Il simbolismo del pavone


di Elaine Jordan


Pubblicato sul sito  Tradition in Action






Vedendo il bellissimo sfondo di piume di pavone sulla pagina dedicata a Nostra Signora del Buon Successo, ho cominciato a chiedermi quale fosse il simbolismo di questo maestoso uccello.
Ho anche visto il pavone su opere d’arte in dipinti e manoscritti medievali e usato come motivo decorativo su chiese ed edifici. Il pavone appare anche tra gli animali della stalla nella natività di Cristo. Questo mi ha portato a chiedermi cosa rappresentasse per il mondo medievale. Certamente significava qualcosa di più dell’orgoglio, come nella massima moderna “fiero come un pavone”.

Come i lettori di questo sito senza dubbio sanno, per l’uomo medievale ogni cosa in natura aveva un significato che si riferiva allo scopo di Dio per l’universo. Quindi, non sono stato sorpresa di trovare una vasta gamma di ricchi significati simbolici per il pavone.



Pavoni sul tetto della stalla in un presepe del Beato Angelico


I cattolici hanno adottato il simbolo del pavone per rappresentare la resurrezione, il rinnovamento e l’immortalità. Questo derivava dall’antica leggenda che la carne del pavone non andava a male. Così troviamo dipinti e mosaici con il pavone già nel III secolo sulle pareti delle catacombe di Roma, simbolo dello scambio del corpo terreno mortale con il corpo glorificato e la vita eterna dell’anima glorificata in Cielo.

Anche i bestiari medievali ci dicono che il pavone perde le sue vecchie piume ogni anno e ne cresce di nuove e più brillanti, un segno di rinnovamento, e le piume venivano usate per decorare le chiese a Pasqua e Natale. Si può anche trovare il pavone in molti mosaici e immagini nei battisteri delle antiche chiese cattoliche in Oriente e in Occidente.

A causa della convinzione che la carne del pavone non si decomponesse dopo la morte, il pavone divenne un simbolo di Cristo e, come tale, i primi dipinti e mosaici cristiani usavano immagini di pavoni. Quando il pavone mostra la sua coda, sembra che centinaia di occhi ci guardino. Per questo motivo, il pavone è stato associato all’occhio onniveggente di Dio che vede tutte le azioni e tutte le persone, il che significa che nulla sfugge alla Giustizia universale. Il pavone è venuto a simboleggiare anche la Chiesa cattolica onniveggente, che veglia sui suoi figli continuamente, giorno e notte.




I pavoni erano motivi decorativi comuni su vecchie chiese e palazzi


Gli occhi delle piume del pavone simboleggiano anche la visione beatifica, la percezione diretta e la conoscenza di Dio come Egli è veramente, goduta dagli Angeli, da Cristo e dai Santi in Cielo, per questo il pavone era un motivo decorativo sulle sculture tombali medievali.

Il pavone è un distruttore di serpenti e i bestiari ci dicono che poteva ingoiarne il veleno senza danno. Utilizzava poi i veleni che ingoiava per creare il suo piumaggio colorato. Per questo motivo, si credeva che il suo sangue allontanasse gli spiriti maligni, e che le sue piume e la sua carne curassero i morsi di serpente e le malattie.
Sant’Agostino afferma questa credenza delle qualità antisettiche della carne di pavone nella Città di Dio:

«Chi se non Dio, il Creatore di tutte le cose, ha dato alla carne del pavone la sua proprietà antisettica? Questa proprietà, quando ne sentii parlare per la prima volta, mi sembrò incredibile; ma accadde a Cartagine che un uccello di questo tipo fu cucinato e mi fu servito, poi prendendo una fetta di carne adatta dal suo petto, ordinai di conservarla, e quando fu tenuta tanti giorni quanti ne servono a qualsiasi altra carne per decomporsi, mi fu riportata, e non emetteva alcun cattivo odore. E dopo che era stato messa da parte per trenta giorni e più, era ancora nello stesso stato; e un anno dopo ancora lo stesso, tranne che era un po’ più raggrinzita e più secca».
(Libro 21, capitolo 4).

I pavoni sono anche noti per mangiare piante velenose senza effetti negativi, un’altra ragione per cui le loro piume sono un simbolo di incorruttibilità e immortalità.


Lezioni morali e allegoriche

Il Bestiario di Aberdeen offre lezioni morali e allegoriche su questo uccello esoticamente bello. Spiega che l’orgoglio del pavone è diventato una lezione per il cattolico che cerca la perfezione.




Un pavone arrosto vestito con le sue piume in un banchetto medievale


I primi cristiani credevano che il pavone fosse offeso dai suoi brutti piedi. Tanto che si fermava nel suo vano pavoneggiarsi e gridava con rabbia ogni volta che intravedeva questa imperfezione nel suo aspetto altrimenti bello e dignitoso. La lezione insegnata dal pavone nei primi bestiari era che anche i cristiani dovrebbero lamentarsi e odiare le proprie imperfezioni spirituali.

Anche la carne, la voce e gli occhi del pavone rappresentano delle lezioni per l’uomo:
“La dura carne del pavone rappresenta le menti dei maestri, che rimangono insensibili alle fiamme della lussuria. La voce spaventosa del pavone è come la voce del predicatore che avverte i peccatori della loro fine all’inferno. Gli “occhi” sulla coda del pavone stanno a significare la capacità degli maestri di prevedere il pericolo che tutti affrontiamo alla fine. Il sollevamento della coda del pavone quando viene lodato dovrebbe ricordarci di non lasciare che ci colpisca l’orgoglio della lode, in modo da non esporre la nostra brutta vanità”.

Io credo che riflessioni come queste sul simbolismo del pavone ci invitino a guardare la natura e tutta la creazione come faceva l’uomo medievale, cercando di trovare il segno e le lezioni di Dio in ogni creatura e cosa vivente.




Gli occhi nella coda del pavone rappresentano
l’occhio onniveggente di Dio e della Santa Madre Chiesa






aprile 2021

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