Bergoglio conferma di adorare un altro dio


di Belvecchio






Questo 5 settembre 2019, Bergoglio ha voluto ribadire che gli uomini non sono creature di Dio, e che i cattolici non sono figli di Dio. Lo ha spiegato ai giovani riuniti nello stadio Maxaquene a Maputo in Mozambico.
http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2019/september/documents/
papa-francesco_20190905_giovani-mozambico.html

La gioia di vivere è una delle vostre principali caratteristiche, la caratteristica dei giovani, la gioia di vivere, come si può sentire qui! Gioia condivisa e celebrata, che riconcilia, e diventa il miglior antidoto per smentire tutti quelli che vi vogliono dividere – attenzione: che vi vogliono dividere! –, che vi vogliono frammentare, che vi vogliono contrapporre. Come si sente, in alcune regioni del mondo, la mancanza della vostra gioia di vivere! Come si sente, in alcune regioni del mondo, la gioia di essere uniti, di vivere insieme, diverse confessioni religiose, ma figli della stessa terra, uniti.
Grazie di essere qui alle diverse confessioni religiose. Grazie perché vi incoraggiate a vivere la sfida della pace e a celebrarla oggi insieme come famiglia, compresi coloro che, pur non appartenendo ad alcuna tradizione religiosa, sono venuti per partecipare... Così sperimentate che tutti siamo necessari: con le nostre differenze, ma necessari. Le nostre differenze sono necessarie. Insieme, come vi trovate adesso, voi siete il palpito di questo popolo, dove ognuno svolge un ruolo fondamentale, in un unico progetto creativo, per scrivere una nuova pagina di storia, una pagina piena di speranza, piena di pace, piena di riconciliazione.


Il Mozambico, ex colonia portoghese, conta circa 25 milioni di abitanti, di etnia Bantù, con la presenza di circa 500.000 bianchi prevalentemente di origine portoghese; questo aiuta a spiegare come il 60% circa della popolazione sia composto da animisti, mentre il restante 40% circa sia di religione cristiana, soprattutto cattolica.
Ora, anche a voler considerare che la maggior parte dei giovani riuniti nello stadio fossero cattolici, resta il fatto significativo che, come dice Bergoglio, i giovani abbiano offerto uno spettacolo di benvenuto fatto di canti e di balli non certo cattolici: canti e balli tribali.




E ciò nonostante, Bergoglio parla del pastore che incontra la sua gente: «Cosa può esserci di più importante per un pastore che stare con la sua gente? Cosa c’è di più importante per un pastore che incontrarsi con i suoi giovani?».
La cosa non è scandalosa, come sembra apparire, perché Bergoglio si sente il “pastore” di tutti: animisti, cristiani e non appartenenti “ad alcuna tradizione religiosa”. Scandaloso è invece il fatto che un papa cattolico non abbia speso una parola per invitare tutti a convertirsi all’unica religione vera, quella di Nostro Signore Gesù Cristo unico Salvatore del mondo. Quel giorno, a Maputo, il grande assente è stato proprio Gesù Cristo.
Era presente invece la leggenda bergogliana della necessità delle diverse religioni: «Così sperimentate che tutti siamo necessari: con le nostre differenze, ma necessari. Le nostre differenze sono necessarie».

E sono necessarie perché compongono «la gioia di essere uniti, di vivere insieme, diverse confessioni religiose, ma figli della stessa terra, uniti».
Non più creature e figli di Dio, quindi, tutti saremmo germogli spontanei sbocciati dalla terra, che è la stessa terra di tutti; e come la vegetazione è variegata, non per volontà di Dio, ma per germinazione spontanea, così noi uomini saremmo parimenti diversi, per etnia, usi, costumi e “religioni”.

E’ un inno alla “madre terra”, che fa tornare la storia del mondo indietro di qualche migliaio di anni, quanto gli uomini, figli della caduta col peccato originale, si davano per dei e adoravano la natura e i fenomeni naturali.
Dopo più di duemila anni dalla venuta di Cristo, oggi, quello che dovrebbe essere il Suo Vicario in terra gira il mondo a rendere omaggio alla madre terra e ad invitare tutti ad adorarla usando l’assurda parafrasi della “cura del creato”.

Più che di immanentismo e di relativismo, Bergoglio è il campione dell’apostasia, infaticabile apostolo della sostituzione di Dio con la natura. Agente, propagandista e caporione di quella religione naturale che è parto del diavolo e che è propedeutica all’avvento dell’Anticristo.









settembre 2019

AL SOMMARIO ARTICOLI DIVERSI
AL PONTIFICATO DI PAPA FRANCESCO