Il vescovo conciliare Mons. Huonder,

predica in un Priorato della FSSPX


di Francesca de Villasmundo


Pubblicato su Media Press Info






«Conformemente ad un desiderio espresso da molto tempo, Monsignor Huonder si è ritirato in una casa della Fraternità San Pio X. Il solo ed unico fine di questa decisione è di quello di dedicarsi alla preghiera e al silenzio, celebrare esclusivamente la Messa tradizionale e di lavorare in favore della Tradizione, unico mezzo di rinnovamento per la Chiesa», comunicavano congiuntamente Mons. Huonder, vescovo di Coira in pensione, e Don Davide Pagliarani, Superiore Generale della Fraternità San Pio X, lunedì 20 maggio 2019.

Parallelamente, Mons. Huonder scriveva ai fedeli della diocesi di Caira, una lettera con la quale spiegava che «Conformemente ai desiderii di Papa Francesco, io mi sforzerò [a Wangs] di contribuire all’unità della Chiesa, non praticando l’esclusione, ma condividendo delle cose in grado di accompagnare le persone in vista di questa integrazione».

Per rassicurare i sacerdoti della Fraternità Sacerdotale San Pio X, giustamente turbati in vista dell’arrivo di questo vescovo conciliare che è stato, non solo vescovo di Coira, ma anche presidente della molto ecumenica Communauté de travail des Églises chrétiennes en Suisse (CTEC), insieme alla vicepresidente, la “pastora” Adele Kelham, fu detto che Mons. Huonder non avrebbe condotto alcun apostolato né svolto alcun ministero.

I mesi passano e le buone intenzioni di trascorrere il tempo in silenzio e in preghiera svaniscono. Il giorno della festa dell’Assunzione, Mons. Vitus Huonder ha celebrato una Messa cantata nella chiesa del Priorato della Fraternità, San Carlo Borromeo a Oberriet, in Svizzera.

Nel marzo 2019, Media Press Info, a proposito delle consacrazioni episcopali nella Chiesa conciliare, scriveva:
«Come ricordava nel 2005 il Reverendo Padre Pierre-Marie, O. P., nel numero 50 de Le Sel de la terre, “Mons. Lefebvre, visibilmente suscitato a Dio, per sostenere il piccolo gregge di fedeli, non ha mai messo in dubbio la validità del nuovo rituale per le consacrazioni episcopali, pubblicato da Roma”, tuttavia, egli sottolineava che “in ragione del disordine generalizzato, sia a livello liturgico sia a livello dogmatico, si possono avere delle serie ragioni per dubitare della validità di certe consacrazioni episcopali”.
Ora, il disordine generalizzato sia a livello liturgico sia a livello dogmatico, non ha smesso di aumentare né e Roma, né nelle diocesi, e  a partire dal Vaticano II la crisi nella Chiesa si è intensificata ai quattro angoli dell’universo; così le serie ragioni per dubitare della validità di certe consacrazioni episcopali hanno potuto solo moltiplicarsi nel corso dei decenni di questa rivoluzione conciliare che non finisce mai.
Che si voglia o no, anche la consacrazione episcopale di Mons. Huonder non può sfuggire a questo dubitare».

In contraddizione con tale prudente dottrina sulle consacrazioni episcopali conciliari, di Mons. Lefebvre, Fondatore della Fraternità San Pio X, Mons. Huonder risulta essere autorizzato, certo dagli attuali superiori della Fraternità, a celebrare la Messa nei Priorati della stessa Fraternità; con la conseguenza che nella Fraternità si sta attuando un cambio della dottrina sacramentale.




settembre 2019

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