“Padre, potrei dare un cellulare ai miei figli?”


di Don Pierre Roy, SAJM


Pubblichiamo un intervento di Don Pierre Roy, presente sul suo sito “Canada fidele”, dove egli, con la modalità della domanda e risposta, offre degli opportuni suggerimenti ai fedeli.
Questo intervento verte sull’uso diffuso dei telefoni cellulari anche in seno alle famiglie tradizionali.
E’ comprensibile che oggi perfino i genitori tradizionali subiscano l’influenza del mondo moderno in cui sono immersi, ma allora è ancora più opportuno ricordare i pericoli a cui oggi si va incontro, in particolare con l’uso indiscriminato dell’elettronica e la diffusione dei telefoni cellulari presso i giovani.
Da notare che Don Pierre Roy chiude il suo intervento con una raccomandazione che è molto realistica: l’effetto emulazione, anche in seno alle famiglie tradizionali, realizza in pratica la diffusione di comportamenti che molti in teoria non esitano a rigettare.

La perniciosità delle suggestioni moderne è un male difficile da contrastare, a maggior ragione, quindi, è estremamente necessario che i genitori facciano il possibile perché certe abitudini e certi comportamenti moderni non passino quasi inavvertitamente ai loro figli e, più in generale, ai giovani con cui sono in contatto.





Mi stupisco nel vedere che diversi giovani delle nostre missioni sembrano avere il cellulare quando certamente non hanno ancora raggiunto l’età e la maturità per poter utilizzare tali oggetti.

E’ di vitale importanza non mettere i cellulari nelle mani dei ragazzi, e questo per diversi motivi. Innanzitutto perché i mezzi elettronici fanno vivere i giovani in un mondo artificiale; poi perché i cellulari danno loro accesso a cose poco raccomandabili.
Se solo i genitori sapessero quanti giovani perdono la loro innocenza a causa dei cellulari, eviterebbero certamente di mettere questi oggetti nelle mani dei loro figli.

Prima di tutto, i cellulari fanno vivere giovani e meno giovani in un mondo artificiale. Recentemente ho letto uno studio che dimostra che i cellulari sono programmati per creare dipendenza in coloro che li possiedono. Lo studio mostra che la cosa è spinta al punto che perfino i colori scelti sui nostri schermi sono programmati per creare dipendenza. In esso si consiglia anche di usare i nostri schermi a “livelli di grigio” per combattere l’attrazione che esercitano su di noi. E’ quello che ho fatto io stesso e posso testimoniare che la visione è meno coinvolgente in scala di grigi.

Tanti giovani passano ore e ore a giocare ai videogiochi con i loro cellulari, mentre invece la loro età li predispone a divertirsi in seno alla natura che il Signore ha creato.
Questi videogiochi rendono i giovani estremamente pigri e irresponsabili. La vera natura non perdona: quando si muore, si muore. Nei videogiochi, si può morire più volte al giorno e tuttavia continuare a giocare; così si perde ogni senso di responsabilità per le nostre azioni.

Il confessionale insegna ai sacerdoti che uno degli effetti abominevoli dei cellulari sui giovani è che cadono con estrema facilità nella pornografia e nei peccati che ne derivano, così diventando a volte per lunghi anni prigionieri dei peccati mortali, mettendo in pericolo loro stessi e a volte compromettendo la loro virtù per il resto della loro vita.

Genitori, a volte pensate che i ragazzi abbiano solo un cellulare, e non abbiano Internet, così che non potrebbero accedere al male. Ricredetevi! I ragazzi appartengono alla generazione più giovane: l’informatica è il loro mondo molto di più di quanto sia il vostro. Essi sono facilmente in grado di arrivare alle vostre “password” e aprire le porte di un mondo che a voi potrebbe essere estraneo.

Padri di famiglia, ricordate la vostra adolescenza, ricordate quanto sia travagliata questa età, specialmente per la sessualità dei giovani. Credete davvero che i vostri ragazzi siano così virtuosi da non cedere alla tentazione di guardare quel diluvio di impurità che è a loro disposizione in pochi click?
Abbiate pietà delle loro anime e delle vostre, perché voi siete responsabili di ciò che accade in casa. Queste cose sono così gravi che non si può fingere di ignorarle.

Cari genitori, riassumendo, io non vedo perché un giovane che vive ancora in casa e non lavora debba avere un cellulare. Cercate di allontanare il più possibile i vostri figli dal possesso di tali oggetti. Quando l’età e le circostanze non permettono più di privarli di essi, assicuratevi che i più piccoli non abbiano accesso al cellulare dei più grandi.

Infine, ricordate che quando prendete una decisione nella vostra famiglia, in un certo senso finite col coinvolgere le altre famiglie delle nostre missioni: i giovani di altre famiglie vorranno necessariamente avere accesso a ciò a cui i vostri giovani hanno accesso. Quante volte mio padre mi ha detto: “Non vi ho educato come avrei voluto; la pressione delle altre famiglie della Tradizione non mi ha dato altra scelta che fare concessioni che non avrei mai voluto fare.”



NOTIZIA






Don Pierre Roy è stato ordinato sacerdote nel 2011 nel seminario della Fraternità San Pio X a Winona, USA. Egli ha svolto il suo ministero in Quebec, Canada fino a quando, il 3 giugno 2016, ha pubblicato una lettera aperta dove spiega i motivi che lo hanno indotto a lasciare la Fraternità San Pio X.
Da allora è entrato a far parte della “Resistenza” cattolica ed ha deciso di svolgere il suo apostolato nelle regioni dell’Acadia, in Canada, per sostenere i fedeli del luogo che hanno difficile accesso alle cappelle tradizionali.





febbraio 2020
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