Papa Francesco inventa il peccato contro l’ambiente


di Francesca de Villasmundo


Pubblicato su Medias Presse Info







Durante l’udienza di sabato scorso concessa ai docenti e agli studenti dell’Accademia Alfonsiana fondata dai Redentoristi, Papa Francesco ha inventato un nuovo «peccato»!
Il peccato contro l’ambiente, che si inscrive nel quadro della sua enciclica ecologica: Laudato si’:

«Mi fa riflettere il fatto che quando amministro la Riconciliazione – anche prima, quando lo facevo – raramente qualcuno si accusa di aver fatto violenza alla natura, alla terra, al creato», ha dichiarato.  

«Non abbiamo ancora coscienza di questo peccato», ha continuato il Pontefice argentino, evocando « il grido della terra, violentata e ferita in mille modi dallo sfruttamento egoistico ».

« La dimensione ecologica è una componente imprescindibile della responsabilità di ogni persona e di ogni nazione».

Anche dei non cattolici percepiscono, in questi nostri tempi d’apostasia in cui tutte le regole morali sono allegramente disprezzate dalla massa mondiale, l’incongruità di una tale dichiarazione.
Lo scrittore e giornalista Benoît Rayski ne dà una prova magistrale in una breve, ma piccante satira:

«Il Sommo Pontefice è un uomo decisamente moderno. Ha appena richiamato i fedeli a “riconoscere i loro peccato contro l’ambiente”. E questo fa soffrire Papa Francesco.

«Triste e amaro, ha dichiarato: “quando amministro la confessione raramente qualcuno si accusa di aver fatto violenza alla natura, alla terra, al creato”!

«Piangiamo con lui. Dobbiamo compatire la sua triste sorte.Quando dev’essere grande la sua stanchezza nell’ascoltare senza posa i “ho fornicato prima del matrimonio“ o “ho desiderato la moglie del mio vicino”! Quale noia insopportabile ascoltare delle banalità del genere “ho rubato in un negozio” o “ho mentito a mia madre”!

«“ho gettato un sacco di plastica nel mare” o “ho dimenticato di riciclare la mia spazzatura”, queste sì che apporterebbero un vero tocco di freschezza ad una confessione divenuta col tempo talmente monotona.

«E tuttavia, Papa Francesco ha torto a prendersela con i fedeli. Il male fondamentale e iniziale – il peccato originale (non quello di Adamo ed Eva) – sta nella Bibbia. I dieci comandamenti sono un garbato guazzabuglio. Manca l’undicesimo ed essenziale comandamento: “Non inquinare”. D’altronde Mosè è stato un inquinatore di prima grandezza: ha prosciugato un fiume per raggiungere la Terra Promessa.

«Lo stesso vale per i sette peccati cardinali, che parlano stupidamente di lussuria, di pigrizia, di avidità. Dov’è l’ottavo? Talmente indispensabile ed essenziale: “Rispettare l’erba verde e i piccolo fiori”.
Ma devo riconoscere – carissimo Santo Padre – che io scrivo solo per il mio piacere personale. Infatti, io non sono, non sono affatto cattolico».






febbraio 2019

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