Una lettera ai vescovi

di Unknown Centurion [Centurione sconosciuto]


Pubblicata dal vaticanista americano Dr. Robert Moynihan nella sua lettera n° 17 del 22 aprile 2021, inviata per posta elettronica.

Le immagini sono nostre





Presentazione del Dr.
Robert Moynihan


Per prima cosa, un compleanno, anche se in ritardo. Ieri 21 aprile, la città di Roma ha celebrato il suo compleanno.

Secondo la tradizione, Roma fu fondata il 21 aprile del 753 a. C. dai due fratelli gemelli Romolo e Remo, nel luogo in cui erano stati allattati da una lupa.
https://historycooperative.org/the-founding-of-rome-birth-of-an-empire/

Quindi, auguriamo a Roma un buon 2.774° compleanno, anche se con un giorno di ritardo.

Per seconda cosa, l’importanza di Roma

Per un millennio, Roma, costruita per secoli da migliaia di ingegneri e centurioni, controllò il destino di tutta la civiltà umana conosciuta in Europa, poi cadde in dissoluzione e in rovina.

Per questo motivo, si può giustamente dire, con una certa licenza poetica, che tutta la storia europea moderna è fondamentalmente “una lunga nostalgia di Roma”.

Una lunga nostalgia per il restauro della città che ha dominato il mondo e che poi è caduta in rovina.
Una nostalgia di Roma che tutti i cattolici, come cittadini di due regni, uno terreno e uno celeste, uno materiale e politico, uno spirituale e mistico, sentono doppiamente.

Noi rimpiangiamo il declino e la perdita di quella gloria secolare che nel suo meglio era di Roma (lasciando da parte per un momento quel lato più oscuro di Roma, che va dalla sua approvazione della schiavitù come istituzione, ai suoi imperatori imperfetti, al suo grossolano abbraccio dei crudeli combattimenti tra gladiatori come spettacoli pubblici accettabili).

Il Prof. John Foot dell’University College di Londra scrive nell’Enciclopedia Britannica: “Fisicamente mutilata, economicamente paralizzata, politicamente invecchiata e militarmente impotente nel tardo Medioevo, Roma rimase comunque una potenza mondiale - come idea. La forza di Roma legislatrice, maestra e costruttrice continuava a irradiarsi in tutta Europa. Anche se la situazione dei Papi dal VI al XV secolo fu spesso precaria, Roma conobbe la gloria come fonte della cristianità e alla fine riconquistò il suo potere e la sua ricchezza e si ristabilì come luogo di bellezza, fonte di apprendimento e capitale delle arti.”
https://www.britannica.com/place/Rome

Così abbiamo nostalgia per quell’influenza civilizzatrice che Roma rappresentava come “la Città” (“Urbs”) per eccellenza, un’influenza per la libertà ordinata su un vasto spazio che comprendeva molte etnie e nazioni - e per quella Roma che fu la residenza e il luogo di riposo dei primi e più grandi apostoli, San Pietro e San Paolo.

Roma, infatti, è la città dei Cesari… e la città dei successori degli Apostoli, la città dei Papi.

Roma aveva una funzione, gli Apostoli una missione: testimoniare Gesù Cristo. Testimoniare la verità della vita, del messaggio e della persona di Gesù. Tenere fede a questa verità.

Il libro Padri della Chiesa di Papa Benedetto “presenta gli Apostoli e i loro successori, i Padri della Chiesa, in tutta la loro vitalità evangelica, profondità spirituale e amore intransigente per Dio”.
https://www.amazon.com/Church-Fathers-Clement-Rome-Augustine/dp/162164197X

Papa Benedetto racconta la vera storia del trionfo del cristianesimo “contro ogni previsione di fronte alla feroce ostilità e alla persecuzione romana” - la storia di come Roma divenne la “Città Eterna”, non solo una città in più nel tempo, ma anche come l’unica molto importante...

Questa ricca e avvincente rassegna della Chiesa primitiva include quegli uomini di Chiesa che sono immediatamente succeduti agli Apostoli, i “Padri Apostolici”: Clemente di Roma, Ignazio di Antiochia, Giustino Martire e Ireneo di Lione. Papa Benedetto parla anche di grandi figure cristiane come Tertulliano, Origene, Cipriano di Cartagine, i Padri Cappadoci, così come i giganti Giovanni Crisostomo, Girolamo e Agostino. Questo libro è un modo meraviglioso per conoscere i Padri della Chiesa e l’enorme patrimonio spiritualmente ricco che ci hanno lasciato in eredità”.
https://www.amazon.com/Church-Fathers-Clement-Rome-Augustine/dp/162164197X

Così in questo giorno, il giorno dopo il compleanno di Roma, ricordiamo la grandezza che fu di Roma, e la grandezza che è Roma, e preghiamo per il ripristino della Città Eterna come luogo di “vitalità evangelica, profondità spirituale, e amore intransigente di Dio”. - RM

P.S. Di seguito ecco un testo interessante, una lettera aperta ai vescovi cattolici, che ho trovato per caso su internet (la lettera aperta non è scritta da me e non ho avuto niente a che fare con la sua composizione).
La lettera aperta è pubblicata sul sito web Catholic Stand.
https://catholicstand.com/never-again-an-open-letter-to-our-bishops/#

Il sottotitolo del sito web è: “Vivere la verità che la Chiesa insegna”, e poi aggiunge: “una piccola pubblicazione mediatica vaticana”. Nel dichiarare la loro missione, scrivono: “Cerchiamo di promuovere lo spirito di discussione caritatevole. In materia di insegnamento della Chiesa, non tolleriamo alcun dissenso; ma in materia in cui si possono legittimamente avere varie opinioni, tolleriamo la discussione delle idee nella misura in cui esse siano considerate esplorazioni intellettuali e non verità evangeliche.”
https://catholicstand.com/mission/

La lettera aperta è datata 14 aprile 2021, quindi 8 giorni fa, ed è intitolata “Mai più! Una lettera aperta ai nostri vescovi”. Essa è firmata “Unknown Centurion”, così che il suo autore rimane anonimo.
Il testo esprime un profondo amore per la Chiesa, una profonda frustrazione per la gerarchia della Chiesa e una profonda indignazione per l’attuale situazione di confusione in tutto il mondo riguardo a molti aspetti dell’insegnamento della Chiesa.
Io ho trovato riflesso in questa lettera aperta un senso di quella “nostalgia di Roma” di cui ho parlando in relazione al compleanno di Roma.
Così ho pensato che potrebbe essere interessante per i lettori di queste lettere pubblicarne il testo qui.
Di seguito c’è il testo completo. (Nota: se volete sostenere queste Lettere, anche con un dono dell’equivalente di una tazza di caffè, 2,50 dollari, potete farlo a questo link).
https://insidethevatican.com/sponsor-the-moynihan-letters/

  





Mai più! Una lettera aperta ai nostri vescovi

Avviso: In Catholic Stand, cerchiamo di promuovere lo spirito della discussione caritatevole. In materia di insegnamento della Chiesa, non tolleriamo alcun dissenso; ma in materia in cui si possono legittimamente avere varie opinioni, tolleriamo la discussione delle idee nella misura in cui esse siano considerate esplorazioni intellettuali e non verità evangeliche.

Cari Vescovi

Noi ci fidiamo di voi.

Abbiamo servito nelle vostre parrocchie e fatto parte dei vostri comitati. Abbiamo risposto ai vostri appelli di denaro. Vi abbiamo difeso, anche quando era difficile.

Non abbiamo detto nulla quando avete sentito il bisogno di adottare praticamente tutte le questioni secolari di giustizia sociale corrente, rilasciando dichiarazioni su questioni temporali al di fuori del vostro mandato divino, mentre ignoravate questioni molto più grandi di vita e morte eterna, di cui siete responsabili.

Siamo stati al vostro fianco quando avete permesso il lassismo liturgico e l’innovazione. Vi abbiamo creduto quando avete detto che le Messe centrate sulla congregazione, erano altrettanto riverenti delle Messe tradizionali in latino.

Abbiamo accettato le vostre decisioni anche quando le uniche misure disciplinari che avete adottato erano contro i preti ortodossi.

Abbiamo trovato delle scuse per voi pensando che eravate così occupati a supervisionare la vostra burocrazia e a partecipare alle riunioni, che non avevate tempo per insegnare, santificare o governare.

Mancanza di rimorso

Ci siamo persino voltati dall’altra parte quando si sussurravano voci di scandalo, non volendo crederci.
E dopo gli scandali diffusi a cui avete partecipato o che avete lasciato continuare con il vostro silenzio, non c’è stato nessun pentimento, nessuna trasparenza, nessuna dimissione, nessuna purificazione.

La vostra disonestà collettiva e la vostra riluttanza a sradicare gli omosessuali, i compromessi morali, i viziati e coloro che non credono nel soprannaturale, hanno spinto anche i vostri più grandi sostenitori a non farsi più ingannare dalle vostre bugie e ipocrisie.

Vi nascondete dietro gli avvocati e le compagnie di assicurazione, proteggendo i vostri beni in diminuzione che noi e i nostri antenati abbiamo pagato. Eppure nemmeno la bancarotta è una scusa per non fare ciò che è giusto.

Non ci fidiamo più perché le diocesi e le parrocchie sono gestite dalle stesse persone che erano direttamente coinvolte nella cospirazione clericale del silenzio.

In quasi tre anni dallo scandalo McCarrick, che non è stato un evento isolato, non avete fatto pulizia, né avete dimostrato alcun volontà di affrontare la segretezza strutturale e la sodomia sistemica all’interno dei vostri ranghi, mentre denunciate i cosiddetti peccati strutturali e sistemici nel mondo.

Tristemente, troppi dei vostri fratelli vescovi sono diventati semplici manager, affidandosi alla saggezza umana decaduta e alle soluzioni umane, piuttosto che attingere al potere soprannaturale dell’ufficio di vescovo e alle infinite armi di grazia a cui siete stati affidati.

Quando finalmente vi abbiamo implorato, di fronte a una pandemia, di tenere le nostre chiese aperte e i sacramenti sicuri e disponibili, avete vergognosamente chiuso il rubinetto delle grazie divine, concordando con il governo, non con Dio, che la Chiesa non è essenziale.

I vostri tentativi di accattivarvi il favore della sinistra che cerca di rifarvi a sua immagine, non è solo miope, ma suicida.

Facendo così, avete completamente perso il gruppo di destra di una Chiesa profondamente divisa che sono i cattolici più fedeli e impegnati, che vanno davvero a Messa, e che sarebbero stati i vostri più ardenti sostenitori, come lo sono sempre stati.

A questo punto, la nostra fiducia non è più in voi, ma solo in Dio.

La nostra speranza è in Dio

Non confidate nei potenti, 
in un uomo che non può salvare.
 Esala lo spirito e ritorna alla terra;
 in quel giorno svaniscono tutti i suoi disegni. Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe, 
chi spera nel Signore suo Dio” (Salmo 146, 3-5).

Molti stanno imparando la fede da soli, spesso per la prima volta, perché voi non avete fatto il vostro lavoro per catechizzare e trasmettere la fede.

Noi, che non prestiamo alcun giuramento di fedeltà a voi, siamo obbedienti ai veri insegnamenti senza tempo della Chiesa, non alle vostre interpretazioni moderniste e al vostro taglio secolare di giustizia sociale.

Non dobbiamo più sostenere un tipo annacquato di “cattolicesimo”, perché possiamo cercare e sostenere gli ambiti santi, gioiosi e ortodossi della fede.

Se un numero sufficiente di noi assiste e incoraggia liturgie riverenti, queste parrocchie fioriranno mentre le parrocchie alla leggera, dove non ci si inginocchia, moriranno sul nascere.

Noi vediamo in questo modello una rapida ascesa di vibranti ordini religiosi ortodossi incentrati sull’Eucaristia, in confronto a quegli ordini più antichi che hanno buttato via i loro carismi, insieme al loro credo in Gesù, e che si stanno rapidamente estinguendo.

Inoltre, in tempi in cui la Sposa di Cristo è così indebolita, abbiamo bisogno delle grandi armi soprannaturali come sono le Messe riverenti  che colpiscono, ben comprese, ben celebrate e con almeno un po’ del linguaggio sacro riservato a Dio.

A parte il tanto necessario aumento del potere soprannaturale, le parrocchie, i sacerdoti e persino i vescovi se ne accorgeranno quando queste fiorenti parrocchie ortodosse diventeranno autentiche comunità cattoliche, fari di speranza ed emblemi della resistenza cattolica.

Essere contro-culturali non è sufficiente - dobbiamo, a volte, essere anche contro la Chiesa burocratica.
Questo significa che dobbiamo pensare, parlare, pregare e agire secondo i rituali stabiliti, le tradizioni e gli insegnamenti della nostra Fede Cattolica, non secondo gli irrazionali e immorali mantra politicamente corretti del tempo, alcuni dei quali sussistono nella Chiesa.

Dovremmo incoraggiare le buone parrocchie e i preti ortodossi ed evitare le cattive parrocchie.

Dobbiamo esigere trasparenza, onestà, fedeltà, coraggio, santità, e se si rifiutano, noi come figli della luce dobbiamo puntare un riflettore salutare su quanti preferiscono rimanere nell’oscurità.

Dobbiamo impegnarci in ciò che C.S. Lewis chiamava, una “grande campagna di sabotaggio” contro gli ecclesiastici codardi e compromessi che hanno causato questa Grande Apostasia e continuano a presiedere al declino della Chiesa con una mentalità indifferente, senza speranza, da ospizio.

Una campagna di sabotaggio

Questa strategia inizia con la preghiera, seguita dalla consapevolezza e dalla resistenza secondo la volontà di Dio.
Questo significa anche chiamare voi e i vostri fratelli vescovi ad essere fedeli a Cristo e a ricordarvi le conseguenze eterne del vostro fallimento.

Significa lodarvi quando fate la cosa giusta e far sapere a voi e agli altri quando non lo fate, seguendo il canone 212, § 3: “In modo proporzionato alla scienza, alla competenza e al prestigio di cui godono, essi [i laici] hanno il diritto e anzi talvolta anche il dovere, di manifestare ai sacri Pastori il loro pensiero su ciò che riguarda il bene della Chiesa; e di renderlo noto agli altri fedeli, salva restando l’integrità della fede e dei costumi e il rispetto verso i Pastori, tenendo inoltre presente l’utilità comune e la dignità della persona.”

Naturalmente, questo deve essere realizzato prima informando caritatevolmente e rispettosamente il Vescovo, poi con mezzi moderni non scandalosi informare i fedeli.

Significa sostenere solidi ministeri e organizzazioni religiose, ed evitare quelli che hanno abbandonato la fede e Cristo, facendo loro sapere perché non meritano il nostro sostegno.
E può anche significare di rifiutare di obbedire ai compromessi del vescovo con il mondo.

Tale sabotaggio potrebbe anche comportare l’acquisto di parrocchie chiuse e l’assunzione di personale con sacerdoti solidi, emarginati o in pensione.

Potrebbe significare radunare un esercito di guerrieri che pregano nelle vostre cancellerie e residenze, che partecipano alle vostre riunioni e cerimonie non per intimidire, ma per pregare pacificamente, per incoraggiare e per farvi sapere che ci sono altre migliaia di persone là fuori che non staranno semplicemente sedute ad accettare questo corso disastroso.

Se non sarete i coraggiosi guardiani del Corpo di Cristo che siete stati ordinati ad essere, allora lo saremo noi.

Se vi rifiutate di essere i generali di cui abbiamo bisogno in questa battaglia spirituale e materiale per le anime, allora fatevi da parte e lasciate che prenda il comando qualcuno che crede nel soprannaturale ed è disposto a mettere insieme un esercito di tutta la Chiesa militante, utilizzando tutte le armi spirituali dell’arsenale della Chiesa.

Se non riuscite a fare l’unico lavoro che vi è stato assegnato da Cristo perché temete i media sociali e il mainstream e la perdita della vostra popolarità, allora noi saremo i fedeli, schietti, felici guerrieri che vi incoraggeranno e vi chiederanno conto quando nessun altro lo farà.

Saremo la voce unita della tradizione e dell’ordine sacro in mezzo all’eterodossia e al caos, il potente fianco destro della Chiesa, e i pilastri di ferro per restare saldi quando voi vacillerete.

Questo radunato esercito di ortodossia e carità non sarà più liquidato e demonizzato da voi come dissidenti disorganizzati o traditori casuali di destra.

Noi ci opporremo a queste forze secolari, coprendovi le spalle se e quando deciderete di unirvi alla lotta.

Se siete solo motivati dalla paura, non dalla rettitudine, allora forse ci temerete più di quanto temete lo spirito del tempo.

Se siete motivati da cose caduche come la ricchezza, il prestigio o la comodità, queste possono essere e probabilmente saranno rimosse e potreste presto sperimentare povertà, disgrazia e disagio.

Voi avete chiaramente dimostrato che non potete o non volete ripulire il vostro marciume.

Anche se ci sono alcuni santi vescovi e molti solidi sacerdoti, non c’è un piano globale e nemmeno la volontà di affrontare il male diffuso che sussiste nella vostra gerarchia.

Dato che avete dimostrato più volte di non essere in grado di sorvegliare voi stessi, allora devono farlo i laici.

I buoni preti e i buoni vescovi probabilmente apprezzeranno la copertura e accoglieranno volentieri uno sforzo unificato per rovesciare i tavoli che essi stessi desidererebbero fare disperatamente.

Questi santi e coraggiosi chierici possono persino essere parte integrante delle necessarie purificazione e rinnovamento, insieme ad altri laici diocesani o parrocchiali che hanno accesso agli oscuri e sporchi segreti che la Chiesa ancora si ostina a nascondere.

Con le disposizioni di segnalazione anonima, la protezione degli informatori e l’aiuto nascosto di coloro che sono fedeli a Dio e non agli uomini, voi e i vostri fratelli vescovi sarete finalmente costretti ad affrontare questo male continuo, a pentirvi, a mostrare contrizione, a chiedere preghiera e sacrificio, a essere trasparenti, a rimuovere i cattivi soggetti e persino a dimettervi, se necessario.

La Chiesa che si trova nell’attuale cultura clericale di cospirazione e occultamento sarà purificata solo quando devoti, ortodossi, membri del sacerdozio ministeriale e comune si uniranno dalla parte di Gesù per smascherare i nemici e i codardi all’interno, motivati non dall’avanzamento di carriera o dal regolamento di conti, ma per la gloria di Dio e la salvezza delle anime.

Vi preghiamo di capire che non siamo in opposizione alla Chiesa che amiamo; siamo in opposizione agli uomini codardi che la guidano e ai funzionari infedeli che, con il loro secolarismo, i loro peccati e la loro segretezza, hanno quasi fatto naufragare l’Arca della Salvezza.

Noi non ci accontentiamo di lamentarci; siamo impegnati a fare tutto ciò che è in nostro potere, con la preghiera e il sacrificio, con la parola e l’azione, per restaurare il Regno di Dio per Cristo.

Noi ci impegneremo come non avete mai visto prima.

I laici si solleveranno per salvare la Chiesa, come ha predetto Mons. Fulton Sheen e come prevede la Apostolicam Actuositatem, con tutto lo zelo e il coraggio dei tempi apostolici.

Noi insegneremo anche, formeremo e daremo alla Chiesa i nostri figli e le nostre figlie come sacerdoti, religiosi, laici e donne, per finire il lavoro che abbiamo iniziato, purificando la Chiesa.

Noi, svegliati dal nostro sonno, vediamo molto più chiaramente e stiamo radunando un esercito di cattolici devoti per rispondere al mandato divino, quando voi e gli altri capi della Chiesa avete abdicato al vostro mandato.

Quando la vostra anima e la nostra sono in pericolo eterno, per non parlare delle migliaia di anime che hanno lasciato la Chiesa e rimangono fuori dallo stato di grazia, le sottigliezze non valgono.

Preparatevi per una nuova era.

Unknown Centurion [Centurione sconosciuto]





aprile 2021
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