I pifferai della menzogna

E’ ora di scegliere: o per la verità o con la menzogna

di Francesco Lamendola


Articolo pubblicato sul sito Accademia Nuova Italia









Dispiace vedere le folle telecomandate di studenti scendere in piazza “contro le mafie”, al suono del corno di preti di sinistra che non parlano mai di Dio, così come dispiace vedere altrettante folle di studenti, altrettanto telecomandate, scendere in piazza “per il clima”, al suono del corno di una quindicenne svedese che non ha niente da dire sugli stupri etnici di Stoccolma e sul suo probabile destino di donna europea in burqa.
Insospettisce la convergenza fra una neochiesa che parla solo di questioni sociali e un ambientalismo che non s’interessa affatto del destino dell’uomo; e inquieta intravedere, dietro i preti di sinistra e le ragazzine svedesi dalle trecce bionde, gli stessi oscuri burattinai: quei signori del potere finanziario mondiale che sono responsabili, in ultima analisi, sia dei più gravi problemi sociali, sia di quelli legati all’inquinamento.
Nessuna dietrologia e nessuna paranoia complottista, sono semplici constatazioni.
Come mai tanta benevola attenzione da parte dei media? Come mai il Parlamento europeo cade in estasi davanti alla ragazzina dalla sindrome di Asperger? Come mai il mondo politicamente corretto italiano va in visibilio davanti alle folle studentesche arringate dal prete di sinistra? A noi risulta, per esperienza e per considerazioni di puro buon senso, che il potere non ama i veri contestatori, i veri rompiscatole. Che le tivù non si sbrodolano davanti a chi tocca i nervi sensibili del potere, né i partiti politici e il mondo istituzionale scendono in piazza a solidarizzare con gli studenti che protestano, se la protesta è diretta al vero bersaglio: ciò che produce ignoranza, conformismo, stupidità, arretratezza culturale, prima ancora che economica e sociale. A qualcuno risulta il contrario?




Pifferai “sinistri” (volatilizzati nelle urne): la signora Cirinnà dipinge i partecipanti al congresso sulla famiglia come inquietanti, pericolosi, medievali, oscurantisti, affermando che il governo dovrebbe ritirare il patrocinio concesso loro? Questi sono i campioni di democrazia del politically correct: una esigua minoranza del Paese, che . . . cambia cartello ad ogni manifestazione!


A qualcuno risulta che i grandi mezzi d’informazione corrono a fare da cassa di risonanza alle marce studentesche, o che il Parlamento europeo si sdilinquisce davanti ai giovani che protestano, se non hanno un ben preciso tornaconto, e, soprattutto, se non hanno valutato che tali “proteste” sono assolutamente innocue, e che tali “manifestazioni” servono a distrarre l’attenzione dei giovani dai veri problemi?
Finché i ragazzi di Stoccolma, di Parigi, di Berlino, di Londra, penseranno che bisogna mobilitarsi contro il clima e finché i giovani di Milano, Padova, Messina, Napoli, penseranno che le mafie si combattono marinando la scuola e rubando un giorno di vacanza primaverile alle interrogazioni, possiamo stare certi che né chi inquina il pianeta, né chi spadroneggia sul territorio nelle organizzazioni malavitose, nutrirà delle grosse preoccupazioni.

Colpiscono, poi, la superficialità e l’ignoranza di chi pensa che l’innalzamento globale della temperatura dipenda “dall’inquinamento”, quando uno scienziato del calibro di Antonino Zichichi ha dichiarato (ma a lui, quali mass-media fanno da cassa di risonanza?) che l’uomo può essere responsabile, al massimo, di un 10% delle modificazioni climatiche; e che ci sia in atto un innalzamento globale della temperatura a causa dell’inquinamento, è tutto da dimostrare.
E colpisce che migliaia e migliaia di giovani, molti dei quali provenienti da famiglie cattoliche, vadano dietro a un pifferaio magico che, pur essendo vestito da prete, da molti anni pensa più alla politica che alla Chiesa e più alle battaglie per i diritti civili, che a Dio; un prete alla Bergoglio, che s’inginocchia volentieri davanti ai migranti, ma non lo si vede mai inginocchiato in preghiera davanti al Santissimo. Uno di quei preti ai quali va imputata la disastrosa deriva, dottrinale e pratica, della Chiesa cattolica in questi ultimi decenni. Colpisce che per tanti cattolici, esser cattolici, oggi, voglia dir questo.

E intanto un falso profugo senegalese, già nell’occhio della polizia per i suoi precedenti, guida un autobus scolastico e tenta di brucare vivi una cinquantina di bambini italiani “per vendicare le morti in mare” dei migranti. A parte il fatto che costui non avrebbe dovuto essere lì, anzi non avrebbe dovuto essere in Italia: chi può avergli messo in testa un’idea tanto demenziale quanto sanguinaria? Ma è chiaro: la stessa cultura politicamente corretta che produce le Greta Thunberg e i don Ciotti e le relative manifestazioni di piazza. La stessa cultura e la stessa disinformazione di televisioni e giornali, che presentano Salvini come un assassino, e le morti in mare come una diretta responsabilità dell’Italia populista e razzista.




Colpisce vedere migliaia di giovani “telecomandati” andare dietro a un pifferaio magico che, pur essendo vestito da prete, da molti anni pensa più alla politica che alla Chiesa e più alle battaglie per i diritti civili, che a Dio: lo si potrà facilmente vedere a un Gay Pride, non di certo a un “Congresso sulla Famiglia”!


Tutti questi fatti, e molti altri dello stesso genere, ci dicono una cosa: che i Padroni del Discorso, cioè coloro i quali controllano le informazioni a livello mondiale, sono diventati anche i Padroni del Pensiero, cioè sono riusciti a manipolare, plagiare, ipnotizzare, milioni di persone, specialmente fra i giovani: cioè proprio quelli che avrebbero più ragioni per essere arrabbiati e per desiderare un cambiamento, quello vero e non quello fasullo, dietro obiettivi fasulli e fuorvianti, studiati e preparati apposta per assorbire e anestetizzare la carica di protesta che potenzialmente serpeggia nella nostra società.
Questo è un fenomeno mondiale; l’Italia, di suo, ci mette le storture culturali e sociali che le sono proprie e che ne caratterizzano la vita nazionale, fin da quando essa ha occupato, alquanto tardi, il suo posto fra le nazioni. Un episodio come quello dell’autobus scolastico di Milano, per esempio, poteva accadere solo in Italia; non è che solo da noi esistano i Casarini e i don Ciotti, ma solo da noi la magistratura fa il tifo per i Casarini e lo Stato fa il tifo per i don Ciotti.
In Italia si è formato un blocco di potere di tipo sovietico, formato da neochiesa, finanza, grande industria, stampa, televisioni, magistratura, insegnanti e impiegati statali in genere, guidato e ispirato dalla quasi totalità dell’intellighenzia, che impone una narrazione della realtà a senso unico e che si è messa al servizio della causa anti-nazionale, tanto sul piano economico, quanto si quello etnico e culturale.
Solo da noi una parlamentare come la signora Cirinnà può andare per la strada mostrando un cartello su cui è scritto: Dio, patria, famiglia: che vita de merda!, senza che ciò susciti la generale indignazione e senza essere costretta a porgere le scuse immediate e formali a tutti i credenti, a tutti i patrioti e a tutte le famiglie. E solo da noi la suddetta signora, e quelli come lei, possono essere, restare o diventare i beniamini di tutti i principali mezzi d’informazione, presso i quali troveranno sempre credito e spazio, perché solo da noi non esistono neppure, o sono stati distrutti, i fondamentali della coesistenza civile: al punto che Dio, patria e famiglia sono diventati il bersaglio contro cui sparare a zero da parte del politicamente corretto. Solo da noi, in altre parole, lo Stato fa il tifo per l’antistato, la società fa il tifo per l’antisocietà, la Chiesa fa il tifo per la contro-chiesa, e tutto questo viene spacciato per progresso, tolleranza e civiltà. E solo da noi don Ciotti può diventare il simbolo della lotta alle mafie: proprio lui, esponente di quel buonismo a trecentosessanta gradi, di quel misericordismo indiscriminato, da cui scaturisce un atteggiamento di colpevole indulgenza nei confronti di chi vive parassitando la società e ha fatto del vittimismo a buon mercato il suo stile di esistenza e di sopravvivenza, ben s’intende sulle spalle della gente onesta, che lavora e rispetta le leggi.

Perché anche favorire l’invasione dell’Italia da parte di orde di clandestini spacciati per profughi significa scardinare il sistema della legalità: possibile che ci sia chi non vuole capirlo? E significa anche favorire, oggettivamente e talvolta anche soggettivamente, gli scafisti criminali della Libia e il traffico di esseri umani sulle acque del Mediterraneo (tragedie del mare incluse); altro che vite da salvare, accoglienza e inclusione degli stranieri! Possibile che non si veda che essere a favore di questo stillicidio d’illegalità (settecentomila clandestini liberi di scorrazzare su e giù per l’Italia, molti dei quali delinquenti, e tutti fuori legge) non va d’accordo con le marce per la pace e gli scioperi contro la mafia?




E’ il trionfo della menzogna: la disinformazione sistematica di televisioni e giornali, presentano Salvini come un assassino, e le morti in mare come una diretta responsabilità dell’Italia populista e razzista: i Padroni del Pensiero, operando in regime di monopolio mediatico, sono riusciti a manipolare, plagiare, ipnotizzare, milioni di persone, specialmente fra i giovani!


Intanto, il ministro della Sanità autorizza la distribuzione a spese del sistema sanitario nazionale del farmaco blocca-ormoni, affinché i genitori progressisti e di larghe vedute possano arrestare lo sviluppo sessuale dei loro figli, sino a quando i pargoletti, essendo un po’ cresciuti, potranno decidere se restare maschi o diventare femmine, o viceversa; e il ministro della Pubblica Istruzione autorizza i propagandisti dell’ideologia gender a recarsi negli asili e nelle scuole elementari per diffondere fra i bambini di quattro, cinque, sei anni, la bella idea che i sessi non sono quelli stabiliti dalla natura, ma quelli che vogliono loro, per cui, se decideranno di voler cambiare sesso, basterà che ne facciano richiesta, e la società si farà carico di accontentarli.
Ma se un certo numero di genitori cattolici, o semplicemente di genitori che credono nella famiglia formata da un uomo e una donna, decidono di trovarsi in una città italiana per confrontarsi su tutte queste cose e far sapere che esistono anche loro, ecco che i don Ciotti spariscono, e spariscono perfino i loro vescovi, come nel caso di monsignor Zenti a Verona; ecco che le folle studentesche si guardano bene dal fare sciopero a sostegno di una tale iniziativa, semmai lo farebbero contro di essa, dato che parlamentari come la suddetta signora Cirinnà non si stancano di tuonare contro il luttuoso evento e dipingono i partecipanti al congresso sulla famiglia come inquietanti, pericolosi, medievali, oscurantisti, e affermano che il governo deve ritirare il patrocinio concesso loro.
Che delle amministrazioni comunali e delle università statali diano il patrocinio a eventi come il Gay Pride, quello va bene, è giusto e normale; ma che qualcuno dia il patrocinio a un congresso sulla famiglia, quello è un fatto odioso e intollerabile, un fatto che mostra quanto l’Italia sia ancora, secondo quei signori, un Paese ben lontano dal potersi considerare civile. E così procede a vele spiegate il progetto mondialista dell’inversione dei valori: ciò che è male diventa bene, e ciò che è bene diventa male; ciò che è giusto diventa ingiusto, e ciò che è ingiusto, diventa giusto; ciò che è vero diventa falso, e ciò che è falso diventa vero. Come stabilito e pianificato nell’agenda del grande capitale finanziario che oggi domina su quasi tutto il pianeta.
Qualcuno, nel profondo dell’inferno, si sta fregando le mani: il capovolgimento della verità, della bontà e della giustizia è, da sempre, l’obiettivo cui mira l’antico nemico. E mai come oggi sembra essere giunto vicinissimo al traguardo; ancora un soffio, e avrà vinto la partita.




Gesù Cristo oggi è svanito proprio nella Sua Chiesa, dimenticato dai suoi infedeli rappresentanti: quella di Bergoglio è una neochiesa “sindacalizzata” che parla solo di questioni sociali e ambiente. Inquieta intravedere, dietro i preti di sinistra e le ragazzine svedesi dalle trecce bionde, gli stessi oscuri burattinai!


Noi non crediamo che la vincerà, perché, come credenti, abbiamo fede nella promessa di Cristo: le forze del male non prevarranno. Questo pensiero consolante non ci esime dal dovere dell’impegno e della lotta: ogni vero cristiano è un miles Christi. Altro che dialogo e simili sdolcinatezze conciliari: l’idea che si debba dialogare anche con l’errore e con il male è una tipica stortura diabolica, che la superbia intellettuale ha instillato nella mente di alcuni cattivi teologi e di alcuni vescovi ambiziosi e mondani, bramosi di piacere alle folle, non in quanto pastori del gregge di Cristo, ma in quanto campioni di una ideologia dei diritti di matrice illuminista e massonica, la quale non ha nulla da spartire con il Vangelo, anzi, ne è la perfetta antitesi.
Ogni cristiano e ogni persona di buona volontà hanno il dovere di dare il proprio contributo a una battaglia per la verità, contrastando le menzogne da regime sovietico che intossicano la nostra visione delle cose, e adottando stili di vita e comportamenti quotidiani ispirati alla semplicità, alla sobrietà e alla coerenza, e conditi da una sana dose di umiltà. Dobbiamo persuaderci che gran parte dei nostri mali nascono dalla superbia: la superbia di chi vuol fare senza Dio e la superbia di chi vuole adattare Dio alle proprie convenienze; la superbia dei colti, che credono di sapere tutto e di aver capito tutto, e la superbia degli ignoranti presuntuosi, che non sanno niente, ma che si ritengono in grado, e ovviamente anche in diritto, di dire la loro su qualsiasi questione.




Pifferai sinistri e “folle telecomandate”: chi sono gli oscuri burattinai?


Abbiamo a che fare, ai nostri giorni, con un duplice attacco contro la verità: quello che parte da una classe d’intellettuali vanitosi, cinici e privi di coscienza, disposti a sostenere qualunque sconcezza e qualunque assurdità, pur di stare sempre sulla breccia, mietere applausi e occupare vantaggiosissime posizioni di rendita; e quello che sale dalla palude nebbiosa della massa ignorante e volgare, che cerca approvazione e riconoscimento per giustificare il proprio bestiale regresso antropologico: perché la massa è sempre ignorante, volgare e barbarica, per definizione: dire massa è dire irresponsabilità, superficialità e stupidità, nonché libero sfogo ai peggiori istinti assopiti negli antri più bui della natura umana.
La massa è potenzialmente criminale ed è la peggior nemica dell’umanità dell’uomo: infatti perché ci sia l’uomo, in tutta la sua dignità e bellezza, è necessario che il Singolo emerga dalla massa e si ponga come Singolo, non come un numero nella folla. Ora, il cristianesimo ha proprio questo di speciale: che Gesù chiama gli uomini a Sé come singoli, non come folle; e il cattolicesimo ha questo di speciale: l’intercessione preziosa di Maria Vergine, Madre di Dio e Madre della Chiesa, a compensare l’umana debolezza.

I protestanti detestano il culto di Maria perché, negando la Tradizione, dicono che di esso non vi è traccia nella Scrittura; ma la ragione vera e profonda è che Lutero, gonfio di superbia intellettuale, anche quando assumeva pose di finta umiltà, non poteva digerire l’idea che vi fosse una creatura umana libera dal Peccato originale e perciò meritevole di essere venerata al di sopra dei più grandi Santi. Per Lutero, l’umanità è una massa dannata, dalla quale Dio trasceglie in modo misterioso, per non dire capriccioso, i pochi destinati alla salvezza. Ma da questa concezione viene espunta la cosa più bella del Vangelo: la partecipazione dell’uomo, con la fede e le opere buone, alla propria redenzione e alla salvezza. E’ incredibile che qualcuno abbia voluto far di Lutero un campione dello spirito del rinascimento: è vero il contrario, che egli disprezza la natura umana; e da ciò si vede che non è un vero cristiano.
L’uomo, benché fragile e peccatore, è fatto a immagine di Dio: chi può disprezzarlo?





marzo 2019
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