Quando il nostro corpo risorgerà

di Don Guillaume Scarcella, FSSPX

Pubblicato su La Porte Latine
Sito francese della Fraternità San Pio X

Tratto dal giornale Apostol  n° 151









La curiosità non è sempre un brutto difetto: talvolta è legittima! In particolare per ciò che riguarda la vita futura nell’aldilà. Più noi sappiamo delle cose sulla vita eterna, più siamo portati a desiderarla con ardore e a fare il necessario per ottenerla.


Tra tutte le cose buone che Dio ci darà un giorno, è bene considerare ciò che riguarda il nostro corpo. Come sappiamo, la nostra anima si separa dal nostro corpo al momento della nostra morte; è in questo momento che avviene il giudizio, che porta alla salvezza o alla dannazione eterna. L’anima umana poi, sia salvata che dannata, è separata dal corpo. Ma questo durerà solo per un tempo, perché sappiamo dalla bocca di Nostro Signore e dalla sua eco fedele, il Magistero della Chiesa, che tutti gli uomini risorgeranno, cioè che tutte le anime saranno riunite ai loro corpi.

San Tommaso d’Aquino, basandosi alla Sacra Scrittura e ai Padri della Chiesa, ha studiato quali saranno le caratteristiche dei corpi risuscitati per coloro che sono stati salvati.

Per prima cosa si pone una domanda: ritroveremo veramente lo stesso corpo? Non si tratterà piuttosto di un altro santo corpo, interamente nuovo, formato dalla potenza di Dio? San Tommaso è molto chiaro: «Non ci può essere risurrezione se l’anima non riprende lo stesso corpo». La potenza di Dio si preoccuperà di ricomporre il nostro stesso corpo, piuttosto che crearne uno nuovo. Sarà quindi il nostro corpo che ci verrà restituito, non un altro.

Tuttavia, che differenza con il nostro corpo attuale! Come spesso sperimentiamo, sulla terra il nostro corpo è soggetto a mille problemi: pesantezza, malattie, stanchezza, disfunzioni varie. Anche se ammirevole per la sua complessità, il nostro corpo è comunque soggetto alla miseria e alla morte. Allora, ci sarà restituito così? Certo che no.

In primo luogo, il nostro corpo ci verrà restituito integro. Per esempio, colui che aveva perduto una mano la ritroverà alla risurrezione: «L’uomo non potrebbe essere perfetto se tutta la virtualità dell’anima non fiorisse nel corpo», dice San Tommaso; che precisa che anche le parti meno gloriose come i visceri e le meno necessarie come le unghie e i capelli, saranno presenti nel corpo glorioso, anche se non avranno più niente di vile.

Si sbaglierebbe ad immaginare persone con un braccio solo o zoppe in Cielo: la teologia ci conferma che il nostro corpo ci sarà restituito senza malattie, senza difetti e senza mancanze, nella sua piena integrità. Sarà anche un corpo nel pieno dell’età, poiché «la natura deve risorgere senza mancanze: come Dio l’ha fatta, così Dio la rifarà», dice San Tommaso.

Ma la generosità di Dio non si ferma qui. Il nostro corpo, se abbiamo la fortuna di essere tra gli amici di Dio, sarà reso simile al corpo glorioso di Cristo dopo la Sua Resurrezione. Al nostro umile livello, le proprietà del corpo glorioso di Cristo si ritroveranno nei corpi dei giusti risorti. Come sarà dunque questo corpo glorificato? Ciò che dobbiamo prima capire è che il corpo risorto è perfettamente unito all’anima e partecipa alla sua gloria: l’anima avrà quindi il pieno controllo su di esso e lo farà partecipare alla sua felicità di essere ormai pienamente unita a Dio.
Da questo deriva ciò che segue.

Sarà un vero corpo? Sì, un corpo reale ma spiritualizzato. Tuttavia, non un corpo puramente spirituale, poiché allora non sarebbe più un corpo, ma un corpo interamente sottomesso all’anima, che raggiungerà così «il più perfetto ammorbidimento della materia che si possa concepire».

Sarà ancora in grado di soffrire? No, perché questo corpo sarà impassibile e non soffrirà più la fame, la fatica, la malattia o qualsiasi altro male.

Ma non è tutto: il corpo risorto, spiritualizzato e impassibile, potrà muoversi con grandissima facilità, andando ovunque l’anima desideri, senza sforzo e prontamente. Il corpo «obbedirà docilmente e prontamente a tutti gli impulsi e alle azioni dell’anima», come dice San Tommaso.

Infine, il corpo glorioso brillerà di una luminosità tutta particolare, come dice Nostro Signore: «I giusti risplenderanno come il sole nel regno del Padre loro» (Matteo 13, 43).
Che sarà questa luminosità? Semplicemente «il riflesso della gloria dell’anima sul corpo» dice il Dottore Angelico, il quale aggiunge che questa luminosità sarà proporzionale al grado di carità dell’anima, cioè per quanto più grande saranno stati i meriti e la carità dell’anima sulla terra. Così i corpi di Nostro Signore, della Madonna e dei grandi santi brilleranno di una luminosità di molto superiore a quella degli altri corpi.

Tutte queste meraviglie ci stupiscono e forse ci sembrano surreali. Eppure sono affermati nella Rivelazione divina, e San Tommaso li ha solo sviluppati con precisione.

Che queste poche luci gettate sulla nostra vita futura ci incoraggino a «cercare le cose di lassù, non quelle della terra» (Col. 3,  2).




aprile 2021

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