BERGOGLIO, IL METICCIATO, I PRETI RIGIDI,
IL CLIMA.
STRANE OSSESSIONI SENILI.


di Marco Tosatti


Pubblicato il 26 settembre 2019 sul sito dell'Autore Stilum Curiae




Incontro con i Gesuiti a Maputo, in Madagascar, 5 settembre 2019



Presentazione di Marco Tosatti

Cari Stilumcuriali, la conversazione avuta dal Pontefice regnante con i gesuiti nel suo viaggio in Africa recente ha offerto molti spunti di riflessione, e –permettetemi – anche di stupore, e indignazione.
Super Ex in questo commento ne ha sottolineati alcuni. Personalmente, mi ha colpito molto l’elogio del meticciato, come valore assoluto. Mi chiedo se papa Bergoglio abbia chiaro che cosa sia stato il processo di “meticciato” nel corso della Storia. Quante lacrime e sangue abbia prodotto, per esempio, nel sub-continente da cui proviene, e come in altre parti del continente, vedi America del Nord, o in Australia e Nuova Zelanda, i locali siano stati così meticciati che sono praticamente scomparsi. O in Egitto, per esempio, dove gli autoctoni – che, stranamente, sono ancora cristiani – siano stati così meticciati da essere ancora oggi oggetto di persecuzione continua. E gli esempi potrebbero continuare a lungo.
E adesso il Primate d’Italia, vescovo di Roma (?!) ci incita, sull’onda della ripresa alla grande del traffico di umani dall’Africa, complice il Governucolo dalla Chiesa sponsorizzato e partorito, a lasciarci meticciare.
Grazie, prima Lei, Santità! Ma come sono bravi questi vescovi e preti! Tutti meticci con la pelle e la Patria degli altri….




Ora abbiamo la conferma: i preti abusatori, i molestatori, i pedofili che violentano i bambini…non sono un vero problema. Il problema sono i sacerdoti rigidi, con il cappello a falde. Basta rileggere un passo dell’ennesima intervista a padre Spadaro su Repubblica, per comprendere meglio il Bergoglio-pensiero:
Non avete mai visto giovani sacerdoti tutti rigidi in tonaca nera e cappello a forma del pianeta Saturno in testa? Dietro a tutto il rigido clericalismo ci sono seri problemi. Una delle dimensioni del clericalismo è la fissazione morale esclusiva sul sesto comandamento…”.

Tralasciamo di analizzare la sicumera, l’arroganza, l’imprudenza con cui l’uomo si esprime abitualmente e troppo frequentemente, e pensiamo bene al contenuto. Il sesto comandamento condanna gli atti impuri, quindi, per esempio, proprio gli abusi di prelati omosessuali su giovani seminaristi; quindi gli atti pedofili!

No, non è questo il problema, spiega l’uomo che si è circondato di persone con un passato quantomeno discutibile, che ha assolto gli atti immorali di Ricca con una battuta (“Chi sono io per giudicare?”), che ha protetto sino all’inverosimile il cardinal Donald Wuerl, accusato di aver coperto degli abusatori; che ha strappato da un processo argentino per immoralità monsignor Zanchetta; che ha visto decimare il suo famoso C9, perché ben due dei suoi pupilli sono stati costretti dalla magistratura a rendere conto del fatto di aver coperto abusatori; che ha difeso a spada tratta ecclesiastici pedofili cileni sollevando un polverone mondiale…!

La Chiesa è sconvolta dagli scandali sessuali, ma cosa volete che sia!

Il sesto comandamento, poi, condanna anche l’adulterio, per sdoganare il quale il nostro ha convocato un sinodo farsa e imposto un documento eretico, Amoris laetitia. Ma volete davvero rimanere alla condanna vetero testamentaria dell’adulterio?

Se poi l’adulterio distrugge le famiglie, lascia soli i figli, diventa spesso motivo di ricorso all’aborto…volete per caso paragonare queste quisquilie con la gravità costituita dai 5 sacerdoti nel mondo che portano il Saturno?
Loro sono il cancro nella Chiesa, ve lo dico, io, il misericordioso!

E la prostituzione? Non è forse generata dalla violazione del sesto comandamento? Non provoca forse la schiavizzazione di innumerevoli donne?
Sarà pure, ma portare il Saturno…

Pedofilia, abusi omosessuali, adulteri, aborti, prostituzione, gender, utero in affitto…cosa volete che siano? Queste cose, tutte connesse al sesto, stavano a cuore ad Albino Luciani,  a Giovanni Paolo II, al cardinal Caffarra, a Benedetto XVI, ai quei retrogradi dei professori dell’Istituto guidato da monsignor Livio Melina… Degli ossessionati.

Come ossessionati dal quinto sono i pro life e ossessionati dal primo sono coloro che non vogliono confondere Manitù, Baal e Allah con Gesù Cristo.

Per fortuna è arrivato Bergoglio a toglierci dalle ossessioni. A imporci l’unica ossessione accettabile, buona, santa: l’ossessione per i migranti e per il clima.





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