14 maggio 2020

IL CRISTIANESIMO SOTTO ATTACCO DAL SUO INTERNO E DALLE SUE GERARCHIE

Articolo di Silvana De Mari


Pubblicato sul sito dell'Autrice

Le immagini oltre la prima sono nostre







Il 13 maggio, data importante e ricorrente in ambito mariano. Pare, e spero sia un  fake, che il Santuario di Fatima sia circondato in questi giorni da 3500 poliziotti, per impedire l’accesso ai pellegrini, vedi  https://reporterspress.it/anniversario-fatima-2020-al-santuario-
schierati-i-militari-fedeli-impossibilitati-avvicinarsi/

Il 14 maggio è la data scelta dall’“Alto comitato per la Fratellanza Umana” per una giornata di preghiera e digiuno contro il virus: non si pregherà Dio perché perdoni l’umanità e la salvi, ma per un vaccino, un altro vaccino fabbricato allevando virus su cellule di feto umano abortito e fabbricato da un insigne gentiluomo chiamato Bill Gates, che ha, secondo le sue stesse ammissioni, come filantropico scopo nella vita diminuire la popolazione mondiale, e questo non è un fake.

Sua Santità Benedetto XVI [l’Autrice si riferisce al cardinale Ratzinger che adesso vive nel monastero Mater Ecclesiae in Vaticano – Nota di Una Vox] che in una  biografia scritta dal suo amico giornalista Peter Seewald, Ein Leben,  uscita in Germania e anticipata da Repubblica (in Italia uscirà in autunno) afferma che nozze gay e l’aborto fanno parte del “potere spirituale dell’Anticristo”. 
La condanna dell’omicidio nei Vangeli è totale, eppure Bergoglio dopo aver dichiarato l’abortista Bonino una grande italiana, ha invitato i due maggiori abortisti mondiali, l’iper abortista Jeffrey Sachs, un economista americano, e l’iper abortista Ban Ki-moon, nessuno dei due è cattolico, ed entrambi adorano l’aborto, non perché siano cattivi, ma perché c’è questa povera madre Terra rinsecchita e con le mammelle vuote che ha bisogno di sacrifici umani per riprendersi.

La frase in realtà ancora più importante è questa: “La vera minaccia per la Chiesa e quindi per il ministero petrino risiede nella dittatura mondiale di ideologie apparentemente umanistiche, contraddicendo le quali si resta esclusi dal consenso sociale di fondo”. 
È esattamente questo umanesimo anticristico che sarà festeggiato domani 14.




Cristo sta scomparendo dalla sua Chiesa. E’ cancellata la sua regalità, è cancellata la sua sacralità. Lui è sempre più ridotto a una figura solo umana, una figura un po’ ridicola a metà tra un sindacalista e un no global, come nell’orrido Hallo Jesus di Staino pubblicato su Avvenire. Ci spiegano che il suo Vangelo è una metafora, che suo ordine di affermare fino alla morte che Lui è l’unica via, va disatteso. Anche il Suo nome scompare.

George  Bergoglio preferisce rinunciare alla Verità di Cristo, unica Via da cui si accede al Padre, per il dialogo interreligioso.
La verità è una. Il dialogo  interreligioso non ha alcun senso. Cristo o è risuscitato al terzo giorno o non è risuscitato. O noi abbiamo ragione e gli ebrei torto, o gli ebrei hanno ragione e noi torto. Non è possibile che abbiamo tutti ragione. Cristo non è il precursore di Maometto. O è il Figlio dell’unico vero Dio o è precursore di Maometto. Non può essere entrambi. O Maria è sedes Sapientiae e Mater Ecclesiae, o è una ragazza qualsiasi, non può essere entrambe le cose. 
Che qualcosa e il suo contrario possano essere veri è in opposizione al principio di realtà, che è una maniera cortese per dire che è una fesseria. Il Vaticano si sta avviando a un dialogo interreligioso che per essere completato  necessita della cancellazione del poco inclusivo Cristo a grandi passi.

Il 4 febbraio 2019, Bergoglio va ad Abu Dhabi per firmare la Dichiarazione di Abu Dhabi, insieme al Grande Imam Ahmed Al-Tayyeb, un amabile signore che augura lo sterminio degli israeliani. Nella Dichiarazione di Abu Dhabi Bergoglio dichiara che “Dio vuole la diversità di tutte le religioni”. La dichiarazione è eretica perché contrasta il Vangelo: si arriva al Padre solo attraverso il Figlio. Eretica e anche irrazionale, perché non capisce chi glielo abbia fatto fare a Cristo di morire in Croce, se tanto è tutta la stessa roba. La  Dichiarazione è il documento che inventa basi “teologiche” di una nuova religione, definita con una definizione che, per cortesia, definiamo discutibile come  “Fede Abramica”. Cristo scompare, non è menzionato.

Il 4 agosto 2019 è annunciato un “Comitato Superiore della Fratellanza Umana della Fede Abramica”. Nel Vangelo è specificato che solo coloro che credono in Cristo sono fratelli. Il Vangelo quindi è contraddetto, o, meglio, superato.
Tutte le principali religioni manderanno anziani, gerarchi, quello che hanno e tutti insieme appassionatamente faranno la Fede Abramica con il suo Comitato Superiore. Chi stabilisce quali religioni hanno il diritto di mandare anziani? La chiesa satanica statunitense, a suo tempo  ufficialmente riconosciuta dal Presidente Obama, potrà inviare qualcuno? La Massoneria è considerata una religione? Il Tempio del Dio Topo (esiste, è in India, si chiama Karni Mata) potrà inviare qualche sorcio al posto degli anziani? E anche qui Cristo non è nominato.




Il 20 settembre 2019, la Abrahamic Faith House è stata inaugurata a New York. Ospiterà una moschea, una sinagoga e una chiesa, e anche qui non è stato nominato Cristo. Giustamente Cristo afferma che l’unica verità è lui, e che al di fuori di lui nessuna Verità. In effetti un po’ troppo scortese e divisivo per la sempre più paffuta Chiesa 3.0 allo zucchero filato.

Il 4 dicembre 2019, Bergoglio ha chiesto all’ONU di dichiarare il 4 febbraio “Giornata Mondiale della Fraternità Umana”. Fraternità in Cristo? Ottima idea, ma prima dobbiamo convertirli. Fraternità senza Cristo? Anche in questo annuncio non si fa alcuna menzione di Gesù Cristo.

L’11-18 ottobre 2020, rinviato dal 10 maggio causa corona virus, in Vaticano si terrà la riunione della “Global Education Alliance”. Nel preannunciarlo parlano  di umanesimo e non di cristianesimo e ci dicono già che paleranno di cambiamento climatico.
Nelle insulse comunicazione del Vaticano sul Global Education Compact, non si nomina Cristo, si scrivono le solite scempiaggini  da microsindacalista, da mediocre preside su “un’educazione più aperta e inclusiva, capace di ascolto paziente, dialogo costruttivo e mutua comprensione”.

Il  Vaticano annuncia che il 19-21 novembre 2020 ci sarà l’evento Economia di Francesco ad Assisi, Italia. Francesco chi? Bergoglio o Francesco di Assisi? Se è Francesco di Assisi penso che si starà rivoltando nella tomba all’idea che il suo nome è stato usato per sostenere l’ONU nella teoria del cambiamento climatico sulla strada valorosamente segnata da una ragazzina svedese poco più che analfabeta. E nemmeno qui Cristo è stato nominato.




Con la evidente scusa di un’epidemia è stato abolito l’ordine non discutibile di Cristo della Messa e dei Sacramenti. Il vescovo di turno ci ha informato che “L’Eucarestia è molto sopravvalutata”. Quando la riavremo sarà profanata dai guanti di lattice, degradata a ruolo di alimento. Un qualsiasi alimento: i sacerdoti hanno ricevuto regolare circolare su come si trattano gli alimenti, la stessa consegnata ai supermercati.
Tutto il cristianesimo è reso sospendibile, opinabile, porzionabile, discutibile e portato ai saldi di fine stagione. Questa svendita ha un motivo preciso. L’abolizione del cristianesimo, che verrà disciolto in una religione globale come lo zucchero nel caffè, che galleggerà su questa religione come un fiocchetto di panna montata sulla cioccolata. Non dovevamo essere né zucchero, né panna montata, dovevamo essere il sale della terra. Ora abbiamo perso il nostro sapore. Se il sale non sala più, allora a che serve? Che sia schiacciato sotto i piedi.

Se il Vaticano non serve a nominare Cristo, allora a che serve? Per le scempiaggini di Greta abbiamo già l’ONU.




maggio 2020
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