Guerra ai non vaccinati!

di Elia


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La più tragica delle sciocchezze che uno possa commettere, in questo momento storico, è cedere alla pressione a poche settimane dalla svolta facendosi iniettare un preparato sperimentale che causa danni irreversibili all’organismo, fino a provocare la morte.
Il problema più grave, in realtà, non è costituito dagli eventi avversi immediati, che pur sono numerosissimi e vengono in massima parte occultati, quanto piuttosto dalle conseguenze a medio e lungo termine: la tossicità della proteina spyke ha effetti esiziali per tutto l’organismo, soprattutto per il sistema nervoso, per quello cardiocircolatorio e per l’apparato riproduttivo; non parliamo poi dei tumori e delle malattie autoimmuni che dilagheranno a breve. Il potenziamento dipendente da anticorpi, inoltre, sta sviluppando varianti più aggressive del “virus”, qualunque cosa esso sia realmente. Non meno inquietante la presenza accertata di grafene in nanoparticelle che rendono i vaccinati conduttori di onde elettromagnetiche.

Naturalmente non conosciamo il futuro, ma pare imminente l’approvazione, da parte dell’Unione Europea, delle cure contro il Covid-19, che renderanno illegittima l’autorizzazione in deroga dei sieri genici sperimentali. Intendiamoci: non c’è assolutamente da fidarsi delle istituzioni comunitarie, che per un anno e mezzo, per favorire gli interessi delle multinazionali farmaceutiche, hanno impedito il ricorso a tutto un ventaglio di sostanze efficaci e a basso costo che non figurano affatto tra quelle che stan per essere sdoganate; le terapie monoclonali, in realtà, non sembrano meno dannose dei cosiddetti vaccini, visto che si basano su cellule clonate, ossia su organismi geneticamente modificati. Il vento dovrebbe però cambiare e sarebbe demenziale arrendersi a un inganno proprio nel momento in cui sta per esser sostituito con un altro.

L’insistenza sull’aspetto scientifico della questione non implica una cinica indifferenza verso quello morale, che in realtà è prioritario. Una volta ricevuto il via libera vaticano, i “cattolici adulti”, così suscettibili riguardo al primato della coscienza, l’hanno riposta in cantina e sono allegramente corsi a farsi inoculare l’elisir di salvezza. Il fatto è che la Congregazione per la Dottrina della Fede ha più volte dichiarato, fin dal 2005, che l’utilizzo di materiale fetale umano nella produzione di farmaci è gravemente illecita; che poi, in modo quanto meno discutibile, abbia ammesso la liceità del ricorso ad essi in casi eccezionali non significa che un atto intrinsecamente cattivo diventi buono, ma solo che in determinate circostanze non sarebbe soggettivamente imputabile. Tale posizione, pur rimanendo criticabile sia nella sostanza che nella forma, esclude comunque l’uso dei “vaccini” contro il Covid, dato che le condizioni poste (il grave pericolo e l’assenza di altre cure) non sussistono affatto.

Quanti si attaccano all’argomento della cooperazione remota nascondono deliberatamente a sé stessi e agli altri l’esistenza di una fiorentissima industria dell’aborto strutturalmente connessa a quella farmaceutica, fatto che rende gravemente immorale il ricorso a farmaci ottenuti, in sede di ricerca, produzione o sperimentazione, con linee cellulari ricavate da feti abortiti. Il consumatore coopera direttamente a tale processo, diventandone parte integrante e fornendogli il fine; se è al corrente di questi aspetti, è pienamente responsabile del proprio atto. Il discorso non va limitato, evidentemente, al caso presente (che ha messo in luce una prassi disumana già denunciata, ma per lo più ignota al grande pubblico), ma va esteso a tutti i prodotti legati a quell’orrendo modo di trarre profitto dalla vita di esseri umani non ancora nati. Non si vede come si possa combattere efficacemente l’aborto senza opporsi a questa moderna barbarie.

Bisogna assolutamente fronteggiare la guerra scatenata dal governo contro chi non vuole vaccinarsi, ignorando il più possibile gli ignobili ricatti dei decreti illegittimi. Conservate perciò la mente lucida, ragionando in modo semplice e lineare: è del tutto illogico caricarsi di un peccato mortale e mettere in pericolo la propria vita con un rimedio che non immunizza affatto, fosse pure per conservare l’occupazione: se ci lasciate la pelle o rimanete invalidi in modo permanente, chi andrà a lavorare?
Non fate pazzie di cui vi pentirete amaramente senza più poter porvi rimedio: quella che vi propongono è una strada senza ritorno, il cui unico scopo è lo spopolamento del mondo e la sua riduzione in schiavitù. I mezzi di comunicazione han già reso mentalmente schiavi tantissimi nostri simili; non cediamo a quest’inganno per nessun motivo al mondo. I piani dell’oligarchia finanziaria globalista sono ormai pubblicizzati in modo fin troppo scoperto, ma tanta fretta è indice di debolezza.

Anche i complici ecclesiastici che da un anno e mezzo si stanno prestando alla squallida commedia della pandemia han cominciato a tremare al pensiero che il loro capo scompaia. La loro spregevole acquiescenza agli illegittimi diktat governativi li ha gettati in totale discredito agli occhi di tutti i cattolici fedeli e degli uomini di buona volontà. Il regime clericale instaurato, in assoluto spregio del diritto canonico, dai burocrati della conferenza episcopale si è rivelato del tutto analogo a quello dell’associazione patriottica cinese, completamente soggetta al governo ateo e, di conseguenza, non solo scismatica per il rifiuto dell’obbedienza alla Sede Romana, ma anche apostata per l’evidente rinnegamento della fede. Come solerti dirigenti del comitato centrale del partito, i capi-ufficio della Circonvallazione Cornelia diramano circolari ai vescovi (quasi fossero funzionari di rango inferiore) per far loro applicare norme arbitrarie e contraddittorie il cui solo scopo è inculcare lo spirito di sottomissione e la cui sola utilità è la preservazione dei contributi finanziari destinati alla gestione delle attività estive o alle cooperative dedite alla cosiddetta “accoglienza”.

Utique est Deus iudicans eos in terra (V’è certamente un Dio che li giudica sulla terra; Sal 57, 11)! Il Signore è capace di spazzarli via in un baleno, dato che tiene in mano l’universo intero e dirige la storia umana fin nei minimi dettagli, volgendo in bene perfino le macchinazioni dei Suoi avversari e facendole cooperare ai Suoi piani di salvezza. Anche senza un intervento straordinario, si appressa comunque un nuovo conclave. Preghiamo perché il collegio cardinalizio scelga un papa che abbia la volontà di ripulire la Curia, l’energia necessaria per farlo e un’accortezza tale da non farsi ammazzare dopo pochi mesi di pontificato: gli interessi in gioco sono davvero altissimi. Ci sembra che soltanto un porporato ungherese assommi in sé tutte queste qualità, ma lasciamo giudicare la Provvidenza. Il repulisti, in ogni caso, dovrà essere radicale, senza eccezioni né tentennamenti; sarà pur sempre più salutare che finire nel lago di sangue che Cornacchiola vide in sogno.

Nella storia sacra, del resto, non mancano esempi premonitori. Eliseo, quando giunse il momento, adempì il compito ricevuto da Elia sull’Oreb facendo ungere re d’Israele il generale Ieu, il quale provvide a cancellare dalla faccia della terra il casato di Acab. Nonostante la modalità sleale, poi riprovata da Osea, egli non fece altro che realizzare quanto profetizzato sull’empio re e sulla consorte Gezabele. Rispetto a quelle, pur serissime, di persone che non avevano ancora conosciuto il Cristo, le colpe di ministri Suoi posti in posizioni di grande responsabilità sono d’una gravità inimmaginabile; quale spaventosa punizione incombe su di loro, se non si ravvedono? Se davvero si son vaccinati come dicono, ad ogni modo, hanno già ricevuto il castigo nelle loro stesse vene, come tutti coloro che, accecati dalla superbia, han sostituito la legge divina con le proprie incerte opinioni o volubili voglie, stoltamente succubi dell’influsso di Satana.

Rimane da vedere come agire sul piano pratico. Per quanti sono già sotto ricatto, il consiglio che ci sembra più utile è quello di prendere appuntamento e di presentarsi al centro vaccinale, ma esigendo dal medico che firmi una dichiarazione previa in cui garantisca che la somministrazione del siero non avrà alcun effetto negativo. Nessuno può impegnarsi in tal modo, neppure per ottanta euro l’ora. Per quanto riguarda invece il passaporto sanitario, le manifestazioni sono certamente una legittima forma di protesta, ma possono paradossalmente apparire come un segno di sottomissione. La reazione più efficace è far come se niente fosse: se siete dirigenti o esercenti, non richiedetelo a nessuno (se non altro perché, non essendo pubblici ufficiali, rischiate una denuncia penale); se siete clienti o dipendenti, fate presente che solo l’autorità costituita può esigerlo e che la sola domanda circa la vaccinazione costituisce una violazione della privacy. Analoga condotta stanno tenendo molti vescovi rispetto alla Messa tradizionale: se la maggioranza fa finta di nulla, un decreto rimane lettera morta e, non venendo applicato, finisce col decadere. Facciamo semplicemente valere la nostra dignità esercitando la sacrosanta libertà che ci spetta in quanto esseri umani e figli di Dio: quella di adempiere la legge divina piuttosto che subire l’arbitrio umano.

I resistenti




agosto 2021

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