Il melograno spaccato:
Simbolo della Resurrezione


di Margaret C. Galitzin


Pubblicato sul sito  Tradition in Action








Persefone che non resiste a gustare un melagrano nel mondo sotterraneo


Nella mitologia greca, il melograno svolge un ruolo importante nella storia di Persefone, figlia di Zeus, che fu rapita dal dio degli inferi, Ade. La madre di Persefone, Demetra, la dea del raccolto, rimase così sconvolta dalla perdita della figlia che si rifiutò di rigenerare la terra e così non sarebbe cresciuto nulla.

Allora, Zeus ordinò ad Ade di permettere alla bella fanciulla di tornare a casa sua. Ma Persefone fu ingannata da Ade che le fece mangiare sei semi di melograno offerti da lui. Poiché aveva assaggiato quei sei semi degli inferi, Persefone fu costretta a rimanervi per sempre sei mesi all’anno, i mesi freddi dell’autunno e dell’inverno, quando la terra diventa sterile.

Ma ogni primavera le fu permesso di tornare sulla terra nei mesi in cui i frutti e gli altri prodotti crescono e vengono raccolti. Così, il melograno divenne un simbolo di morte e rinascita.

Nella Chiesa

Fin dai primi tempi della Chiesa, il melograno fu inteso come simbolo della Passione e della Resurrezione di Cristo. La punta terminale del frutto a forma di globo forma una corona araldica, un segno della Sua regalità. Quando il guscio rosso intenso si apre, i semi emettono un succo rosso intenso, un simbolo del Prezioso Sangue di Cristo. Egli ha offerto fin la Sua ultima goccia di sangue per la nostra salvezza. La crosta del melograno aperta è la tomba aperta la mattina di Pasqua, la prova del trionfo di Cristo sulla morte.

L'associazione del melograno con la Resurrezione di Cristo ne fece un simbolo comune nell’arte del Medioevo. Spesso il Cristo Bambino seduto sulle ginocchia della Sua Santa Madre è mostrato con in mano un melograno, il simbolo che prefigura la Passione e la Resurrezione di Cristo.





A sinistra, La Madonna con Bambino, di Crivelli,
a destra,
La Vergine col melograno, del Beato Angelico.



La Madonna con Bambino di Carlo Crivelli mostra una melagrana che si apre in alto a sinistra, segno della promessa di Redenzione data all’uomo dal Cristo Bambino seduto in grembo alla Vergine.

Una rappresentazione ancora più bella è il dipinto del Beato Angelico intitolato La Vergine col melograno. In essa, il Cristo Bambino è raffigurato mentre prende in mano una manciata di semi rosso sangue dal melograno aperto. Questo gesto significa la sua disponibilità a subire la Passione e a versare il Suo Sangue per l’umanità. A questo si aggiunge un gesto ancora più toccante: Egli riceve il frutto da Sua Madre, la Corredentrice, che partecipa così da vicino alla Sua Passione e al trionfo della Sua Resurrezione.

Con il diffondersi della devozione al Sacro Cuore nel XIX secolo, il frutto rosso intenso, per la sua forma e colore, divenne anche un simbolo del Cuore di Gesù.

Introduzione nel nuovo mondo

Il melograno è un simbolo popolare nella città spagnola di Granada. La stessa parola Granada in spagnolo significa effettivamente melograno e alcuni credono che la città abbia preso il nome dal frutto. Si dice che la parola derivi dal latino granum (seme), anche se altri dicono che deriva dall’arabo. La parola melograno in inglese si crede derivi dal latino pomum (mela) e granum (seme).

In ogni caso, quando la Regina Isabella e il Re Ferdinando conquistarono nel 1492 l’ultima roccaforte dei musulmani che era Granada, lo considerarono un evento così significativo che nello stemma della provincia venne aggiunto un melograno.

Anche l’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio, nato nella città spagnola di Granada, usa il frutto – “il frutto di Dio” - come suo simbolo.





Da qui, poco dopo la scoperta delle Americhe, i coloni spagnoli vi introdussero il melograno. Più tardi, i missionari spagnoli portarono con loro i semi di melograno in Arizona, California e Texas, dove gli alberi fioriscono ancora.

Il melograno è un motivo ricorrente nell’arte e nella letteratura spagnole: appare su casse, tessuti, ceramiche, gioielli e, naturalmente, in dipinti in tutta l’America coloniale spagnola.


Un simbolo nell’Antico Testamento


Il melograno, che appare varie volte nell’Antico Testamento, è sempre stato intriso di significato. Esso è tra i frutti che Dio menziona quando parla agli Israeliti della Terra Promessa, “paese di frumento, di orzo, di viti, di fichi e di melograni; paese di ulivi, di olio e di miele” (Deut 8,8).

Infatti, i melograni erano tra i frutti portati dalle spie agli Israeliti che vagavano nel deserto (Numeri 13:23). Nel Cantico dei Cantici, Salomone paragona il melograno alle guance dell’amata: “come spicchio di melagrana la tua gota
 attraverso il tuo velo” (4:3).

Il melograno è menzionato specificamente nell’Antico Testamento nelle istruzioni che Dio dà su come fare le vesti che il sommo sacerdote Aronne doveva indossare quando entrava nel Luogo Santo: “Farai sul suo lembo melagrane di porpora viola, di porpora rossa e di scarlatto, intorno al suo lembo, e in mezzo porrai sonagli d’oro” (Es 28:33).





Gli israeliti credevano che il melograno avesse 613 semi, corrispondenti al numero di comandamenti della Torah. Così, il sommo sacerdote Aronne indossava una veste decorata con questo frutto, che rappresentava la Legge. Re Salomone ordinò anche di scolpire dei melograni sulle due colonne di bronzo del Tempio chiamate Boaz e Jachin, che significano “Nella sua forza” e “Egli stabilirà”. Di nuovo, il frutto fu usato per simboleggiare la Legge che sosteneva il Tempio e il popolo israelita. (1 Re 7:18)


Una nuova interpretazione: molte persone sotto una sola autorità

Ma la vecchia legge fu sostituita dalla nuova con la Morte e la Resurrezione del Salvatore. E così, troviamo ancora il melograno che appare abbastanza spesso nel Medioevo ricamato su paramenti sacerdotali e tovaglie d’altare, ma ora con un nuovo significato.

I molti semi contenuti nel suo involucro rendevano il frutto un simbolo dell’unità della Chiesa, molti popoli sotto una sola autorità. Così le anime cattoliche sono contenute in modo sicuro e legate insieme nella comunità dell’unica vera Chiesa; esse sono rappresentate dal sacerdote - alter Cristus – sull’altare.




Tessuti per paramenti sacerdotali e una tovaglia d’altare con disegni di melograni


I disegni di melograno si trovano ancora oggi su paramenti sacri e tovaglie d’altare. Uno dei tessuti damascati più popolari è il modello Fairford, un modello gotico vittoriano con file di melograni e ananas.

Una volta acquisito il profondo significato del melograno, comincerete a vederlo in molti luoghi nelle chiese e ad apprezzare il ricco simbolismo di questo frutto esotico e squisito.





Melograni scolpiti sulle colonne di una chiesa a Palma di Maiorca








aprile 2021

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