Riflessioni di un cattolico “fuori tempo”

di Catholicus





Spesso la mente di chi si ostina a voler rimanere cattolico, come lo erano i suoi padri, nonni, antenati, si affolla di pensieri e riflessioni dal sapore amaro, prodotto dal crescente affievolimento della genuina fede cattolica, con le sue certezze, i suoi pilastri.
Uno così si sente come “fuori tempo”, un sopravvissuto ad una civiltà scomparsa, ad un’epoca giunta al capolinea, e questo perché è un semplice cattolico fedele al magistero ed alla dottrina che sono persistite per quasi due millenni di storia cristiana; magistero e dottrina oggi sostituite da una babele di proposizioni incoerenti e contraddittorie, a cui diventa impossibile affidare la propria vita ed il proprio destino eterno.

Il tempo di un tipo del genere è ormai come esaurito; oggi la scena è occupata da una nuova figura di cattolici: i  “cattolici adulti”, spesso saccenti ed intolleranti, che di tutto discettano e sentenziano, tranne che della vera religione, dello scopo per cui ci è stata rivelata: la salvezza eterna dell’anima umana; la vera religione con i suoi comandamenti, precetti, esortazioni alla virtù ed alla santità di vita, con il suo catechismo di San Pio X, i Novissimi, le opere di misericordia spirituali e corporali, ecc. ecc.; la vera religione dove non c’era spazio per i temi modernisti come comunismo, luteranesimo di ritorno, ecumenismo suicida, sincretismo, ecologia, raccolta differenziata, meticciato, sostituzione etnica.

Il “cattolico fuori tempo” preferisce rimanere ancorato alla Chiesa dei papi di prima del Concilio Vaticano II,  per procedere su terreno solido, sicuro ed affidabile, anziché avventurarsi nelle paludi infide e pericolose sortite dal Vaticano II e ampliate nel post-concilio dai papi postconciliari, dai moderni teologi della Nouvelle Théologie e della Teologia della Liberazione, che hanno ribaltato la Verità Rivelata e la retta dottrina cristiana bi-millenaria. Questo cattolico rigetta in toto la propaganda anticattolica dei media di regime, laici e pseudo cattolici, oggi tutti in mano ai modernisti e ai progressisti, divenuti inflessibili ed intolleranti da quando sono riusciti a prendere il potere.
Uno così si presenta agli occhi dei modernisti come un cattolico “OGM free”, come si usa dire oggi, e cioè un cattolico privo di organismi geneticamente modificati che, nel nostro caso, sono i vari tipi di progressisti e neomodernisti, questi ultimi peggiori dei loro precursori, come diceva lo stesso Jean Guitton, il grande amico di Paolo VI, che affermava che il modernismo originario (da Pio IX a San Pio X), era un semplice raffreddore rispetto al neomodernismo, che è una polmonite; parole da credersi dette da un personaggio così vicino al Papa che promosse il neomodernismo cattolico.

Le riflessioni che affollano la mente di tale cattolico, che sembra in via di estinzione, se non fosse per l’aiuto della Santissima Vergine, sono del tipo che ci piace elencare qui di seguito.

Un papa come Bergoglio, che elogia pubblicamente i peggiori nemici storici di Cristo e della Chiesa Cattolica (dalla Bonino ai luterani, dagli Ebrei ai musulmani, dai massoni agli omosessuali); e che non perde occasione per offendere i veri cattolici rimasti (con tali offese si è riempito un libro intero: https://denzingerbergoglio.com/); e che perseguita senza alcun motivo gli ordini religiosi di osservanza cattolica e mariana (Francescani/e dell’Immacolata, piccole sorelle di Maria SS.ma, Famila Christi, ecc.), e gli intellettuali laici presenti nelle università cattoliche (sbattuti fuori da un giorno all’altro, senza preavviso né alcuna motivazione ufficiale) …. un papa che odia i veri cattolici dicendo che sono divisivi e non inclusivi, che discriminano, mentre secondo lui dovrebbero accogliere tutti: pubblici peccatori impenitenti, eretici, scismatici, seguaci di religioni non cristiane, senza preoccuparsi di far ravvedere i primi, far rientrare nella Chiesa Cattolica i secondi e di far convertire gli altri alla sola vera religione in grado di condurre gli uomini alla salvezza eterna, cioè il  Cristianesimo … un simile personaggio lo si può ancora considerare Vicario di Cristo? Oppure anche semplicemente cattolico o cristiano? Per farlo, bisogna essere accecati dallo spirito di menzogna e falsità di origine luciferina, con il cervello ridotto in poltiglia.

Un papa così, può essere solo un agente del Nemico di Cristo e dell’umanità intera, infiltratosi nelle fila della Sua Chiesa per minarla e distruggerla dall’interno, con astuzia, abilità tipiche del serpente infernale dell’Eden; un agente infiltratosi per completare l’opera iniziata sessant’anni or sono dal clero massone modernista con la conquista del ponte di comando della barca di Pietro e il cui primo atto si svolse nel Conclave del 1958, quando il cardinale Giuseppe Siri, eletto papa, fu costretto a rinunciare all’elezione, già accettata con la scelta del nome (Gregorio XVII), a seguito di minacce alla sua vita, alla vita dei suoi familiari, alla vita della Chiesa di oltrecortina ed alla integrità dello stesso Vaticano.

Nell’osservare i mezzi di comunicazione (stampa, TV, radio), laici e cattolici, locali o nazionali, che martellano ogni giorno a favore dell’immigrazione islamica afroasiatica, con la conseguente sostituzione etnica (meticciato); a favore di nuovi modelli di false famiglie fatte di omosessuali e di lesbiche; a favore della diffusione dell’antiumana ideologia del “gender”; a favore di ogni sorta di pseudo religioni (luteranesimo, anglicanesimo, islamismo), mi sono ricordato di una storiella sulla libertà d’informazione e di pensiero dell’epoca del dominio sovietico. Un ingegnere russo fu inviato in viaggio premio negli USA, perché si rendesse conto della degenerazione della società capitalista occidentale. Durante il suo soggiorno il nostro, che chiameremo Ivan, fa amicizia con un collega statunitense, diciamo Bill,  e i due si scambiano qualche confidenza. Ivan dimostra interesse per l’“american way of life”. Però anche in Russia si vive bene, sai? egli dice; io, ad esempio, possiedo l’automobile, il frigorifero e la televisione. Dalla vostra TV, però, vedo che voi potete criticare il governo, cosa impossibile da noi. Certo che lo facciamo, ribatte Bill, ogni volta che ci vogliono rifilare notizie false. Ma voi, in Russia, riuscite a capire quando vi danno notizie false? Certo che ci riusciamo, risponde Ivan, anzi, ti dirò che in Russia siamo soliti distinguere le notizie forniteci da stampa, radio e TV in tre categorie. Ah si? E quali sarebbero queste tra categorie? dice Bill. Eccole qua, prosegue Ivan: notizie vere, notizie probabili e notizie false; e come fate a catalogare una notizia ad una o ad un’altra categoria? Niente di più semplice, spiega Ivan: nella prima categoria, quella delle notizie vere, includiamo il segnale orario, nella seconda, quella delle notizia probabili,  mettiamo le previsioni del tempo, nella terza, infine, quella delle notizie false, facciamo rientrare tutte le altre notizie diffuse dai media sovietici.
Ecco, mi son detto, oggi in Occidente, già definito “mondo libero” in contrapposizione al dominio sovietico, siamo messi come  i cittadini sovietici all’epoca della dittatura comunista. L’attuale regime politico-religioso dell’Occidente, non più di ispirazione cristiana, è una riproposizione di quello sovietico, con gli stessi mali, adattati alla bisogna per meglio ingannare gli ingenui.
Di fronte a questa invadenza di stampo massonico e quindi satanico, quello che mi conforta è che l’intervento della divina Provvidenza, con i suoi disegni imperscrutabili, fa sì che i piani del diavolo finiscano sempre in fumo. 
Così sarà sicuramente anche stavolta, anche se adesso non siamo  in grado di prevederne i tempi ed i modi. I mondialisti, i globalisti, gli immigrazionisti, gli anticattolici saranno sicuramente sconfitti, e con loro il loro ispiratore  tenebroso.
Nel frattempo io continuo a tenere presenti le parole che la nostra Madre Celeste rivolse a Suor Lucia a Fatima: “quando tutto sembrerà perduto, allora io sarò con voi … alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà”.

Di fronte  ad un clero che sembra più impazzito, a vescovi, cardinali, superiori di ordini religiosi, semplici preti che continuano a contraddire vergognosamente tutto il magistero, la dottrina, l’insegnamento di due millenni di storia cristiana, dimostrando così di essere totalmente accecati dal demonio, più domande mi assalgono, togliendomi il sonno: fin dove vorranno arrivare questi traditori di Nostro Signore? Questi novelli Giuda? Fin dove si spingeranno, appoggiandosi al potere politico manovrato dalla massoneria? Fino a quando il Signore li lascerà fare?
La beata Katharina Emmerick, nelle sue visioni profetiche della Chiesa dei due papi, mi conforta affermando che “il Signore aveva altri progetti”. Forte allora delle promesse della Santissima Madre di Nostro Signore, mi armo di santa pazienza, fiducioso nella vittoria finale dell’Onnipotente, intensifico la recita quotidiana del Santo Rosario; e penso che quanto più numerosi saremo in questa santa devozione mariana, tanto più  robusto sarà l’argine che innalzeremo contro  la marea montante della deriva che attanaglia la Chiesa Cattolica.

In questa ottica, mi viene in mente una singolare, quanto esemplare vicenda appresa tempo fa dal TG di un canale televisivo indipendente: un ascoltatore riferiva di esser stato ricoverato in ospedale e di aver portato con sé la corona del Rosario, che recita ogni giorno. Quando decise di recarsi nella cappella del nosocomio, quale non fu la sua sorpresa nel vedere che sull’altare  mancava il crocifisso. Ne chiese allora il motivo al cappellano, che rispose candidamente che era stato tolto per non offendere i non credenti e i seguaci delle altre religioni. Così il brav’uomo si fece portare da casa un crocifisso da tavolo e lo portò con sé in cappella, ponendolo sull’altare. Finita la preghiera tornò in camera, lasciando però il crocifisso sull’altare. Il giorno dopo, tornando in cappella, lo trovò gettato per terra in un angolo; il giorno appresso il crocifisso era scomparso. Il poveretto riferì la cosa ad un suo amico e questi gli disse: “lascia fare a me, so come rimediare”. Il giorno seguente l’amico si presentò in ospedale con un grosso crocifisso e lo pose sull’altare. Il cappellano, venutolo a sapere, andò su tutte le furie e chiamò i carabinieri  affinché provvedessero a rimuovere e portar via quell’ingombrante e sgradito simbolo cristiano.

Ogni commento a questa vicenda è del tutto superfluo: si tratta dell’esempio del tradimento dei chierici nei confronti di Nostro Signore; e della perseveranza di tanti fedeli nella vera fede.  Entrambe le cose giungeranno al cospetto del Giudice supremo e riceveranno l’adeguata ricompensa.




 



luglio 2019
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