L’ULTIMA BATTAGLIA DEI POPOLI

Proviamo a fare il punto della situazione


di Francesco Lamendola


Articolo pubblicato sul sito Accademia Nuova Italia







La crisi che stiamo vivendo investe contemporaneamente una pluralità di piani: quello finanziario, quello economico, quello sanitario, quello sociale, quello culturale, quello psicologico, quello morale, quello religioso, e perfino quello linguistico: dimmi che parole adoperi e ti dirò cosa pensi.
Se ci si vuole orientare e fare un po’ di chiarezza in quel che sta accadendo è necessario riconoscere come si tratti delle diverse facce o manifestazioni d’una stessa cosa, ma anche quale ne sia l’origine, e quale il nucleo centrale della strategia delle forze che stanno aggredendo i popoli. Perché di una strategia si tratta: e lasciamo che gli sciocchi benpensanti rifiutino sdegnosamente questa chiave di lettura per non abbassarsi al livello dei volgari complottisti.



Dante: Il Conte Ugolino

Le forze del male e dello sfruttamento esistono dacché esiste l’uomo: Caino che uccide suo fratello Abele ne è il prototipo!  Oggi la politica è bloccata: destra e sinistra sono entrambe sul libro paga del potere usuraio profondo, e della democrazia resta solo la facciata, per gettare un po’ di fumo negli occhi all’opinione pubblica!


Dunque, per trovare il bandolo della matassa bisogna andare parecchio indietro. Quanto? Un bel po’ di secoli; e probabilmente più indietro ancora, di qualche millennio. Non si creda che sia una battuta: le forze del male e dello sfruttamento esistono dacché esiste l’uomo. Caino che uccide suo fratello Abele ne è il prototipo; o, se si preferisce la cultura classica, Eteocle e Polinice che si uccidono a vicenda, o Romolo che uccide Remo. Le forze del male hanno a che fare col denaro e col potere, o con le due cose insieme. A un certo punto, denaro e potere sono divenute le due facce di una stessa medaglia, e da quel momento le forze del male si sono strutturate, ramificate, e si sono fatte sempre più astute, poiché hanno compreso che la posta in gioco poteva essere gigantesca, addirittura planetaria.
Ciò è accaduto verso la fine della civiltà cristiana medievale, quando l’usura, che era sempre esistita, ha iniziato a prendere uno sviluppo abnorme all’interno dell’economia, intrecciandosi col nascente capitalismo, pur non identificandosi del tutto con esso.
Alle soglie del mondo moderno, il re di Spagna Carlo V riesce a farsi eleggere imperatore del Sacro Romano Impero corrompendo i principi elettori tedeschi a suon di monete d’oro che gli vengono gentilmente prestate, e non certo a titolo di dono gratuito, dai grandi banchieri Fugger, divenendo così il sovrano (in apparenza) più potente al mondo.
Da quel momento, la finanza ha cominciato a lavorare per conto proprio, separandosi, un poco alla volta, dall’economia reale: fino alla presente aberrazione, di una finanza che è centinaia di volte più ricca dell’economia, e che continua a stampare moneta e ad emettere titoli e obbligazioni, benché non esista affatto il controvalore di essi in beni e servizi reali.
Nel corso dei secoli la finanza speculativa si è insinuata nei gangli vitali del potere e si è dotata di una struttura duttile e resistente al tempo stesso, la massoneria, a sua volta organizzata su diversi livelli e ramificata in ogni parte del mondo.




Alla radice del male c’è sempre: l’usura, che è il parassitismo per il parassitismo, fine a se stesso! L’odierna aberrazione è quella di una finanza che è centinaia di volte più ricca dell’economia, e che continua a stampare moneta e ad emettere titoli e obbligazioni, benché non esista affatto il controvalore di essi in beni e servizi reali!


Si è formata così una società parallela a quella visibile, formata da pochi individui ricchissimi e senza scrupoli, il cui scopo era quello – anche lottando fra loro, senza dubbio – di mettere nella rete non questo o quello Stato, ma l’intera umanità e di fare in modo che popoli, governi, imprenditori, mercanti, lavorassero per il loro utile esclusivo, sfruttandoli senza nulla dare in cambio: senza creare nuovi posti di lavoro, senza avere alcuna cura dell’ambiente, senza reinvestire i loro colossali profitti in opere di pubblica utilità. Il parassitismo per il parassitismo, fine a se stesso.
E mano a mano che la macchina infernale acquistava potenza e si estendeva ovunque, sparivano le voci che avrebbero potuto mettere in guardia, e una coltre pesantissima di conformismo scendeva sulla società, a partire dai cosiddetti mezzi d’informazione.
Oggi è altamente ironico che questi servi stipendiati della disinformazione sistematica ci intronino gli orecchi con la filastrocca che dobbiamo fidarci di loro; che loro e nessun altro è in grado di darci le vere notizie; che loro incarnano la professionalità, e questo mentre tutti i grandi mezzi di comunicazione sono nelle mani dei loro padroni e burattinai, e ripetono senza sosta gli stessi mantra, fino a ottenere il completo lavaggio del cervello della popolazione.
Anche le grandi istituzioni internazionali, ONU, OMS, FAO e UNESCO, sono sul libro paga: sono letteralmente spezzoni del potere massonico, emanazioni obbedienti dei suoi interessi. È esso che le finanzia, e dunque non lo fa certo per nobili fini ideali, ma al preciso scopo di spremerne il massimo utile possibile.




Verso un “nuovo modello di famiglia”, con la benedizione della “Neochiesa”? Oggi si possono avere bambini anche oltre i limiti posti dalla natura, sia in termini di età, sia soprattutto in termini di sessualità, aprendo così sempre nuove e lucrose quote di mercato: ci metteranno un “cerotto” brevettato Bill Gates, o un braccialetto elettronico, o useranno il nostro telefonino per tenerci costantemente sotto controllo?


Lo stesso dicasi per la ricerca scientifica, che, come è noto, è ferma da anni, anzi da decenni. Ormai solo le più grandi banche mondiali e le maggiori multinazionali hanno i capitali necessari per condurre le ricerche, nessun privato indipendente e neppure nessun governo è in grado di far loro concorrenza.
Operando in regime di monopolio e mettendo brevetti su ogni nuovo ritrovato, fanno quel che vogliono e, per esempio, spostano i capitali destinati alla ricerca di nuovi farmaci nella fabbricazione di sempre nuovi vaccini, veri o immaginari, utili o dannosi, al fine di imporli alla popolazione, naturalmente con la volonterosa collaborazione dei governi. Ed ecco il miracolo di ministri della Sanità che restano folgorati sulla via di Damasco e, dopo un viaggio nel paradiso delle multinazionali, che  è inutile nominare perché tutti sanno dove sia, tornano in patria e dalla mattina alla sera decidono che cinque, dieci e perfino venti vaccini, come accade in Argentina, sono assolutamente indispensabili per “mettere in sicurezza” la popolazione.
Fatto strano, proprio fra i settori maggiormente vaccinati si registra il maggior numero di vittime quando si diffonde qualche virus influenzale; ma forse tanto strano non è, se si riflette che i vaccini tendono a distruggere gli anticorpi e quindi lasciano l’organismo più debole di fronte all’attacco di agenti patogeni, senza contare gli altri, innumerevoli effetti collaterali, a volte assai gravi e perfino letali.




I cosiddetti mezzi d’informazione? Oggi è altamente ironico che questi servi stipendiati della disinformazione sistematica ci intronino gli orecchi con la filastrocca che dobbiamo fidarci di loro; che loro e nessun altro è in grado di darci le vere notizie; che loro incarnano la professionalità, e questo mentre tutti i grandi mezzi di comunicazione sono nelle mani dei loro padroni e burattinai, e ripetono senza sosta gli stessi mantra, fino a ottenere il completo lavaggio del cervello della popolazione!


A questo punto abbiamo gli strumenti per capire meglio quel che è accaduto nelle vicende,  o piuttosto dietro le quinte, della storia moderna e contemporanea.
Non può essere una coincidenza che le tappe che conducono verso la concentrazione del grande potere finanziario coincidano con l’affermarsi della massoneria, e che la prima delle rivoluzioni moderne, quella inglese, con il gigantesco trasferimento di ricchezza dalla nobiltà alla borghesia, abbia avuto luogo nello Stato d’Europa ove la massoneria moderna era nata e si era per prima sviluppata; poi, a seguire, negli Stati Uniti e in Francia, la seconda e la terza rivoluzione borghese (le cosiddette “rivoluzioni atlantiche”). In tutte queste nazioni la massoneria finanziaria è arrivata segretamente al potere e ha determinato la politica interna ed estera, guerre e crisi economiche comprese.
Giungiamo così alle due guerre mondiali, che possono essere lette come lo scontro finale tra la parte del mondo già dominata dalla massoneria, e quella non ancora dominata da essa (ricordiamo che Mussolini mise fuori legge la massoneria) e che quindi resistevano alle lusinghe micidiali del “libero mercato”, cioè all’asservimento al potere usuraio delle grandi banche.




L’Italia è il solo Paese d’Europa, e forse del mondo nel quale la Guerra Fredda non è ancora finita! Solo in Italia esiste una cultura neocomunista, oggi reincarnata nella pseudo chiesa cattolica e ciò mentre la cosiddetta sinistra, tradizionale baluardo “A parole” delle classi subalterne, si è fatta zelante paladina della grande finanza massonica, globalista e turbo-capitalista!


Sappiamo che non così viene raccontata agli studenti la storia del Novecento; eppure si provi ad adottare questo punto di vista e ci si accorgerà che una quantità di tasselli, altrimenti destinati a restare inesplicabili, scivolano naturalmente al loro posto e lasciano apparire un quadro completo, coerente e razionale.
Dopo il 1945, con la vittoria apparente delle democrazie e del comunismo, si entra nella fase finale del dominio segreto (ma neanche tanto) dell’usura: ormai gli Stati, quelli vittoriosi e quelli sconfitti, sono stati messi sotto tutela dal grande potere finanziario, sono ricattati con lo strumento del debito pubblico e le armi di pressione del rating e dello spread, sono trasformati in agenzie dei suoi interessi in tutti i settori strategici, sanitario, militare, delle comunicazioni, per non parlare del cibo e dei prodotti di uso quotidiano: vedi gli organismi geneticamente modificati, le clonazioni a scopo agricolo e zootecnico, l’industria della bioingegneria nella prospettiva di un “nuovo modello di famiglia”, dove si possono avere bambini anche oltre i limiti posti dalla natura, sia in termini di età, sia soprattutto in termini di sessualità, aprendo così sempre nuove e lucrose quote di mercato.




Presto non ci saranno più le società e le culture locali, non ci sarà il cristianesimo, né ci saranno papà e mamma, ma genitore 1 e 2; né si leggerà Dante perché omofobo, islamofobo e antisemita. E se protesteremo, per prima cosa ci toglieranno i nostri figli. Vedrete, sarà bello: entreremo tutti quanti nel paradiso di Soros & Bergoglio!


Lo sviluppo scientifico è bloccato
, perché le multinazionali che hanno brevettato i loro prodotti non hanno alcun interesse a veder calare i profitti; e i laboratori scientifici finanziati dalle grandi banche non hanno certo lo scopo di danneggiare gli interessi di chi li paga, ma al contrario quello di consentire ad essi ulteriori guadagni.
Anche la politica è bloccata: destra e sinistra sono entrambe sul libro paga del potere usuraio profondo, e della democrazia resta solo la facciata, per gettare un po’ di fumo negli occhi all’opinione pubblica e nascondere la cruda verità: che ormai tutto, ma proprio tutto, viene deciso o viene abbandonato in base alle direttive che provenienti non già dai parlamenti, ma dalla massoneria internazionale.
Stesso discorso per l’informazione, la scuola, l’università, l’editoria, la cultura: il potere occulto domina ogni cosa, anche perché tutti, o quasi tutti, sono disposti a mettersi in vendita. Il caso del giornalista Udo Ulfkotte è lapalissiano: prima di morire misteriosamente, egli ha fatto in tempo e denunciare il fatto che la quasi totalità dei suoi colleghi lavoravano da decenni sul libro paga dei servizi segreti americani. E dietro quei servizi segreti ci sono altri poteri, ancora più oscuri, quelli appunto della massoneria, che si servono anche degli Stati Uniti, come di ogni altro Stato, per condurre in porto i loro affari.




“Giornalisti comprati” è il libro di Udo Ulfkotte, uno dei più famosi giornalisti tedeschi. Il 13 gennaio 2017 il coraggioso Ulfkotte fu trovato morto, a 56 anni, “di infarto” e, ancora più inspiegabilmente, senza alcuna autopsia, fu cremato immediatamente!


Lo scenario internazionale è stato modificato dall’elezione alla Casa Bianca dell’outsider Donald Trump, il quale ha gettato il guanto della sfida al deep State, a quello Stato profondo fatto di poteri occulti, quelli della grande finanza e delle multinazionali, un potere internazionalista, o meglio apolide, non legato ad alcun territorio, che si muove come un gigantesco parassita, sfrutta una zona o un mercato, poi, dopo averli spolpati, passa a un nuovo banchetto.
Tutto ciò che sta accadendo nel mondo in questi ultimi anni, e anche ciò che sta accadendo nella Chiesa cattolica (o piuttosto dovremmo dire nella ex chiesa cattolica) è un riflesso dello scontro gigantesco in atto negli Stati Uniti. Da una parte c’è la massoneria dell’usura, decisa a servirsi di qualsiasi mezzo, anche delle armi batteriologiche (ormai è provato che il Covid-19 è stato modificato in laboratorio), per raggiungere i suoi scopi, servendosi dell’instabilità e del terrore permanente, come già a suo tempo fece con gli attentati dell’11 settembre 2001, e sponsorizzando la società aperta creata da flussi migratori permanenti e sempre più caotici, oltre che adoperandosi mediante i mezzi di comunicazione di massa, che controlla al novanta per cento, per diffondere modelli di vita sempre più disordinati, innaturali, edonisti e distruttivi. Quella, per capirci, che in un giorno solo, il Mercoledì Nero del 1992, costrinse lira e sterlina a uscire dallo SME, Sistema Monetario Europeo, o che ha bruciato 70 miliardi di euro nella Borsa di Milano, lasciata fraudolentemente aperta ai primi di marzo scorso: il peggior risultato nella storia della finanza italiana.




Si è formata una “Società parallela” a quella visibile, formata da pochi individui ricchissimi e senza scrupoli, il cui scopo è quello di mettere nella rete non questo o quello Stato, ma l’intera umanità!


Dall’altra parte ci sono le forze residue dei sovranisti, dei populisti, di quanti vorrebbero riprendersi le libertà e gli spazi perduti, della parte sana dell’economia che crede nell’impresa e che detesta l’usura bancaria e la speculazione di borsa, e quella parte sana della società che crede nella famiglia formata da uomo e donna, aperta alla procreazione, animata da valori e sentimenti che hanno la radice nella tradizione di ciascun popolo.
L’Italia è un campo di battaglia particolarmente esposto sia perché non vi è in essa, a partire dal 1945, una classe dirigente veramente indipendente da poteri e condizionamenti esterni (altro che “liberazione” del 25 aprile!), sia perché contrassegnata da una serie di anomalie storiche, la più cospicua delle quali si può riassumere in questi termini: l’Italia è il solo Paese d’Europa, e forse del mondo, a parte la Corea del Nord, Cuba e la Bielorussia, nella quale la Guerra Fredda non è ancora finita. Solo in Italia esiste una cultura neocomunista, incarnata soprattutto dalla pseudo chiesa cattolica, che odia l’impresa, che considera i detentori di patrimonio immobiliare alla stregua di usurai, che vede nelle tasse la giusta vendetta del popolo contro gli illeciti guadagni della borghesia: e ciò mentre la cosiddetta sinistra, tradizionale baluardo – almeno a parole - delle classi subalterne, si è fatta zelante paladina della grande finanza massonica, globalista e turbo-capitalista, a cominciare da Big Pharma e dalle sporche manovre di Bill Gates per imporre le vaccinazioni di massa quale “risposta” alla (presunta) pandemia di Covid-19.




Si sta combattendo l’ultima battaglia contro un potere internazionalista, apolide, non legato ad alcun territorio, che si muove come un “Gigantesco parassita” sfruttando una zona o un mercato, per poi, dopo averli spolpati, passare ad un nuovo banchetto!

E così, oggi la situazione è questa. Si sta combattendo l’ultima battaglia; se la perdiamo, diverremo esseri post-umani, futuri animali da lavoro e cavie da laboratorio, che il potere politico asservito alla massoneria internazionale userà a suo talento, e poi getterà via, quando non serviremo più, come dei rifiuti.
Ci metteranno un “cerotto” brevettato Bill Gates, o un braccialetto elettronico, o useranno il nostro telefonino per tenerci costantemente sotto controllo, per sapere tutto quel che facciamo e che diciamo, come la pensiamo, perfino quante volte andiamo al bagno. Tutte le informazioni saranno usate contro di noi, se non altro per persuaderci o costringerci ad acquistare determinati prodotti, beninteso utili e necessari alla nostra salute, alla nostra sicurezza e alla nostra felicità. Perché ne avremo molta, di felicità. Ci sarà sempre un potere amorevole, banche, stato, magistratura, che penserà a noi e si occuperà dei nostri bisogni, e ci sanzionerà se ogni tanto ci permetteremo di alzar la testa e far qualche domanda oltre il consentito.
Non ci sarà più l’Europa, non ci saranno le società e le culture locali, non ci sarà il cristianesimo, né ci saranno papà e mamma, ma genitore 1 e 2; né si leggerà Dante perché omofobo, islamofobo e antisemita. E se protesteremo, per prima cosa ci toglieranno i nostri figli. Vedrete, sarà bello: entreremo tutti quanti nel paradiso di Soros & Bergoglio.



aprile 2020
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