Sinodo sull’Amazzonia: «L’abisso chiama l’abisso»



Articolo pubblicato sul sito francese della Fraternità San Pio X:
La Porte Latine




 


Copertina dell' Instrumentum laboris del Sinodo sull'Amazzonia

Il 17 giugno 2019, il Vaticano ha pubblicato l’Instrumentum laboris del prossimo Sinodo per l’Amazzonia, intitolato: “Nuovi cammini per la Chiesa e per un’ecologia integrale”.


L’Amazzonia, il suo fiume, la sua foresta, i suoi «popoli indigeni in isolamento volontario» cioè le sue tribù, … ecco il nuovo orizzonte insostituibile della Chiesa conciliare.
L’Instrumentum laboris vi vede un «locus theologicus», «un luogo teologico da cui si vive la fede ed è anche una fonte peculiare della rivelazione di Dio. Questi spazi sono luoghi epifanici dove si manifesta la riserva di vita e di saggezza per il pianeta, una vita e una saggezza che parlano di Dio» (n° 19).
In breve, un meraviglioso panteismo animista che sarebbe sacrilego evangelizzare. Una rivisitazione ecclesiastica della mitologia presentata dal film Avatar.

Ma attenzione, le fantasie di questi apparecchiamenti ecclesiastici sono pieni di secondi fini.
Il Sinodo invita la Chiesa a tenere «conto del ruolo centrale che esse [le donne] svolgono oggi nella Chiesa amazzonica» (n° 129, 3) e anche ad aprire «nuovi spazi per ricreare ministeri adeguati a questo momento storico. È il momento di ascoltare la voce dell’Amazzonia» (n° 43). Cosa che viene precisata più avanti «si studi la possibilità di ordinazione sacerdotale di anziani, preferibilmente indigeni, rispettati e accettati dalla loro comunità, sebbene possano avere già una famiglia costituita e stabile» (n° 129, 2).

Se non si fosse capito bene lo scopo di questa logorrea ecologico-panteista, eccone la chiave: il sacerdozio femminile e l’abolizione del celibato sacerdotale.

E subito ci si chiede: perché fermarsi lì? L’amazzonia deve prepararci ad accettare una nuova rivoluzione liturgica in cui «il popolo povero e semplice esprime la sua fede attraverso immagini, simboli, tradizioni, riti e altri sacramentali» (n° 126).

Addio vecchia chiesa conciliare e avanti verso il nulla.




agosto 2019
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