Il ‘Sinodo’ di Francesco e Farrell
sui giovani

Stop al Sinodo 2018 !
 





Lo stupido crede di essere saggio, ma il saggio sa di essere stupido.
(Shakespeare, Come vi piace)

Ingannati una volta: Sinodo sulla Famiglia 2014
Ingannati la seconda volta: Sinodo sulla Famiglia 2015 (Amoris Laetitia)
Ingannati per la terza volta: Sinodo dei Giovani 2018 ?

Durante gli ultimi 5 anni di questo pontificato, Francesco e i suoi intriganti sinodali hanno magistralmente manipolato, truccato e sfruttato il processo sinodale. Le tattiche e le macchinazioni sottobanco sono state brillantemente documentate da Edward Pentin, Henry Sire, George Neumayr e da una schiera di altri giornalisti investigativi.

Per quanto ancora i cattolici faranno gli stupidi?

L’imminente Sinodo dei Vescovi del prossimo ottobre 2018 si appresta a garantire altre buffonate sinodali come il culmine dottrinale del mantra “chi sono io per giudicare” e la ritrattazione dell’insegnamento della Chiesa sull’omosessualità.

Papa Francesco, nell’incontro pre-sinodale ha annunciato che la Chiesa ascolterà tutti i giovani, “nessuno escluso”. Si tratta del linguaggio in codice per dire che il Papa “dialogherà”, “accompagnerà” e “ascolterà” l’agenda LBGT.

Oh, provvidenziale ironia! I due temi dell’imminente Sinodo dei Vescovi a Roma non sono altro che i “giovani” e le “vocazioni”; non c’è qualcosa di familiare? Non sembra leggere il Rapporto del Gran Giurì della Pennsylvania?

Quant’è sconveniente, allora, che i due argomenti dei chierici e dei prelati violatori siano oggetto del Sinodo dei Vescovi!

Quant’è sconveniente, allora, che il cardinale Farrell, capo di questo Sinodo dei Giovani, abbia coabitato nella stessa casa per sei anni col famigerato cardinale McCarrick e non abbia mai saputo alcunché del comportamento predatorio di quest’ultimo!

Quant’è sconveniente, allora, che lo scandalo della diffusa pratica predatoria del clero omosessuale sia scoppiato proprio mentre Francesco ha voluto il Sinodo per minimizzare la fastidiosa e spietata dottrina del Catechismo sull’omosessualità - la quale è lì definita “intrinsecamente disordinata” - sfruttando le ingenue vedute dei giovani al Sinodo!

Quant’è sconveniente, allora, che la pratica predatoria omosessuale stia mandando in bancarotta la Chiesa americana e che l’Instrumentum Laboris – documento di lavoro di questo Sinodo – faccia sua la mitigazione degli insegnamenti della Chiesa sull’omosessualità!

Quant’è sconveniente, allora, che la rete omosessuale di chierici e prelati sia stata fatta saltare dal Rapporto del Gran Giurì della Pennsylvania che elenca i violatori e i manutengoli, mentre l’Intrumentum Laboris sostiene che:
Alcuni giovani LGBT, attraverso vari contributi giunti alla Segreteria del Sinodo, desiderano «beneficiare di una maggiore vicinanza» e sperimentare una maggiore cura da parte della Chiesa, mentre alcune CE [Conferenze Episcopali] si interrogano su che cosa proporre «ai giovani che invece di formare coppie eterosessuali decidono di costituire coppie omosessuali e, soprattutto, desiderano essere vicini alla Chiesa»” (§ 197)!

Quant’è sconveniente, allora, che mentre esplode lo scandalo della copertura dei prelati omosessuali, le Conferenze Episcopali chiedano al Sinodo di discutere su cosa proporre ai giovani omosessuali che vogliono essere “vicini” alla Chiesa!

Quant’è sconveniente, allora, che dopo che nell’estemporanea esibizione aerea del 2013 Francesco abbia abilmente lanciato il cruciale messaggio ai chierici omosessuali: “chi sono io per giudicare”, oggi dovrebbe giudicare la criminale condotta predatoria dei chierici e dei prelati omosessuali che hanno violato i giovani e i seminaristi!

L’emergente scandalo del clero omosessuale sta appena iniziando a mostrarsi. Nel corso dei prossimi anni, i laici impareranno che la causa interna dello scandalo criminale consiste nella rete omosessuale di preti, vescovi e cardinali che hanno abusato dei giovani, che hanno aggredito i seminaristi, che hanno promosso i loro sodali e che hanno punito i denuncianti e i preti non compiacenti.

E’ questo lo sporco segreto che oggi sta emergendo. Molti nella gerarchia erano omosessuali attivi che intenzionalmente scartavano e ignoravano l'insegnamento della Chiesa e la morale sull’omosessualità. Le macerie personali brutalmente mostrate nel Rapporto del Gran Giurì della Pennsylvania sono il risultato diretto di una cultura clericale che ha abbracciato l’omosessualità e ha curato, reclutato e aggredito i giovani coinvolgendoli in questo sordido stile di vita.
Molti preti, vescovi e cardinali hanno bellamente praticato ciò che ha predicato Francesco: “chi sono io per giudicare”.

Il risultato? Una pletora di vittime che hanno subito la totale devastazione morale, fisica ed emozionale per colpa dei chierici omosessuali.

Siamo solo all’inizio della notte oscura dell’anima della Chiesa cattolica. L’imminente Sinodo e il suo abbracciare lo stile di vita “LGBT” si faranno beffe della sofferenza delle vittime del clero e giustificheranno lo scandalo pluridecennale.

Invitare i giovani dai 16 ai 29 anni al Sinodo, per discutere delle vocazioni con i vescovi, pone seri pericoli fisici e morali per questi ignari giovani, molti dei quali pensano che l’omosessualità sia innocua. E i vescovi lo sanno.

Ci vorranno anni perché la piena estensione della condotta predatoria del clero in seno alla gerarchia venga alla luce. Fino ad allora questo Sinodo deve essere annullato e le autorità civili e le forze dell’ordine devono indagare a fondo sull’ampiezza e la profondità della condotta predatoria del clero omosessuale.

I segnali di avvertimento e lo sventolare delle bandiere arcobaleno sono lì ad indicare che questo Sinodo romano su Giovani e Vocazioni del 2018 costituisce un grande sfruttamento morale e fisico dei giovani.

Secondo lo stesso Vaticano, il tema scelto per il Sinodo del 2018 è “espressione della sollecitudine pastorale della Chiesa per i giovani”, in continuità con le conclusioni del doppio Sinodo sulla Famiglia e col documento post-sinodale di Francesco: Amoris Laetitia.

Tutti colgono la subdola tattica sinodale di Francesco. Egli usa abilmente il processo sinodale per sminuire la dottrina della Chiesa, impiegando gli odierni usuali strumenti dei sondaggi e delle consultazioni di gruppo. E se così non si raggiungessero gli obiettivi sperati, si provvederebbe a spulciare i risultati.
Il magistero fatto a maggioranza dei voti o sulla base del contenuto delle urne.

Il vero senso della “espressione della sollecitudine pastorale della Chiesa per i giovani” sta nella piena e trasparente cooperazione con le indagini criminali sulla condotta predatoria del clero omosessuale. Sta nel rendere accessibili i documenti degli archivi segreti su tale condotta, siano essi del Vaticano o delle diverse cancellerie del mondo.
Solo questo dimostrerebbe realmente la “sollecitudine per i giovani”.



Su questa questione, The Remnant ha lanciato la petizione «Stop al Sinodo», che rimarrà in cima alla pagina del sito americano fino a ottobre o fino a quando il Sinodo verrà cancellato.





agosto 2018
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