Lo sfogo di un fedele che non sopporta la mascherina





Pubblichiamo la lettera inviataci da un fedele angustiato dall'uso obbligatorio della masherina

L'immagine è nostra

Ne approfittiamo per pubblicare delle informazioni relative
all'apparizione della Santa Vergine sul monte Berico a Vicenza







Carissimi e stimabilissimi Fratelli ed Amici di UNA VOX,

mi chiamo Claudio, e privatamente cerco di seguire con la Grazia di Dio la Regola dei Fratelli Terziari di San Francesco, voluta, approvata e promulgata da S.S. Papa Leone XIII.

Sono di Vicenza. Sono nato ai piedi del Sacro Colle di Monte Berico dove la grande Basilica Mariana con la slanciata cupola e il torreggiante Campanile neoclassico, il più alto di Vicenza con i suoi 60 metri di pietra e cotto, ricorda la Materna e insieme Regale Presenza della Madre di Dio e Nostra su quella eletta propaggine degli incantevoli Colli Berici, laddove Nostra Signora per ben due volte a distanza di appena 30 mesi manifestò la Sua Celeste Presenza in un periodo difficile per la mia città e il suo territorio, funestati dal “morbo letal” della pestilenza.

La Beatissima Vergine Maria esortò la veggente Vincenza Pasini, piissima donna maritata salita sul Monte Berico per portare la cesta con il cibo, l’acqua e il vino del pranzo del consorte che, pur non più giovanissimo, lassù lavorava nel modesto vigneto di sua proprietà.

E una Croce in legno di Ulivo, piantata nello sterrato prima di raggiungere la vigna, era il luogo dove la Beata Vincenza si inginocchiava raccogliendosi in Preghiera e nel pianto per scongiurare Nostro Signore di mostrare la Sua Misericordia per Vicenza e i Vicentini.

Lì, accanto all’umile Croce, apparve corporalmente la Vergine Santa e Benedetta.
Qui sorge la grande Basilica gotica e barocca, affidata all’Ordine dei Frati Servi di Maria. “INUTIL LA SCIENZA” ricorda il bellissimo Inno alla Madonna di Monte Berico.
I sapienti di questo mondo le studiavano e le tentavano tutte per venire a capo del “male” che opprimeva quei miei avi antichi.

“INUTIL LA SCIENZA” ci ammonisce il Canto che si leva sotto le volte del Santuario. Oggi invece gli uomini di Chiesa si sono prostituiti e hanno indotto i semplici fedeli a volgere le loro speranze agli artifizi di una “scienza” atea, ultra-positivista, anti-cristica e anti-cristiana e perciò anti-umana.
I sacerdoti di Dio e della santissima Sua Chiesa hanno abdicato ai “sacerdoti” di Baal, gonfi di tracotante presunzione, di sfrenata superbia, di arroganza degna più di demoni che di veri esseri umani. La Fede in Colui che è venuto apposta per “guarire ogni malattia ed infermità” è apertamente denigrata e derisa dai falsi prelati, dai falsi preti di una falsa contro-chiesa che, come in una eclissi lunare, ombreggia abbondantemente la Santa Chiesa Cattolica fondata sulla Roccia che è Gesù Stesso, e sul Suo Vangelo di sempre.

Io sono vittima della violenza psicologica e verbale di un anziano ma satanico vicino di casa che non perde occasione per attaccarmi perché non uso la museruola da cane che questi governanti e amministratori pubblici gonfi di superba ambizione, di delirante vanagloria, massoni e al servizio del “dio” infernale di questo mondo posto tutto in sua balìa, impongono.

Le regole dicono così e bisogna rispettarle! Mi dispiace per questi disgraziati, ché la Maledizione Divina sta loro sospesa peggio che sul palazzotto del manzoniano Don Rodrigo. Ma qui nel quartiere dove da  tanti anni abito vi è gente funesta.
Non sanno neppure cosa affermano davvero i decreti governativi eppure mi perseguitano perché non adopero sempre comunque e dappertutto la museruola inutile e satanica.
Ogni parola che esce dalla loro bocca è seguita e preceduta da tre bestemmie, ma questo va tutto bene. Alla Legge di Dio, alla assoluta Fedeltà e alla totale devozione che si deve al Solo Signore è subentrata la più ignorante, ottusa e cieca obbedienza a delle povere creature piene di peccati.

Io sono vittima delle angherie verbali e del fare fisicamente minaccioso di energumeni. Cultori della museruola di Stato e di pazzi anticristo vaccinisti (e quindi abortisti, cioè, fuori di ogni eufemismo, infanticidi, assassini di bambini nel grembo materno, visto che questi “vaccini” killer sono prodotti anche con materiale genetico ricavato da bimbi uccisi da medici assassini, bimbi fatti abortire proprio per usarli per dispositivi medici funzionali ad una anti-cristica e impossibile “immortalità” dei nostri corpi mortali perché segnati dalla colpa di Adamo.

Qui si va contro Dio Stesso e i Suoi sommi decreti. “Maledetto l’uomo che confida nell’uomo!” Verbum Domini!

Oggi, se possibile, siamo in una situazione peggiore del Venerdì Santo. Altro che la “nuova Pentecoste” conciliare, come da definizione di Giovanni XXIII.

VIVA CRISTO, L'UNICO RE.

Claudio di Vicenza, dei Fratelli Terziari di San Francesco, Regola Riformata da S.S. Leone PP. XIII, di Insignissima Memoria.



Apparizione di Monte Berico (Vicenza)
7 marzo 1426





Nei primi decenni del 1400 una pestilenza ostinata mieteva vittime nel Vicentino. Verso la metà del Marzo 1426 una donna di età avanzata, certa Vincenza Pasini, si recò dal Vescovo di Vicenza per raccontargli che, pochi giorni prima, il 7 Marzo, mentre si recava dal marito, che stava lavorando nella sua piccola vigna sul Monte Berico, nel luogo ove oggi sorge il Santuario, le era apparsa una donna bellissima che le aveva detto:
“Non temere, Vincenza. Io sono Maria, la Madre di Cristo morto in Croce per la salvezza del genere umano. Va’ e di’ ai Vicentini che innalzino in questo luogo una Chiesa consacrata al mio nome, se vogliono essere liberati dal flagello della peste che li colpisce…”.

Il Vescovo non le credette; come non le credettero i Magistrati della Città, ai quali pure Vincenza si era rivolta. Eppure, per fornire la prova che la Madonna aveva fatto la sua richiesta sul serio, la Veggente spiegò che essa aveva tracciato con un ramo di olivo il perimetro della Chiesa da edificare in suo onore, assicurando che quanti si fossero qui recati nella prima domenica del mese, avrebbero ricevuto grazie abbondanti…

Soltanto due anni dopo, il 1 Agosto 1428, Vincenza ebbe una seconda visione; e questa volta scese in Città, mettendosi a gridare a gran voce quanto le era accaduto. E la gente – che intanto continuava a morire per la pestilenza – cominciò a crederle: fu così che, il 25 di quel mese, Autorità e popolo decisero di iniziare la costruzione di una primitiva chiesetta, nucleo originario di quello che, con successivi ampliamenti, sarebbe diventato il più bello e importante Santuario mariano del Veneto: della “Madonna di Monte Berico”.



Il culto della fertilità celebrava la riproduzione come un processo, sì, meramente fisico, avuls


La Basilica-Santuario è ora costituita dall’insieme di due chiese: una di stile gotico, completata nella seconda metà del 1400; l’altra di stile barocco, ampliata e completata dal Borella (1688-1703), dopo un primo ampliamento su disegno del Palladio (1576). L’Altare Maggiore – con la veneratissima immagine della Madonna [una statua scolpita in marmo nel 1430 e policromata] che protegge sotto il suo manto la varia umanità che a lei ricorre –, è opera completata soltanto nel 1928.

Dalla Città di Vicenza si può accedere al Monte Berico attraverso una teoria di portici [costruiti nella seconda metà del 1700], formati da 150 arcate: quanti sono i grani del ‘vecchio’ Rosario; e, ogni dieci arcate, da una Cappella nella quale sono dipinti i singoli Misteri del Rosario. Officiato da sempre dai ‘Servi di Maria’.

Il Santuario della “Madonna di Monte Berico” è meta ininterrotta di Pellegrinaggi da tutto il Triveneto e da altre regioni d’Italia.









gennaio 2021

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