L’ULTIMA RELIGIONE

di Silvana De Mari

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La teoria del complotto si fragilizza quando interessa grandi numeri. Se sono migliaia le persone coinvolte in un complotto, è statisticamente impossibile che il segreto venga tenuto. In effetti, ogni persona in più che conosce un segreto, raddoppia il rischio che il segreto sia rivelato. 
Il punto fondamentale è che noi partiamo sempre dal presupposto che il complotto debba essere segreto. Al contrario un complotto di ottima qualità può essere sfacciatamente manifesto, addirittura dichiarato. È lo stesso concetto raccontato da Edgar Allan Poe nel racconto “La lettera nascosta”, una lettera che tutti cercano è elegantemente incorniciata e messa in bella vista. 
Il complotto esiste: è incorniciato negli statuti delle società delle nazioni, delle università più prestigiose, delle cosiddette società filantropiche, in quelle ecologiste, scolpito sul granito in Georgia, esplicitato a Davos. Ha i suoi influencer, tra cui la fanciulla svedese mentalmente disabile e semianalfabeta che è andata a New York in barca a vela, è uno dei più  prestigiosi.
Il complotto quindi assume un’altra definizione: l’insieme delle azioni di una minoranza volte a modificare la vita di una maggioranza contro la volontà della suddetta maggioranza che considererebbe il suddetto cambiamento un’assoluta catastrofe, e mai le sarebbe venuto in mente di imbarcarsi in un’impresa del genere.
La minoranza, però, considera la maggioranza un branco di cafoni bifolchi la cui volontà è irrilevante e quindi procede a incanalarla verso la direzione voluta immergendola in un unico fiume dove si mescolano menzogna e propaganda.

Il complotto deve avere una base ideologica e deve trattarsi di un’ideologia universale che si è infiltrata nella società un po’ alla volta, un passino dopo l’altro. La natura non tollera il vuoto. La mente umana non tollera il vuoto e meno che mai lo tollera la società. Il vuoto lasciato dal cristianesimo sempre più addomesticato, aggredito, ridicolizzato è stato riempito da una nuova religione: la Madre Terra, Gaia, un’entità per la quale noi siamo parassiti o forse, come è scolpito nel granito in Georgia, il cancro.

L’ultima religione   Dall’eugenetica alla pandemia: l’alba di una nuova era? è il titolo dell’imperdibile libro di Gianluca Marletta e Paolo Gulisano  (Historica Edizioni)

Il vuoto spirituale lasciato da una Chiesa in ritirata ha favorito l’avvento di una nuova religione: il culto della madre Terra, considerata come un organismo vivente capace di reagire agli elementi che turbano il sistema. Ispiratore di questa teoria il chimico inglese James Ephraim che, nel 1979, espose la sua dottrina nel  libro “Gaia”. In quest’ottica, i cataclismi, ma soprattutto il riscaldamento globale, sarebbero la risposta di Gaia ai comportamenti  dell’uomo. La visione che indica le attività umane come principali responsabili del fenomeno è stata sposata dal movimento ecologista.
Questa  chiave di lettura vale anche per l’epidemia di Covid19: il Coronavirus rappresenterebbe  il modo con cui il pianeta cerca di diminuire il numero di esseri umani  per preservarsi. 
Gianluca Marletta e Paolo Gulisano nel loro imperdibile saggio L’ultima religione ricostruiscono, tassello dopo tassello tutti gli elementi che hanno contribuito alla diffusione di un pensiero che sta concretizzandosi in una realtà distopica. L’idea che un maggior benessere si possa raggiungere attraverso una diminuzione della popolazione affonda le radici nell’Inghilterra dell’Età Vittoriana, con le teorie liberiste di Adam Smith e del reverendo anglicano Thomas Robert Malthus che fu il primo ad indicare il controllo delle nascite come strumento per combattere la povertà. Secondo Malthus, la popolazione può essere ridotta  da carestie, guerre, epidemie o comportamenti sessuali di tipo “ricreativo” cioè non legati alla riproduzione. A questo approccio vanno ascritti i milioni di morti per fame nel Bengala (a quel tempo sotto l’Impero Britannico) e in Irlanda. In entrambi i casi l’origine della carestia era naturale, ma furono le decisioni del governo britannico a causare il genocidio.
Queste idee influenzeranno Charles Darwin che nel 1859 pubblica L’origine della specie. La teoria evoluzionistica trova il pieno appoggio di Thomas Huxley , presidente della Royal Society, che si impegna a superare lo scetticismo della società portando a favore della causa intellettuali, giornalisti e artisti. Il nipote, Aldous Huxley, è l’autore de Il Mondo Nuovo, romanzo ambientato in un futuro distopico in cui la popolazione è governata da  una dittatura a cui gli uomini non desiderano sottrarsi, cullati dal Soma, una droga, e liberi di praticare la sessualità in tutte le sue forme. Il potere controlla gli individui attraverso il controllo della riproduzione che avviene in laboratorio. Vengono cancellati i legami familiari e la famiglia stessa. Il fratello di Aldous, Julian Sorel Huxley, darwinista e neomalthusiano, sostenitore dell’eugenetica  sarà co-fondatore dell’UNESCO.

Il guru della nuova religione legata al culto di Gaia è una ragazza svedese di 16 anni, Greta Thumberg, accolta all’Onu e nella sede dell’Unione europea.
“Vai avanti“  esorta Bergoglio, che l’ha ricevuta in Vaticano. Greta, profetizza la fine del mondo per il 2030 se non si invertirà la tendenza distruttrice dell’uomo. Poiché è l’uomo, senza se e senza ma, il colpevole del riscaldamento globale, la conclusione è che la sua scomparsa o almeno la diminuzione della popolazione, sarebbe salutare per il pianeta.
In questo contesto, l’epidemia di Covid19 ha rappresentato l’occasione per una manipolazione di massa che ha permesso di far accettare imposizioni e limitazioni delle libertà personali simili a quelle di uno stato di guerra. Se questo è l’unico pianeta che abbiamo e rischia di morire, solo un nuovo ordine mondiale può salvarci.
Tesi condivise dal Vaticano, più interessato alla salvezza dell’ambiente che alle anime. Anche la nuova religione ha bisogno di un popolo eletto: il popolo eletto per la religione di Gaia è rappresentato dai migranti e dal mondo LGBT, santificati dalla propaganda martellante dei media. Il Messia che salverà il mondo è il vaccino, poco importa che nella sua realizzazione siano stati saltati una serie di passaggi fino ad ora ritenuti indispensabili per l’approvazione di un farmaco. Vaccinarsi è un dovere verso la comunità.

Aggiungo come medico che vale la pena di consultare il foglietto illustrativo del cosiddetto vaccino:  è reperibile su Internet digitando vaccino Pfizer. Il fatto che sul foglietto illustrativo del farmaco stia scritto: non si conoscono gli effetti a distanza, non si conoscono gli effetti sulla fertilità, vuol dire che è un farmaco in fase sperimentale che potrebbe avere effetti forse anche devastanti a lunga distanza, e effetti ignoti forse anche devastanti per la fertilità.

Aggiungo come scrittore di fantascienza e fantasy che se in un mondo distopico avessi dovuto immaginare un oscuro governo mondiale che decide di sterilizzare una popolazione avrei usato un sistema come questo.

Per inciso, un oscuro governo mondiale potrebbe esistere? Se esiste un villaggio globale, è evidente a chiunque abbia la capacità matematica di aggiungere due a due e sapere che fa quattro, che non può non esistere un governo mondiale.




febbraio 2021
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