riverendo quest’ultimo senza cadere in qualche pericoloso tipo di clericalismo.

E’ fin troppo quello che abbiamo perso. Dobbiamo riprenderlo e poi andare avanti.
In questo, come in tutte le cose che abbiamo subito in questi anni d’esilio della vera Chiesa, l’unica via d’uscita è andare oltre.




La Chiesa distrutta… operazione compiuta!






agosto 2018

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