Roma distrugge
un’altra congregazione che vuole rimanere tradizionale


di Christian Lassale



Pubblicato su Medias Press Info

Immagini e neretti sono nostri







Le 35 suore della congregazione



La gentile Roma del gentile Papa Francesco che “ci vuole bene”, ha esonerato dai loro voti le Piccole Sorelle di Maria Madre del Redentore, della diocesi di Laval.
La colpa? Un attaccamento eccessivo all’abito religioso e una tenuta tradizionale della loro congregazione. In breve, niente di nuovo sotto il sole, salvo per quelli che rincorrono un riconoscimento canonico o brandelli di concessioni conciliari.

Da parte nostra, possiamo solo incoraggiare le Piccole Suore a resistere ad ogni costo a queste autorità corrotte che a partire dal Vaticano II stanno distruggendo la Chiesa.






Comunicato delle Piccole Suore


3 giugno 2019

Cari amici, care famiglie,

come sapete, da due anni noi abbiamo delle difficoltà con le autorità ecclesiastiche: difficoltà che hanno origine da un contrasto col vescovo di Laval, il quale vuole imporre la scissione delle associazioni che gestiscono le EHPAD [Etablissements d’Hébergement pour Personnes Agées Dépendantes – Istituti di accoglienza per persone anziane dipendenti] che col suo incoraggiamento si erano fuse nel 2014, e questo per meglio rispondere alle sfide attuali.

In seguito abbiamo capito che le autorità ecclesiastiche vogliono anche farci cambiare il nostro modo di vivere la vita religiosa, e questo in base agli orientamenti attuali.

Al termine di questi due anni:
- dopo aver cercato di rimanere fedeli sia alla Chiesa sia al carisma assegnato da Nostro Signore a Madre Maria della Croce [Maria Nault – 1901-1999 – religiosa dell’Immacolata Concezione, fondatrice della congregazione],
- dopo aver cercato tante e tante volte una via di dialogo con Roma,
- dopo aver offerto delle soluzioni di pacificazione,
non essendo giunti ad alcun accordo, le autorità romane incaricate della Vita Consacrata hanno deciso di esonerarci dai nostri voti religiosi.

Se è vero che il contesto di pressione morale e il vicolo cieco in cui ci siamo trovate ci ha costretto, lo scorso ottobre, a chiedere, contro la nostra più profonda volontà, di essere esonerate dai nostri voti, visto che non è mai stata offerta altra soluzione per preservare la nostra comunione con la Chiesa, oggi siamo profondamente ferite e dolorosamente sorprese che Roma abbia preferito dar seguito a questa nostra richiesta piuttosto che addivenire alle soluzioni di pacificazione da noi proposte e che erano alla nostra portata.

Di conseguenza, da oggi noi non siamo più una congregazione religiosa, ad eccezione di cinque sorelle, nella Maienna, che hanno accettato le decisioni di Roma e la loro messa sotto tutela [è stata nominata una commissaria].

Certo, noi non abbiamo vissuto questi due anni dolorosi per perdere anche il tesoro che è per noi il carisma ricevuto da Madre Maria della Croce, e vogliamo continuare a vivere insieme in una vita di preghiera e di servizio.

Ci è stato chiesto di abbandonare il nostro abito e le nostre case religiose.

La gerarchia della Chiesa ha quindi creduto di dover cambiare atteggiamento nei nostri confronti: ne prendiamo atto!

Paradossalmente e misteriosamente, noi viviamo più di prima quanto costituisce il cuore della nostra vocazione: sull’esempio della Santa Vergine Maria prendiamo la nostra parte di sofferenza per il compimento del piano del Redentore, nella riparazione, per la salvezza delle anime, per la santificazione dei sacerdoti, per la Chiesa così deturpata da ogni sorta di scandalo, per il mondo.
Se Cristo, Sposo delle nostre anime, ci giudica degne di portare una tale Croce, non possiamo che renderGli grazie, nonostante tutto!

Noi ringraziamo tutti quelli che ci hanno sostenuto e incoraggiato e che continuano a farlo, desiderose di proseguire il cammino nello spirito e i valori che sono sempre stati nostri. Magnificat!

Le Piccole Suore di Maria

Comunità di Saint-Aignan
Comunità di Lagardelle
Comunità di Castelnau







 



giugno 2019
AL SOMMARIO ARTICOLI DIVERSI